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Underwater: a Ischia lo spumante metodo classico è affinato in mare

Si chiama “Underwater” il progetto dell’azienda vitivinicola La Pietra di Tommasone che brinda con Aphrodite, neonato Ischia Bianco Spumante Dop affinato al largo delle acque di Casamicciola Terme.

Lucia Monti e Giuseppe Andreoli, insieme nella vita e nel lavoro, coltivano e producono vino ad Ischia, la maggiore delle Isole Flegree, nel golfo di Napoli (ne abbiamo parlato anche qui). L’azienda, La Pietra di Tommasone, è piuttosto avvezza a sperimentazioni e tecniche avanguardiste in fatto di vinificazione: quest’anno rilanciano i dadi e presentano il progetto “Underwater” (sott’acqua): non solo in cantina, il vino può essere affinato anche negli abissi marini. E se poi, il vino, lo produci in un’isola, l’esperimento acquatico appare quasi dovuto.

Voce del verbo AFFINARE

Si tratta dell’ultima fase di maturazione del vino: per i vini rossi e per alcuni bianchi, l’affinamento avviene direttamente in bottiglia, armonizzando così profumi e sapori, sfruttando l’ingrediente “tempo”. E quanto al luogo, lo stiamo scoprendo negli anni, non è detto che il processo debba avvenire per forza in cantina.

La nascita di APHRODITE

È l’ultimo nato in casa Tommasone: un innovativo Ischia Bianco Spumante Dop, metodo classico, affinato in fondo al mare, precisamente nelle acque al largo di Casamicciola Terme, uno dei sei comuni dell’isola d’Ischia. Abbiamo partecipato alla presentazione ufficiale, con la moderazione del giornalista Luciano Pignataro ed una degustazione comparativa della stessa tipologia di spumante. Assaggiare, senza farsi condizionare dall’etichetta, è l’unico modo per valutare le reali differenze apportate dall’affinamento sottomarino, rispetto ad uno stesso spumante, rimasto a maturare in cantina.

«Abbiamo assaggiato i due spumanti senza sapere quale fosse quello affinato in mare e quale quello in cantina. Al di là di ogni considerazione su quale dei due fosse meglio, una cosa è possibile affermarla, senza ombra di dubbio: la differenza è marcata e riconoscibile sin dal primo sorso». Sono le parole di Luciano Pignataro, specificando come l’Underwater Aphrodite Ischia Bianco Spumante Dop abbia consegnato una notevole complessità aromatica, al contempo carica di espressione territoriale. Un sorso che s’impone con sapidità, in contrapposizione alla morbidezza fotografata dall’altro spumante affinato in cantina.

«L’intuizione visionaria di Tommasone ha sperimentato non solo l’affinamento sott’acqua, ma addirittura la rifermentazione del suo metodo classico – spiega il Presidente AIS Campania Tommaso Luongo – Il risultato è estremamente incoraggiante per personalità e carattere; una tecnica che coniuga la rotondità del sorso con la persistente sapidità. Perfettamente riuscita anche l’integrazione tra la cremosità della carbonica e la freschezza gustativa».

Aphrodite è il punto di arrivo di un progetto avviato il 2 ottobre 2021, con l’immersione di 500 bottiglie dell’annata 2020 e non pochi grattacapi per quanto riguarda i permessi da parte delle autorità competenti e la conseguente concessione demaniale: tenacia e determinazione da parte dell’azienda hanno giocato un ruolo fondamentale. Ottenuto da un blend di uve Biancolella e Forastera, Aphrodite è stato lasciato a riposo per 27 mesi, a 40 metri sotto il livello del mare, in condizioni di temperatura e pressione costanti: ecco la magia del mare. Un mare rispettato fino in fondo, evitando qualunque forma di impatto ambientale, grazie all’utilizzo di materiali sostenibili come vetro e acciaio.

L’etichetta

Per celebrare il primo Underwater Wine dell’Isola d’Ischia, La Pietra di Tommasone ha optato per un’etichetta artistica nata dalla collaborazione con gli studenti della Scuola di Decorazione dell’Accademia Delle Belle Arti di Napoli: nello specifico, l’etichetta è stata realizzata da Fabrizio De Cunto.

«Siamo orgogliosi di aver dato vita ad Aphrodite e soprattutto ad un progetto virtuoso>>, ha affermato Lucia Monti, proprietaria dell’azienda La Pietra di Tommasone. Un vino che il risultato di un lungo lavoro di squadra, nutrito dalla pasione per la propria terra. <<Siamo da sempre attenti alla valorizzazione del territorio ischitano e dei suoi vitigni autoctoni: con Aphrodite abbiamo voluto portare ancora una volta il nostro impegno nella ricerca e nella sperimentazione, creando un vino che possa portare in chi lo beve un’esperienza da vivere e un’emozione da assaporare>>.

Azienda Agricola La Pietra di Tommasone

Via Provinciale Lacco (località Fango), 144

80076 Lacco Ameno (NA)

+ 39 081 3330330

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