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Sutrio in festa con il meglio della norcineria carnica 

sutrio

Domenica 27 aprile il borgo montano di Sutrio si anima con  “Fums, profums e salums” per celebrare i prodotti affumicati del territorio tra degustazioni, mercatino e un concorso culinario.

C’è grande attesa per “Fums, profums e salums”, la tradizionale festa che Sutrio, antico borgo montano della Carnia, in Friuli Venezia Giulia, dedica da anni al meglio della norcineria del territorio. Una manifestazione gastronomica che, quest’anno, è in programma domenica  27 aprile, in concomitanza con il ponte di fine mese. Un momento ideale per una gita fuoriporta o un weekend lungo all’insegna delle tradizioni culinarie. 

Il format è il medesimo: con l’acquisto del voucher (40 euro per 8 degustazioni di cibo e altrettanti di vino, oltre al calice in vetro con sacca) si potranno provare piatti a base di prodotti del luogo preparati in stand disposti nel centro del paese, accompagnati da bottiglie d’eccellenza made in Friuli Venezia Giulia. Ma cambieranno i protagonisti delle portate: sempre della tradizione e di altissima qualità, ma non più solo di carne di maiale. Le degustazioni, infatti, saranno all’insegna delle affumicature di qualsiasi tipologia. Quindi, accanto agli intramontabili salami, ci sarà spazio anche per la trota, le verdure delle aziende agricole del posto e la selvaggina. 

L’affumicatura, del resto, è un’arte di cui la Carnia ha una sapienza antica. Un sistema molto usato per conservare i cibi, in particolare i salumi, di cui il territorio per secoli isolato tra le montagne, vanta una grande varietà e la cui stagionatura varia, a seconda della zona, per tempi, legni utilizzati e luoghi dove viene effettuata. Tecniche che, come tesori di famiglia, si custodiscono e si tramandano, ancora oggi, di generazione in generazione. Ne furono precursori i Celti che, non conoscendo il sale, utilizzavano erbe aromatiche e fumo, per mantenere il cibo. 

Nei tempi più vicini, il salame veniva stagionato – come accade in molti casi ancora oggi – nelle cantine, un luogo di conservazione che incide sul sapore del prodotto finito, dato che ha un importante ruolo nel processo di maturazione. Per preparare i salumi venivano chiamati dalle famiglie i “purcitars”, i norcini, e ognuno di essi aveva una ricetta segreta. Per questo i prodotti hanno un sapore simile, ma mai uguale. Il viaggio gastronomico per scoprirli si comporrà di otto tappe, ciascuna delle quali  affidata a un ristorante del territorio che proporrà un piatto a tema da far assaggiare. 

Al contempo, i fornitori di fiducia saranno presenti con una postazione accanto a ciascuno stand, per permettere ai visitatori di acquistare i prodotti subito dopo averli provati. E c’è una novità dell’edizione, la sera di domenica: le cene speciali a quattro mani con cuochi ospiti provenienti dalla regione, Mentre torneranno ancora una volta gli appuntamenti con il mercatino agroalimentare e il concorso per il salame affumicato più buono del Friuli Venezia Giulia, il “Salat, fumat e mangjat!”, competizione aperta sia a macellerie che a privati, a cui è possibile già iscriversi. 

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