Con gli ultimi sei brindisi ideali da luglio a dicembre chiudiamo il “calendario” di Spumanti Metodo Classico Naturali che vi proponiamo per rendere speciali tutte le occasioni importanti, i festeggiamenti e qualsiasi momento che meriti d’essere ricordato durante l’anno.
Dopo aver festeggiato e bevuto per i primi sei mesi dell’anno, con gli Spumanti Metodo Classico proposti nel primo capitolo di questo calendario di brindisi ideali eccovi le ultime bollicine per chiudere il cerchio. Nella prima parte di questa lista abbiamo toccato regioni storiche per la spumantizzazione italiana come la Franciacorta e l’Oltrepò Pavese, e altre insolite per la tipologia come l’Alto Adige, l’Irpinia e la Val Camonica. E in questa seconda puntata? Nessun anticipazione, scorrete l’elenco e lo scoprirete.
Luglio
Terzavia – Marco de Bartoli – Questo spumante nasce da uve Grillo coltivate a Marsala, nella Contrada Samperi, da viti di quasi 30 anni. Nel calice si mostra con una veste giallo paglierino brillante e un perlage molto fitto, di buona finezza e persistente. Naso curioso ed entusiasmante che apre su accenni di pasta d’acciughe per poi lasciare posto a note di pesca bianca e agrumi, ricordi di ginestra e fiori d’arancio e erbe aromatiche su uno sfondo salino, quasi salmastro, sul quale pian piano si fanno spazio sentori di pane caldo e focaccia. Bocca caratterizzata da grande freschezza e sapidità con ritorni di agrumi, ananas, crema pasticcera al limone e un lunghissimo finale che ricorda la focaccia alle olive. Intenso, persistente e di grande finezza. Ideale per rinfrescare una calda serata di luglio, meglio se in riva al mare.
Agosto
Blanc de Blancs – Alessandro Viola – Le uve, Catarratto in purezza, provengono dal territorio di Alcamo. La filosofia aziendale, sposa la vinificazione naturale con la presenza di pochi solfiti e fermentazioni spontanee in acciaio. Affina principalmente in acciaio con una parte (10%) in rovere francese che conferisce allo spumante una nota tostata sul finale. Giallo paglierino con lampi dorati, perlage fine e persistente. Al naso è tutta una sinfonia di aromi che si inseguono in un saliscendi di incredibile intensità dove la salvia e il rosmarino aprono la strada a sentori di polvere da sparo, susine mature, cedro e infine a note di pasta di acciughe, olive verdi e acqua di mare. Goloso e godurioso, con una bollicina che accarezza lingua e palato e accompagna entrambi per mano in un sorso rinfrescante e ritmato, giocato sulla frutta gialla matura e sulle note salmastre e una chiusura che ricorda la mandorla amara. Non un vino per brindare ma per baciarsi, da bere a grandi sorsi, sdraiati sulla spiaggia a guardare le stelle con la persona amata; o da bere per accompagnare il pranzo di Ferragosto, meglio se prevede tra le portate una generosa frittura di calamari.
Settembre
Trento Doc Terre Basaltiche – Maso Bergamini – Le vigne del Maso Bergamini si trovano in una zona particolarmente vocata, con suoli d’origine vulcanico-basaltico. Qui, piante di oltre 30 anni producono chardonnay dal frutto maturo e con una grande acidità di base, particolarmente adatto per realizzare un grande Trento Doc. Il vino rifermenta in bottiglia per almeno 38 mesi prima della sboccatura, acquisendo grande complessità aromatica. Colore giallo paglierino con perlage fine e persistente. Al naso esprime un bouquet elegante giocato su note floreali, delicatamente fruttate (mela golden, susine e uva spina) e di panificazione, su uno sfondo di idrocarburo e frutta secca. Al palato ha una buona struttura, un bouquet maturo ed evoluto, con belle note di mineralità vulcanica e nocciole. Una freschezza vivace e una bella sapidità, assieme ad un bolla di grana sottile, ne rendono la beva molto piacevole. Bollicina ideale per salutare gli ultimi barlumi estivi e godersi una cena all’aperto nelle tiepide serate settembrine.
Ottobre
Brut Secondome – Maurizio Ferraro – Bollicina pas dosé, ottenuta da Chardonnay e Grignolino. Finita la fermentazione del vino base (macerato sulle bucce per 15 giorni), viene aggiunto dello zucchero integrale di canna ed imbottigliato per la presa di spuma. Il vino sosta sui lieviti per circa un anno. Nel calice si mostra con una bellissima veste oro intenso con riflessi di rame. Perlage fine e persistente. Naso intenso e ampio giocato su note di fiori bianchi, cerino spento e agrumi canditi su uno sfondo di ossidazione e idrocarburo. Vivo e vibrante cambia di continuo nel bicchiere e svela in successione sbuffi salmastri, tracce di incenso ed erbe aromatiche. Sorso croccante e avvolgente. Godurioso e polposo, con la grana dello champagne di rango e sapidità e mineralità quasi marine che tengono vive le papille mentre il vino scorre via lasciando un piacevolissimo finale in cui si fondono l’idrocarburo, la frutta secca, l’arancia candita e il caramello salato. Ideale per scaldare i cuori con l’arrivo del primo freddo autunnale.
Novembre
Spumante Metodo Classico Nature Rosso – Bergianti – Lo Spumante Metodo Classico Nature Rosso di Bergianti è una bollicina emiliana dalla personalità genuina, ottenuta da uve Lambrusco Salamino e di Sorbara. Il mosto fermenta spontaneamente, grazie alla presenza di lieviti indigeni, in contenitori di cemento, dove rimane per 6 mesi, prima di finire in bottiglia, dove avviene la rifermentazione e dove poi lo spumante rimane sui lieviti per almeno 12 mesi, prima della sboccatura. Non viene effettuato alcun dosaggio finale per dare spazio alla libertà espressiva dei varietali e del terroir d’origine. Si presenta alla vista con un colore violaceo e luminoso, con un perlage dalla grana fine e di buona persistenza. Al naso i frutti di bosco si alternano a rimandi di fiori freschi, mentre avanzano sentori vegetali e cenni di lieviti. Al palato è brioso e di corpo leggero, con una bella freschezza che fascia rapidamente la bocca assieme ad un tannino lieve e un perlage sottile. Una bollicina conviviale perfetta per una tavola quotidiana imbandita di salumi, formaggi, primi al sugo o in brodo…cucina da mese di novembre insomma.
Dicembre
Spumante Metodo Classico Rosé Dosaggio Zero ‘Era’ – Mario Gatta – Ottenuto da uve Pinot Nero in purezza, allevate a 400 metri di altitudine nei pressi di Gussago (Franciacorta) su terreni calcarei-argillosi, e figlie di una viticoltura che non prevede l’uso di sostanze chimiche. Vendemmia rigorosamente manuale. La prima fermentazione avviene in vasche di cemento con lieviti indigeni e macerazione sulle bucce di una notte, con rifermentazione in bottiglia secondo il Metodo Classico. Il liquido affina 120 mesi sulle fecce fini. Si manifesta nel calice con la sua veste rosa intensa ed il suo perlage sottile e persistente. Naso ricco ma al contempo estremamente definito che squaderna in successione note di cassis, spezie orientali, crema pasticcera, pasta di mandorle, noci di macadamia. Sorso cremoso ed avvolgente, caratterizzato da una grande struttura, ravvivata dal costante apporto di freschezza e sapidità. Uno spumante magnifico per chiudere in bellezza l’anno e attendere il prossimo con il suo carico di speranze e novità.