Lo chef del ristorante Moma di Roma si aggiudica la finale della VII edizione del Sina Chef’s Cup Contest con “BaccalArt”, perfetto connubio tra l’arte di Pollock e la tradizione gastronomica contadina
Si è svolta ieri sera negli spazi del nuovo ristorante Il Giardino dell’Hotel Sina Villa Medici di Firenze la finale della VII edizione del Sina Chef’s Cup Contest, la competizione itinerante che ha visto sfidarsi, a colpi di piatti eccezionali, ispirati al design, ben 7 coppie di chef stellati sotto gli occhi vigili di una giuria d’eccezione composta da giornalisti ed esperti del settore.
A contendersi il gradino più alto del podio sono stati Andrea Pasqualucci del Moma di Roma (1 Stella Michelin) e Andrea Larossa del ristorante Larossa di Alba (1 Stella Michelin) che, nei mesi scorsi, erano riusciti a scalare brillantemente la classifica sbaragliando la concorrenza (ve ne avevamo parlato qui).
Vincitore assoluto, con un punteggio di 91/100, secondo la giuria composta da Marco Gemelli, Chiara Aiazzi e Jacopo Mariutti, è stato Andrea Pasqualucci con un antipasto inedito ispirato a Kackson Pollok e realizzato con la tecnica del dripping: “BaccalArt”.
“Quando ho saputo che avrei dovuto partecipare alla finale della Sina Chef’s Cup Contes”, ho subito pensato ad un mio vecchio sogno: realizzare un piatto dedicato a Jackson Pollock” – dichiara Pasqualucci. “Ho poi scoperto con immenso piacere che Pollock, oltre che essere un grandissimo artista, amava cucinare, aveva un grande amore per l’orto e spesso reperiva gli ingredienti per le proprie ricette nei boschi e nei ruscelli intorno alla propria casa di Springs. Questo interesse del grande maestro mi ha dunque riempito di orgoglio e soddisfazione.”
” Il ricomparire dei piatti antichi e degli orti dimenticati, il Moma e l’arte, la Lupa di Pollock e la lupa come simbolo della mia città, sono aspetti ricorrenti che legano, ogni giorno, me, Gastone Pierini e tutto lo staff del ristorante” conclude lo chef.
Lo chef Andrea Larossa si è invece aggiudicato il secondo gradino del podio con un piatto ispirato al pigmento color porpora “Ultrapurple” mentre, allo chef resident Luigi Incrocci sono state affidate le ricette del primo e del dessert: “Colori in simbiosi” ispirata alle opere dell’artista Sandro Chia e “Angolo senza spigoli” omaggio all’arte di Simone Lingua.
Questa settima edizione del Sina Chef’s Cup Contest, che ha avuto come cornice straordinaria gli spazi degli hotel del gruppo Sina in diverse città italiane, ha visto partecipare, tra gli sfidanti, chef del calibro di Oliver Glowig, Paolo Gramaglia, Stefano Marzetti, Mauro Buffo, Igles Corelli, Umberto De Martino, Giovanni Di Giorgio, Davide Figliolini, Michelino Gioia, Erez Ohayon, Daniele Repetti, Filippo Saporito, Massimiliano Torterolo, Tino Vettorello e Massimo Viglietti.
Spenti i fornelli della settimana edizione già si preparano le nuove sfide per la prossima edizione del Sina Chef’s Cup Contest che partirà da Roma il 25 febbraio all’interno del The Flair – Rooftop Restaurant del Sina Bernini Bristol con un nuovo tema d’ispirazione delle ricette: “i monumenti”.