Sono il Jerry Thomas e il Nottingham Forest, piazzatisi rispettivamente al 33esimo e al 38esimo posto della classifica stilata dal World’s 50 Best Bars 2016, il riconoscimento più prestigioso nell’ambito della miscelazione. Al newyorkese The Dead Rabbit il premio più ambito. Londra leader con ben 22 indirizzi selezionati
Sono il Jerry Thomas di Roma e il Nottingham Forest di Milano i migliori bar italiani nel mondo. Lo dice il World’s 50 Best Bars edizione 2016, che nella lista dei primi 50 classificatisi fra speakeasy, cocktail bar di lussuosi alberghi, club e locali storici li ha visti piazzarsi rispettivamente al 33esimo e al 38esimo posto.
Il premio più ambito fra quelli assegnati dalla giuria di 467 esperti del settore provenienti da 57 paesi e scelti dalla rivista Drinks International, ideatrice e organizzatrice del riconoscimento, è andato al newyorkese The Dead Rabbit Grocery & Grog dei due soci irlandesi Sean Muldoon e Jack McGarry, sbarcati negli States forti del successo ottenuto nella loro Belfast e meritevoli secondo i giudici della targa anche e soprattutto per l’offerta di Botran Rum, considerata la migliore in Nord America e nel mondo.
Subito dietro, sul podio, due eccellenze londinesi: l’American Bar del Savoy Hotel (che ha convinto per la selezione di Tanqueray, celebre marchio di gin inglese) e il Dandelyan del Mondrian, proprio accanto alla Tate Modern (per i cocktail a base del popolare distillato giapponese Nikka Whisky, uno fra i migliori blend attualmente in circolazione).
Londra dunque si rivela leader indiscussa del bere miscelato forte di ben 22 indirizzi nei primi posti, e seconda per numero di segnalazioni solo agli Stati Uniti (che comunque per grandezza geografica e varietà è difficilmente comparabile).
Altra soddisfazione italiana – in qualche modo – arriva dalla medaglia di legno: in quarta posizione infatti arriva il Connaught Bar, sempre a Londra ma gestito da una brigata praticamente tutta tricolore.
Completano la top ten l’Attaboy (New York), il The Gibson (Londra) – new entry che si infila direttamente al sesto posto -, l’Employees Only e il Nomad Bar (New York), il The Clumsies e l’Happiness Forgets (Londra).
LA CLASSIFICA
1) The Dead Rabbit Grocery & Grog, New York
2) American Bar, Londra
3) Dandelyan, Londra
4) Connaught Bar, Londra
5) Attaboy, New York
6) The Gibson, Londra
7) Employees Only, New York
8) Nomad Bar, New York
9) The Clumsies, Atene
10) Happines Forgets, Londra
11) Manhattan, Singapore
12) The Baxter Inn, Sidney
13) Licoreria, Limantour
14) 28 Hongkong Street, Singapore
15) Speak Low, Shangai
16) The Broken Shaker, Miami
17) Candelaria, Parigi
18) Tales & Spirits, Amsterdam
19) Nightjar, Londra
20) Maison Premiere, New York
21) Operation Dagger, Singapore
22) Black Pearl, Melbourne
23) High Five, Tokyo
24) Little Red Door, Parigi
25) Linje Tio, Stoccolma
26) Central Station, Beirut
27) Lobster Bar, Hong Kong
28) Mace, New York
29) Smuggler’s Cove, San Francisco
30) Bar Termini, Londra
31) La Factoria, Old San Juan
32) Oriole, Londra
33) The Jerry Thomas, Roma
34) Dante, New York
35) Trick Dog, San Francisco
36) ABV, San Francisco
37) The Walker Inn, Los Angeles
38) Nottingham Forest, Milano
39) Aviary, Chicago
40) Baba au Rum, Atene
41) Quinary, Hong Kong
42) Himkok, Oslo
43) Lost + Found, Nicosia
44) Ruby, Copenhagen
45) PDT, New York
46) Bulletin Place, Sydney
47) Bramble, Edinburgh
48) Calloh Callay, Londra
49) Floreria Atlantico, Buenos Aires
50) Buck & Breck, Berlino