Olio, vino, taralli e pomodori. Terroni porta il Made in Italy anche oltre oceano
Il sogno canadese resiste, la speranza che con il duro lavoro, coraggio e determinazione sia possibile realizzarsi fuori dai confini nazionali valorizzando le proprie radici è realtà. Elena Di Maria, e suo marito Cosimo Mammoliti hanno creato un catena di ristoranti pugliesi di successo a Toronto, le materie prime provengono dalla Puglia e sono selezionate in modo rigoroso, il nome è Terroni. La forza motrice è il forte desiderio di condividere la vera tradizione che in nord America ha subito molti ritocchi. Producono in proprio del buon pane con lievito madre.
Per imparare l’arte hanno ingaggiato il maestro della panificazione Giuliano Pediconi, presentato dagli amici di San Patrignano, di cui importano anche i vini.
Originale il nome, Terroni è una scelta provocatoria?
Bella domanda! Nel 1992 Paolo Scoppio e mio marito Cosimo Mammoliti hanno intrapreso un’attività insieme ed aperto un piccolo locale a Toronto per la vendita al dettaglio di prodotti pugliesi: olive, olio, pomodori secchi e taralli che Paolo importava dalla Puglia, hanno poi aggiunto un bancone con quattro sgabelli, una macchina da caffè, un’affettatrice per fare dei panini e un biliardino. In pochi mesi l’area della ristorazione ha preso il sopravvento sul dettaglio. Terroni viene dal fatto che entrambi vantano origini meridionali. Il ‘92 è anche l’anno in cui io e Cosimo ci siamo conosciuti e innamorati, quindi sin dall’inizio ho contribuito con la mia “terronità” del tutto barese. Vogliamo offrire l’Italia vera. Siamo stati i primi e ancora gli unici ad introdurre nel mercato di Toronto i vini autoctoni di tutte le regioni. Affinché i nostri clienti possano gustare e conoscere le tantissime varietà al di là` dei soliti brunello, valpolicella e chianti abbiamo fondato Ca Vinona, azienda d’importazione di vini italiani, soprattutto piccoli produttori, che fornisce quasi esclusivamente le nostre strutture. I vini Carvinea, cantina di famiglia, sono tra i più apprezzati.
Com’è nata la catena?
Non c’è stata una pianificazione reale ma un susseguirsi di progetti dettati soprattutto dalla passione. Il destino ha voluto che Paolo ci lasciasse, io e Cosimo abbiamo rilevato la società e proseguito questa avventura. Sono nate una seconda e terza sede di Terroni a Toronto, il ristorante la Bettola, qui il menù è diverso, di stampo siciliano, grazie al nostro chef palermitano Costantino Guzzo. C’è poi il Bar Centrale, un wine bar con un piccolo menù sia per il pranzo che per la cena, frequentato da una clientela affezionata all’ora della colazione. Nel 2007 Terroni è approdato a West Hollywood/Los Angeles e in seguito, nel 2013, abbiamo aperto una seconda location nella Downtown di Los Angeles, una zona un po’ dimenticata che sta vivendo una fase di ripresa negli ultimi anni. Sud Forno panetteria, pasticceria, tavola calda, pizza al taglio ha aperto a Toronto nel 2013 con una seconda location nel 2017, ha al suo interno, l’Osteria da Geppetto.
Una volta la Puglia era una sconosciuta alla maggior parte del mondo. Oggi, gli ospiti dei vostri locali sono preparati?
La Puglia è diventata una destinazione molto popolare per i canadesi e statunitensi. Fino a poco tempo fa dovevamo fornire informazioni geografiche e sulle tradizioni gastronomiche ed enologiche, oggi molti clienti hanno familiarità con la nostra terra. Credo che abbiamo anche contribuito alla divulgazione delle tipicità.
Che tipo di cliente è il canadese?
I canadesi sono aperti e curiosi nell’abbracciare culture e tradizioni di ogni dove, al contempo sono clienti esigenti. Il Made in Italy è una garanzia. Sono innamorati ed esaltati per tutto ciò che è italiano, ne apprezzano la geografia, l’arte, il cibo, la moda, la lingua.
Il sogno americano, o meglio canadese, sopravvive o è solo un ricordo?
Il sogno canadese sopravvive. Vedere realizzarsi il desiderio di portare un pezzo d’Italia vera all’estero è la soddisfazione più grande.
Quali sono i vantaggi e svantaggi per un imprenditore straniero in Canada?
Cosimo è italo canadese quindi non proprio straniero, in ogni caso devo dire che fare impresa qui è molto più semplice, è possibile realizzare i propri sogni, basta armarsi di coraggio, dedizione e sacrificio. La difficoltà maggiore è non avere facile accesso alla grandissima varietà di prodotti disponibili in Italia, di conseguenza sosteniamo costi più alti per poter offrire ciò in cui crediamo.
Avete pensato di investire in Italia?
Io ci penso ogni giorno, Cosimo un po’ meno. È un po’ spaventato dalla burocrazia italiana con cui non ha mai avuto a che fare direttamente. Però non si sa mai, forse riuscirò a convincerlo a realizzare il mio sogno italiano.
Info utili
Terroni
Toronto /720 Queen Street West