Parlando della Sardegna, per prima cosa viene in mente la mitica Costa Smeralda con tutto il suo splendore tra le luci di locali, ristoranti stellati, alberghi di lusso e gli yacht da molti milioni di euro. Poi il pensiero va verso il sud: Villa Simius, Cagliari, Carloforte e Sant’Antioco. A qualcuno verrà in mente la Barbagia con tanti piccoli caratteristici paesini dell’entroterra, a qualcun’altro – Oristano e la famosa spiaggia di chicchi di riso Is Arutas. Invece io vi voglio portare dalle parti di Sassari dove, secondo me, si è formato un triangolo di ospitalità fatto di gusto, bellezza, storia e tradizioni. Tre luoghi – Alghero, Sennori e Marina di Sorso, tre attività – azienda vinicola, ristorante e un resort, tre diversi piaceri. A voi la scelta da dove iniziare.
Sella& Mosca
Sella&Mosca nasce ad Alghero, angolo incantato della Sardegna, nel 1899 per mano dei due intraprendenti piemontesi che le danno il nome: l’ingegnere Sella, nipote del famoso statista Quintino Sella, e l’avvocato Edgaro Mosca. Il progetto di Sella&Mosca era ambizioso: strappare la terra della località I Piani agli acquitrini e all’abbandono, per renderla uno dei più importanti vivai per la produzione di barbatelle; ovvero, trasformare una zona della Sardegna incolta in un immenso vivaio e avviare la più prestigiosa produzione di vini in Sardegna.
Nel 2002 Sella&Mosca entra a far parte del Gruppo Campari, ma nel 2016, viene acquisita
dal Gruppo Terra Moretti, la holding già proprietaria di Bellavista e Contadi Castaldi in Franciacorta e Petra in Toscana. Accanto all’impegno enologico infatti, il Gruppo Terra Moretti, realizza il recupero architettonico e funzionale del vecchio centro aziendale. Tutte le strutture sono immerse in un grande parco, circondate da 550 ettari di vigneto. Nell’isola, Sella&Mosca ha selezionato alcune delle aree più pregiate. I Piani, a nord di Alghero, rappresenta la parte più consistente. A queste terre si aggiungono i piccoli appezzamenti della Gallura e di Giba, nel Sulcis.
Nei vini Sella&Mosca è facile ritrovare i caratteri naturali del contesto in cui nascono: il sole, il vento, il mare, i terreni generosi e forti, la macchia e i suoi mille profumi. Ogni vino cerca l’equilibrio virtuoso tra l’esuberanza che i frutti della natura portano in dote e il saper fare di chi li modella. Un connubio inscindibile, l’unico capace di forgiare una dimensione assoluta che rispetta lo spazio e va oltre il tempo. Attualmente l’azienda produce ben 19 etichette: uno spumante Brut, sette bianchi, sette rossi, due rosati e due passiti.
Assolutamente imperdibile un giro da Sella&Mosca. Oltre la visita personalizzata e la degustazione di vini molto interessante, sono da ammirare gli spazi esterni, pieni di verde e di fascino, e quelli interni, tra antico e moderno, curati nei minimi dettagli e altamente funzionali.
Ma l’ospitalità non finisce qui: al centro della tenuta si trova Villa Marina, un’antica foresteria ristrutturata con sole tre camere, per vivere le emozioni dell’autentica Sardegna in mezzo alle vigne.
Tenute Sella&Mosca
Località I Piani – 07041 Alghero (SS)
T. +39 079 997700
Ristorante “Da Vito”
Chi non conosce Vito e il suo ristorante a Sennori, alle porte di Sassari?
Vito Senes è un famoso chef ristoratore, conosciuto non solo a Sassari, ma in tutta la Sardegna e anche fuori dall’isola. Lui ha scelto la ristorazione fin da giovane, per pura passione, e non se n’è mai pentito. Oltre a portare avanti l’attività da più di 35 anni, lui cerca di mantenere vive le tradizioni sarde, nonché i prodotti rari, fatti a mano. È uno dei pochi che riesce ancora ad avere i filindeu, una pasta sarda da una lavorazione particolarissima, rara, pregiata e molto costosa perché esige tanto tempo, molta pazienza e una perfetta manualità. Inoltre è stato lui a girare con Gianfranco Pascucci (Pascucci al Porticciolo a Fiumicino, 1 stella Michelin) le puntate di “Com’è profondo il mare” in Sardegna, una nota trasmissione del Gambero Rosso Channel.
Il ristorante “Da Vito” si trova a Sennori, e si vede da lontano. All’interno è enorme: due sale sopra e una sotto, perfetto non solo per un pranzo “distanziato” (e qui il distanziamento è stato creato molti anni fa per la comodità dei clienti), ma per festeggiare la laurea, il battesimo o il matrimonio. La sala principale è fresca e spaziosa, con grandi tavoli di legno e una mise en place essenziale, tante bottiglie di vino rosso in bella vista e i quadri sulle pareti, molti dei quali ritraggono Vito.
