Una cucina romana semplice e genuina, materie prime di altissima qualità e una brigata giovane e competente. A due passi da Villa Ada, ha inaugurato Trattoria Verbano
Aperto da poco più di un mese in uno dei quartieri più belli di Roma, Trattoria Verbano è un locale unico nel suo genere. Al suo interno, l’atmosfera genuina e conviviale delle trattorie di quartiere di un tempo, si fonde al design moderno tipico dei bistrò di tendenza, con mobili in legno e ferro battuto, luci soffuse, specchi e con tocchi vintage sparsi qua e là. Sentirsi a casa viene più che spontaneo.
Trattoria Verbano è divisa in tre ambienti separati per un totale di quasi 50 coperti, compreso il dehor esterno che sarà allestito per la bella stagione. Al piano terra, proprio di fronte all’ingresso, c’è il primo spazio, con cucina a vista, riservato e accogliente. Pochi gradini portano a un balconcino, una sorta di privè rialzato mente in cima alle scale, si arriva in un’ampia sala che si affaccia su un silenzioso cortile interno. Il luogo ideale per trattenersi a sorseggiare un buon bicchiere di vino in tutta intimità.
Ideatori del progetto, tre giovani imprenditori, decisi a valorizzare la splendida piazza con un triangolo gastronomico d’eccezione che comprende, oltre alla trattoria, anche Poste e Telegrafi (che riaprirà a settembre dopo un lavoro di resyling) e un altro locale (di prossima apertura) incentrato sul cibo salutista.
La proposta gastronomica
In menu, che cambia seguendo la stagionalità dei prodotti, a farla da padrona è la cucina romana, quella autentica fatta di ricette dimenticate, rispolverate dai ricettari delle nonne e reinterpretate con estro e originalità. In cucina, una brigata giovane e appassionata, guidata da Fabio Masci e Mirko Pappalardo, sotto la supervisione di chef Marco Morello (allievo di Arcangelo Dandini e proprietario di Food Box all’interno di Mercato Testaccio).
L’obiettivo di Trattoria Verbano è un po’ quello di nobilitare la cucina romana allontanandola dagli stereotipi che la legano solamente al quinto quarto.
“Il quinto quarto è solo il 2% della cucina romana. – racconta Morello – Chi parla solo di carbonara e quinto quarto non conosce la vera tradizione capitolina. Nel nostro menu trovate ricette del ‘500, del ‘700 come il baccalà alla trasteverina dove si può trovare l’agrodolce che è il vero gusto della cucina romana, ereditato dalla cucina giudaico romanesca e dal medioriente”.
Tra gli antipasti possiamo trovare degli ottimi supplì, croccanti fuori e filanti dentro ( 6 euro) e una straordinaria bruschetta con calamari (7 euro). E ancora la panzanella, condita con pomodori e carpaccio di baccalà (10 euro) e i fagioli alla ‘mbriacona cotti con pomodoro, guanciale e vino rosso (5).
La materia prima, stagionale e di alta qualità, attentamente selezionata e tutta proveniente da filiera controllata e produttori locali, viene lavorata dalla brigata con cura e attenzione. Le cotture di carne e pesce sono precise e non stravolgono gli ingredienti.
Imperdibili, tra i primi, le fettuccine al ragù di coda. Gustose, spesse e porose al punto giusto, perfette con una spolverata di cacao amaro (12 euro). Davvero succulenta anche l’amatriciana, con il guanciale croccante tagliato grossolanamente (11). Gli amanti del pesce troveranno pan per i loro denti con i tonnarelli al ragù di tonno fresco ai tre pomodori (12 euro) e gli spaghettoni burro e acciughe (12).
Da applauso l’agnello cacio, ova e pepe nero (15 euro). La carne, cotta alla perfezione, ben si sposa con lo zabaione salato a base di pecorino.
Trattandosi di cucina romana, non poteva mancare un omaggio alla Sora Lella: il sedano alla raffinata è un piatto semplice, fresco e genuino realizzato con sedano, cetriolini, senape e ideale per accompagnare i piatti di carne.
Impossibile non terminare il pasto con un dolce. E allora ecco la crostata di ricotta e visciole, il tiramisù e uno straordinario gelato allo zabaione con croccante di mandorle e scaglie di cioccolato fondente.
La carta dei vini, curata dal maitre Valerio Mirabelli, comprende un’ampia selezione di etichette regionali ma anche realtà provenienti da tutta Italia. Particolare attenzione è riservata ai vini biologici e biodinamici.
“Il vino buono si fa in vigna, non in cantina” sottolinea Mirabelli.
Trattoria Verbano è aperto anche a pranzo, con un menu à la carte ma con l’aggiunta di quattro o cinque proposte del giorno, ora più fresche ed estive.
Info utili
Trattoria Verbano
Piazza Verbano 23, Roma
Tel: 06 4550 7502