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The Chapter: la nuova perla della Mixology Romana

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Nel cuore della capitale, a pochi passi da Largo Argentina, il luxury Hotel di Marco CiIlia accoglie un fuoriclasse del bartending Mario Farulla, che presenta “Millennials” la nuova drink list, ricca di memoria e futuro, segnata da viaggi, spezie lontane, spirits e suggestioni.

Nonostante le pesanti restrizioni legate al Covid di queste ultime settimane, la nostra attenzione si sofferma su una delle eccellenze appena nate nel panorama capitolino, stiamo parlando dell’esclusiva struttura luxury post-industriale, il Chapter di Marco Cilia. Ricca di arte contemporanea, dopo un anno di vita, è pronta a ospitare il suo iconico Lobby Bar capitanato da Mario Farulla.

Della location colpisce subito la ricercata bottigliera, incastonata tra i murales di David Torres e David Leavitt.

Un ambiente elegante al tempo stesso smart, caratterizzato inoltre da un’opera d’arte indoor di Alice Pasquini, in grado di regalare  un’atmosfera cosmopolita e suggestiva.

Farulla crea la propria drink list con raffinatezza e versatilità, ponendo tradizione e  sperimentazione in costante equilibrio.

Tra le esperienze più note dell’eclettico bartender non possiamo non citare il suo risultato ottenuto agli ultimi ”The world’s 50 Best Bar“, classifica mondiale dei migliori cocktail bar, dove la selezione creata per il ristorante Baccano guadagna il 70esimo posto nel panorama mondiale.

Un traguardo da considerare come un punto di partenza e di challenge per il concept del Chapter, in cui la miscelazione moderna mira a sdoganare l’idea obsoleta del bar d’albergo in Italia, trasformandolo in un ritrovo autentico e dinamico.

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Chapter: il menu

Il menu “Millenians” viene pensato in cinque  capitoli,  “chapter” infatti, che raccontano il percorso di vita del giovane romano, dalla leggendarie distillerie della Scozia ai famosi riti millenari giapponesi, tra il profumo di bergamotto e  gli assaggi tradizionali di Gin Britannici.

«Un menù che racchiude vent’anni di esperienza personale, vita da bancone e da cliente – spiega Farulla – Viaggi, profumi e sapori di una generazione nomade nata tra 1981 e il 1996, che ha bisogno di raccontarsi, esprimersi e trovare il suo posto nel mondo».

Primo capitolo

Il primo capitolo, dal nome un po’ bizzarro, “Gratachecche” romane, racchiude i ricordi dell’infanzia estiva, una proposta fresca e briosa che, attraverso la simbiosi tra ghiaccio tritato e liquori pregiati, offre una selezione creativa all’altezza delle aspettative.

Secondo capitolo

Si passa poi al secondo capitolo che ricorda una Polaroid degli inizi 2000, dove i classici drink storici come il Japanese Switcher e il Sex on the Peach  che vengono preparati a mestiere, “rimasterizzati” i e presentati in formato mignon.

Un tocco retrò, dal nome “00 in one sip” in grado di divertire ogni generazione.

Infinity Jar

Con “Infinity Jar”, troviamo invece una scelta di drink ponderata, ricca di consapevolezza e eleganza, dove la sete più esigente trova il riscontro ancora più immediato.

Le “Jar”nominate nel titolo vengono riempite da blend unici, ogni volta diverse ma mai scontate. Tra i più gettonati il Perfect Negroni, Tommy’s Manhattan con Bulleit Rye, Don Julio Tequila, Baldoria Vermouth Blend, Citric Agave.

Una proposta ricercata dove un cocktail classico appaga senza mai annoiare.

Circle of Life

Il quarto capitolo “Circle of Life” racchiude in sé la vera e propria sperimentazione. Ogni agrume o elemento organico può rinascere grazie al processo di re-distillazione, dando una seconda interpretazione a ogni suo aroma. Un vero e proprio ciclo della vita per assaporare drinks da sapori intensi e naturali a impatto zero.

Equal parts drinks

La proposta di Farulla si conclude con “Equal parts drinks“, in cui si  concretizza la sua visione del bere contemporaneo.

La maturità in un bicchiere: il continuo bilanciamento tra perfezione, esperienze e maestria nella sua massima espressione che porterà allo stupore di tutti i sensi.

Ogni singolo elemento presentato da Farulla viene disegnato per essere impeccabile. Un menù solido e grintoso, non expensive, glamour, ma soprattutto cucito su misura intorno alle esigenze dei suoi ospiti.

L’arte della miscelazione contemporanea segna la strada di una nuova avanguardia, portando il The Chapter a essere un indirizzo imprescindibile nell’agenda della mappa dei globetrotter.

Non vi resta che provare per credere.

Info utili

Hotel Chapter Roma

Via di S. Maria dé Calderari, 47

Sito

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