Ho conosciuto Vito di persona un paio di anni fa, quasi per caso, quando ci siamo trovati allo stesso tavolo a cena di Natale da Gambero Rosso. Anche se eravamo amici su Facebook, non ci siamo riconosciuti subito, ma con la complicità di Graziano Pranteddu, un’appassionato dell’antica tradizione della Carapigna, nonché amico di entrambi, le cose sono andate come dovevano andare. (La Carapigna è una sorta di granita di limone dalla consistenza della neve, preparata in una capanna, una specie di antichissima sorbettiera. Se vi capita l’occasione di assaggiarla, non lasciatela sfuggire!)
È impossibile trovarsi male da Vito. Lui, attento e premuroso padrone di casa, coccola i suoi clienti in tutti i modi, e per questo loro ritornano sempre. Inutile dire: materie prime di alta qualità, piatti semplici, ma cucinati in modo impeccabile, sapori veri, autentici, ingredienti che a volte riservano sorprese. Questo è mangiare da Vito. Dalla cucina escono in continuazione gli antipasti di mare, crudi e cotti, in quantità e varietà sorprendenti. Da lui ho assaggiato per la prima volta i murici (o bocconi o sconcigli, i molluschi che abbiamo raccolto tutti da bambini), sbollentati e conditi con un filo di olio, una prelibatezza! Arzilla agli agrumi, fettine di bottarga sull’insalata di sedano, cozze gratinate, gamberi crudi, polpettine di seppia con cipolle marinate, polpo in insalata come una volta!
Difficile continuare dopo gli antipasti così numerosi, ma tra i primi c’è uno imperdibile: pasta, fagioli e cozze con prezzemolo e peperoncino da leccarsi il piatto. Buonissimi anche gli spaghetti con vongole e bottarga e con l’astice. Per il secondo c’è sempre una vasta scelta di pesci e crostacei da fare al forno, sulla piastra o sotto forma di frittura. Rinfrescante il sorbetto di limone con miele e peperoncino che aiuta la digestione, e per questo è irrinunciabile.
Dopo pranzo Vito mi racconta delle signore che gli fanno i filindeu, questa pasta molto particolare, sottile come i capelli d’angelo, intrecciata in un certo modo, e poi di un’altra signora di Sant’Antioco, “il regno del bisso”.
“Il bisso è la seta Marina, i grandi re, Faraoni e Papi l’utilizzavano per farsi fare i loro mantelli è vestiti. Sant’Antìoco e l’unico posto dove ancora si può vedere il maestro Chiara Vigo che crea i suoi arazzi” © …
Da Vito si ritorna sempre. Ed io ci tornerò altre cento volte.
Ristorante Da Vito
Loc. Badde Cossos Strd. Sassari-Sennori, 07036 Sennori SS
Tel. 079 360245
Antica Villa Colonica
Antica Villa Colonica è una struttura di lusso nascosta in una pineta a circa un chilometro dal mare, a Marina di Sorso. Aperta nel 2019, a prima vista sembrerebbe molto recente, anche se in realtà vanta una storia lunga oltre cent’anni. Secondo alcuni racconti degli anziani del paese, ancora prima della casa e del vicino villaggio di Arboriamar, questo terreno aveva vasti vigneti, grazie alla presenza dell’acqua e del pozzo centenario che permetteva l’irrigazione della zona. Poi vi è stata piantata una pineta, e costruita la casa, abitata dai coloni che avevano il compito di prendersi cura dell’edificio e del terreno circostante, ma in seguito è stata abbandonata.
Alcuni anni fa Paolo, l’attuale titolare dell’Antica Villa Colonica, passeggiando per la pineta, ha visto i ruderi dietro una sterpaglia. Spinto dalla curiosità, si è addentrato in mezzo al verde, per scoprire un edificio in rovina. E in un attimo ha capito che quella casa gli aveva chiesto aiuto e aveva scelto proprio lui.
Dopo la ricerca dei proprietari e diverse trafile burocratiche, nel 2016 sono iniziati i lavori. L’idea era ricostruire la casa colonica per far vivere ai turisti la Sardegna diversa, insolita, quella autentica. Grazie alla scelta dei professionisti giusti, la casa è rinata più bella di prima, ed è stata completata nel 2019.
Ora la casa si chiama Antica Villa Colonica, ha solo 7 camere una diversa dall’altra, curate nei minimi dettagli, che sono i veri scrigni di bellezza e di autenticità. Questa Villa è perfetta per chi vuole respirare aria diversa, scoprire la Sardegna sconosciuta ai più, godere del relax in mezzo alla natura o a bordo piscina, cullarsi nelle amache o volare sull’altalena verso il cielo.
Paolo è un vero pozzo delle idee e un lavoratore instancabile: nel ampio giardino c’è un delizioso laghetto abitato dalle libellule e un barbecue da usare quando si vuole una bella grigliata. A bordo piscina ci sono i tavolini per le belle colazioni rilassanti, ma durante il giorno c’è un divertente self service per i drink o gli snack. Le barbatelle piantate dall’altra parte della casa un giorno diventeranno una pergola piena di grappoli d’uva da tavola con sotto un tavolo in pietra per bere un calice al fresco.
Ditemi, cosa c’è di meglio di passare qualche giorno in mezzo alla storia e alla natura selvaggia sarda?
Antica Villa Colonica
SP 81. Località Marina di Sorso, presso Abroriamar (SS)
Tel. +39 079310079
Cell. +39 366 378 9736