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Vino

ROMA DOC… et il progetto di cultura, promozione e business dei vini presenta le tappe romane

Il consorzio di tutela vini Roma DOC apre i suoi orizzonti e si presenta alle manifestazioni internazionali dell’enologia, ProWein e Vinitaly, ma anche a quelle della Capitale, Vinòforum, Roma Hortus Vini e Un Mare diVino, non perdendo di vista il territorio di appartenenza e la diffusione della cultura dei vini che ne fanno parte.

Con una serata istituzionale al Palazzo delle Esposizioni, Tullio Galassini, presidente del consorzio di tutela vini Roma D.O.C presenta i progetti futuri e la campagna attiva divulgativa con gli appuntamenti per gli esperti del settore e per i clienti finali. Si chiama ROMA DOC…et, progetto tra Cultura, Promozione e Business. Sintetizza l’operazione di affermazione e diffusione della conoscenza sia agli operatori del settore sia a wine lovers. In un clima di rinascita di Roma, di un turismo in crescita e un moltiplicarsi delle attività ricettive “Le etichette Roma D.O.C. sono un imprescindibile biglietto da visita per i ristoranti e gli alberghi della città. Un connubio naturale che abbiamo il dovere di sviluppare nel migliore dei modi”.

Il concetto di marketing territoriale già fortemente supportato nelle parole di Tullio Galassini trova rinnovato interesse e ribadito nelle parole di Rossella Macchia, Vicepresidente del Consorziotenendo vivi i rapporti con situazioni culturali e lavorando attivamente sull’educazione a un bere responsabile. Roma DOC…et è un progetto ad ampio respiro che segue percorsi paralleli ma fortemente collegati tra loro. Un discorso che non si esaurirà nei prossimi mesi ma che proseguirà mettendo al centro dell’attenzione temi come promozione, turismo, business; ma anche formazione, attenzione per la sostenibilità, rapporti con i media. Siamo un Consorzio giovane ma abbiamo tutte le intenzioni e la volontà di portare avanti i nostri progetti con il massimo dell’entusiasmo e della professionalità”.

Le istituzioni territoriali rispondono all’appello del Consorzio di tutela vini Roma D.O.C. con la partecipazione dell’Assessore ai Grandi Eventi Capitolino Alessandro Onorato. Nel suo intervento sollecita il consorzio ad operare in maniera capillare proprio cogliendo l’opportunità del momento, di grande fioritura anche del turismo, per dare ai turisti di Roma una visione completa potendone assaporare le sfumature dei suoi vini.

roma doc

Gli appuntamenti romani ROMA DOC…et, del mese giugno e luglio

Ad aprire le danze è stato, il 5 giugno negli spazi del roof terrace dell’Rome Marriott Grand Hotel Flora, l’evento dedicato al trade romano dove gli addetti ai lavori hanno potuto trovare soluzioni personalizzate alle loro attività.

Dal 9 al 18 giugno al Vinoforùm sarà possibile fare cultura delle cantine del Consorzio di tutela vini Roma D.O.C. con un ventaglio di visite tra operatori e amanti del settore e curiosi alla prime armi che conta quasi 50.000 presenze.

Presenti anche dal 16 al 18 all’Orto Botanico di Roma, in occasione del festival dei vitigni autoctoni e del Vigneto Italia Roma Hortus Vini. Spostandoci a Ostia l’8 luglio per essere a “Un Mare diVino”.

Ultima possibilità per degustare tutte le cantine Roma D.O.C il 17 luglio in collaborazione con la FIS nello spazio dell’Hotel Rome Cavalieri Waldorf Astoria della Balduina, dove per un numero ristretto di persone si potrà partecipare a una masterclass.

I terreni del consorzio

L’area di produzione della Doc Roma ricade nella parte centrale del Lazio e comprende i territori litoranei, la Sabina romana, i Colli Albani, i Colli Prenestini e parte della campagna romana, in provincia di Roma.

Il Lazio ha una superficie vitata di quasi 28.000 ettari, quindi un’estensione senz’altro di tutto rispetto, che dà origine a oltre 2 milioni di ettolitri di vino. Il Lazio è per il 50% collinare e la rimanente parte suddivisa a metà tra pianura zone montuose. I vigneti si collocano per il 70% in collina e il 30% in zone pianeggianti. Il Lazio ha dunque un territorio misto, con terreni vulcanici, laghi, zone collinari e pianure bonificate. Le 80 cantine che ne fanno parte hanno dunque, per questa diversità del terreno bouquet diversi.

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