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Verace Pizza Napoletana festeggia 40 anni tra pizza e vino del territorio

Si è svolta a Perugia la festa per i primi 40 anni dell’Associazione Verace Pizza Napoletana tra pizzaioli campani, prodotti tipici e un binomio che, sempre di più, affascina il grande pubblico.

Chi l’avrebbe detto che un’Associazione di professionisti nata per regolamentare una tradizione tipica con risvolti storici e culturali sia diventata una bella realtà di oltre mille pizzerie associate. L’Associazione Verace Pizza Napoletana dal giugno del 1984 ha intrapreso un percorso di grandissima soddisfazione oltre all’aspetto economico di crescita, ma anche mantenendo una tradizione napoletana e campana. Una forte emersione nei confronti di tutto il resto del mondo dove la pizza napoletana è uno degli orgogli più importanti della nostra nazione che ci qualifica e ci rappresenta.

A questo proposito per festeggiare il quarantennale della pizza verace napoletana si è pensato di farlo in Umbria e precisamente al Castello di Solfagnano in provincia di Perugia, all’interno di uno splendido resort, contornato da un’azienda agricola di 13 ettari vitati nella Colli Altotiberini DOC. Per l’occasione hanno contribuito parecchi pizzaioli della Campania e non solo, con tanto di prodotti tipici come da disciplinare per realizzare sei tipi di pizze diverse l’una dall’altra. La scelta è caduta sulla Pizza Margherita, la Pizza Fritta, la Pizza del Bosco (Umbra), la Pizza del Cuoco (Genovese), la Pizza del Salumaio (N’duja) e La Pizza di Mare. Tutte ovviamente con un’esecuzione diretta.

L’evento è stato pianificato con l’AIS Campania rappresentato dal Presidente Tommaso Luongo che ha spiegato e commentato con il Presidente Antonio Natale, il Vicepresidente Massimo Di Porzio ed il Direttore Generale Stefano Auricchio, su come arricchire ulteriormente la degustazione della Vera Pizza Napoletana. La volontà è quella di uscire dal binomio storico di Pizza e Birra per passare ad una più stretta consonanza Pizza e Vino. Sono sempre eccellenze italiane sia nel caso del vino che nel caso della pizza, l’idea che viene portata avanti dal Presidente Luongo è quella di trovare degli abbinamenti intelligenti ed azzeccati alla pizza Indipendentemente dalla zona e dal territorio in cui ci si trova.

In questa occasione è stato proposto un menù abbinato ad un determinato tipo di pizze che hanno fatto sì di poter armonizzare il prodotto che viene portato nel piatto con un vino del territorio, vista la scelta obbligata ed intelligente del disciplinare molto rigido, con i prodotti di valore e di qualità della Campania. Il riferimento riguarda non solo il pomodoro, ma anche alla scelta del materiale che viene utilizzato come l’olio extravergine di oliva, il fiordilatte oppure la mozzarella di bufala, il salame di Napoli e tutte le caratteristiche che servono a valorizzare il prodotto tipico campano.

Gli abbinamenti scelti per Pizza Margherita si è pensato ad un Gragnano Iovine, gradevole e persistente. Invece per la pizza fritta è stato abbinato il Caprettone, floreale ma anche sapido. Diversamente anche come omaggio a chi ha ospitato questa manifestazione, ovvero il Castello Di Solfagnano, ha proposto Calor Vita, un Merlot deciso intenso, ma anche persistente. Per la pizza del Salumaio la scelta è stata il Particella 7, vino Rose’, molto fresco e morbido. Di seguito la Pizza di Mare con tonno, bottarga, piennolo giallo, mozzarella di bufala campana e l’olio Evo, associato ad un Fiano di Avellino Rocca del Principe, vino elegante con una gran bella sapidità. Per concludere la Pizza Genovese è stata accostata ad un Cruna del Lago La Sibilla, vino fresco espressivo con un finale lungo dai rimandi fruttati.

L’esperimento, se così si può chiamare, è stato più che soddisfacente ed è stato anche molto apprezzata l’idea di sdoganare finalmente il tema vino anche sulla pizza. È arrivato il momento per i mangiatori di pizza cronici di andare al di là di una bibita analcolica gassata oppure la solita birra della grande distribuzione, anche se ultimamente le birre artigianali hanno avuto un forte incremento di crescita anche qualitativa. Sinceramente il vino è ben altra cosa, sia come sapore, sia come qualità di prodotto. Di certo è difficile cambiare le abitudini, ma se si guarda ad un prodotto di alta qualità servono materie di prima scelta, sia per gli ingredienti che per gli abbinamenti.

Concludendo possiamo dire che “l’avventura” quarantennale del brand della Vera Pizza Napoletana Verace ci rende orgogliosi anche al di fuori dei nostri confini nazionali, ma sapere che tutti i pizzaioli aderenti all’associazione che si dovessero trovare in altri territori al di fuori dalla Campania potranno liberamente proporre delle ottime e valide alternative di vino non solo campano, ma anche del territorio locale di dove si trovano, valorizzando anche altri sapori e gusti che si avvicinano a quelli che vengono rappresentati dalla tradizione campana.

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