Nel quartiere Prati di Roma, Stocotto porta la cultura della cottura a bassa temperatura in ogni tipo di piatto, dalla colazione alla cena, di carne o vegetariana.
A una prima occhiata potrebbe sembrare un fast food ma Stocotto, che ha inaugurato in via Leone IV a Roma, proprio nel triangolo dello shopping a due passi dal Vaticano, è un vero bistrot che ha fatto della cottura cbt la sua filosofia fondante.
Nato dall’idea di un gruppo di imprenditori pugliesi, tra i quali Sissi Florio, fondatrice e responsabile della qualità, Franco Grieco, fondatore ed amministratore unico, Piero Papapicco, executive chef e responsabile dell’area tecnica, Stocotto vanta all’attivo diversi punti vendita e dopo l’apertura capitolina, già è pronto a sbarcare al Nord.
Il format è semplice ma vincente. Si tratta di un bistrot all day long che propone dalla colazione alla cena piatti realizzati esclusivamente con cottura cbt. Il bonus? L’esaltazione delle materie prime, lasciate quasi in purezza se non per alcune marinature, rese più leggere visto il minore utilizzo di grassi in cottura.
Salute e benessere, dunque, visto che la bassa temperatura permette ai cibi di mantenere praticamente intatti i principi nutritivi, ma anche gusto. Il menu è ampio e variegato e include da tagli di carne pregiata a piatti veloci, ideali per una pausa pranzo o una merenda sfiziosa perché la cucina di Stocotto rimane aperta tutto il giorno per ogni tipo di pasto.
La colazione
Cornetti e cappuccino, come vuole la tradizione italiana, ma anche uova strapazzate, fagioli, bacon e avocado toast. Stocotto vuole accontentare tutti i gusti e tutti i palati.
Non mancano i club sandwich e i maxi toast che possono essere ordinati anche per uno spuntino sostanzioso mentre per l’aperitivo c’è l’Apericotto con crostini, taralli e un tris di proposte dalla cucina.
Il menu
A farla da padrona nel menu di Stocotto è comunque la carne, grande protagonista dell’offerta culinaria per la sua versatilità alla cottura cbt. Da non perdere le classiche bombette pugliesi, ideali accompagnate da una porzione di patate arrosto.
Due però i piatti che non possono proprio mancare: il controfiletto di Angus Argentino, frollato per 50 giorni e cotto a 58° per 7 ore, leggermente affumicato con legno di acero, e le San Louis Ribs, cotte per 12 ore a 72° proposte in menu in ben sei varianti differenti. Un tripudio di gusto per gli amanti della “ciccia”.
Rimanendo sempre in tema carne, stupisce per la sua succosità anche la sovracoscia di pollo, cotta per oltre 12 ore, servita con una salsa di avocado home made.
Non solo carne però. Grande attenzione è riservata alla parte vegetale. Fresco e piacevole il carpaccio di zucchine con succo di arancia e salsa yogurt ma anche quello di carote servito con un crumble di pistacchio e una salsa di avocado. O ancora il cavolo cappuccio rosso, servito all’interno di un goloso scrigno di pane.
Fiore all’occhiello del menu sono anche i panini. Sono ben sette le proposte in carta, tutte ideate dallo chef e socio Piero Papapicco, esperto di cottura a bassa temperatura e di bbq. Tra le proposte più “golose” il Bernaldo con sbriciolata di salsiccia lucana dolce a punta di coltello, porro, insalata riccia e salsa BBQ Stocotto e il Bombettoso con bombette pugliesi di capocollo della Valle d’Itria con pecorino e crema di basilico, songino, pomodoro riccio, finocchio e salsa allo yogurt.
La drink list
Altro fiore all’occhiello di Stocotto Bistrot Roma è la drink list curata dal bar manager Antonio Brazzo, che ne ha creato i signature (ben 8 drink in carta), e che ha dato alla terra d’origine di Stocotto, la Puglia, il ruolo di grande protagonista utilizzando anche prodotti d’eccellenza locali, come l’Amaro Maffei e il Primitivo di Botromagno.
Non mancano, ovviamente, in carta tutti i grandi classici da bancone e una lista di vini e di birre artigianali per accontentare, anche per quanto riguarda il beverage, tutti i gusti.