Quando si parla di buona cucina generalmente si fa riferimento a quella italiana, conosciuta e apprezzata ovunque. Ci sono alcuni alimenti che più di altri contribuiscono a veicolare in maniera virtuosa la cultura gastronomica del nostro Paese: tra questi troviamo il Prosciutto di San Daniele, il cui processo di produzione vanta una tradizione antichissima.
Questa eccellenza food italiana è legata un territorio unico nel suo genere, all’interno del quale si trovano i 31 stabilimenti produttivi che rispettano le rigide regole del Disciplinare di Produzione della DOP.
Il particolare microclima della zona chiamata “anfiteatro morenico”
Il San Daniele DOP, come detto in precedenza, nasce in un luogo unico: parliamo del borgo di San Daniele del Friuli, situato nella zona detta “anfiteatro morenico”. Qui si crea un particolare microclima che contribuisce alla stagionatura ottimale delle cosce di suino. La brezza marina adriatica si intreccia con i venti freddi delle montagne: è la configurazione perfetta.
L’amore per il territorio va di pari passo con l’attenta valorizzazione – e il rispetto – della secolare tradizione. Ma cosa rende il Prosciutto di San Daniele così speciale? Scopriamolo insieme, immergendoci nella sua storia e facendo una panoramica sulle caratteristiche e sui valori nutrizionali che rendono questo alimento adatto a ogni tipo di alimentazione.
I segreti dei mastri prosciuttai si tramandano da generazioni
Le origini del San Daniele DOP sono da ricercare indietro nel tempo, tra XI e VIII secolo a.C. Il Friuli-Venezia Giulia in età Pre-Romana era abitato da popolazioni celtiche, le quali si dedicavano all’allevamento di maiali e alla conservazione delle carni sotto sale. Con il passare delle epoche questa abitudine si è sempre più legata al territorio. Nel Tardo Medioevo, il Comune di San Daniele del Friuli verrà identificato in moltissime attestazioni come un centro dedito al pascolo e al commercio dei prosciutti. È chiaro, quindi, che a rendere il Prosciutto di San Daniele così speciale è proprio l’antico sapere che continua a tramandarsi da una generazione all’altra.
Facendo un salto temporale, nel 1961 è stato poi creato il Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che darà vita al Disciplinare di produzione della DOP: un insieme di regole ferree che i produttori sono tenuti a rispettare per tutelare la tradizione.
Il tempo di stagionatura dura minimo 13 mesi e contribuisce a rendere il prosciutto altamente digeribile. La composizione del San Daniele DOP è principalmente proteica e si caratterizza per un’importante presenza di vitamine del gruppo B (B1, B2 e B3), decisive per il metabolismo dei carboidrati e per la respirazione cellulare. Sono presenti inoltre sali minerali, grassi saturi e insaturi.
Un’idea regalo per i food lovers
Quando arrivano certe ricorrenze speciali e attesissime come le festività natalizie si parte in genere alla ricerca del regalo perfetto, per stupire parenti e amici. Dal momento che gli italiani sono un popolo di food lovers non sorprende affatto che la tendenza più diffusa sia quella di regalare assaggi di tipicità gastronomiche. I doni a tema food sono anzi ormai un must assoluto, soprattutto quelli che celebrano alfieri del made in Italy come il Prosciutto di San Daniele.
Regalare questo prodotto significa dunque mettere in tavola un alimento legato al territorio friulano e alla sua eccellente cultura gastronomica: il San Daniele è espressione di storia e di tradizione, elementi che rendono questo prodotto irripetibile.
Non esiste nulla come il cibo per creare un’atmosfera conviviale: con la giusta dose di creatività e un prodotto unico come il San Daniele DOP, potrete creare sfiziose ricette in grado di stupire i vostri ospiti.