Prodotti artigianali, materie prime di qualità, grande tecnica di cucina e vini eccezionali. Questo è Magazzino Scipioni, la nuova meta del gusto nel quartiere Prati
“Mi consigli un buon ristorantino in zona?” Chi scrive di cibo lo sa bene. Domande come questa, per noi, sono (ahimè) davvero frequenti. Ogni volta la stessa storia: alla velocità della luce cerchiamo di fare mente locale sulle migliori proposte del momento, provando a far combaciare location accattivanti, proposte gastronomiche di qualità e, a volte, menu a prezzi onesti.
Essendo nata e cresciuta nel quartiere Prati, la maggior parte delle richieste di amici e parenti riguardano proprio quella zona. Tralasciando l’età che avanza e la memoria (ri-ahimè) corta, spesso e volentieri mi capita però di non riuscire a trovare “al volo” il giusto match e quindi di non poter aiutare il mio disperato interlocutore.
Vivace e affollata zona commerciale, Prati è infatti, da qualche tempo, un punto di riferimento nel panorama enogastronomico capitolino. Tante le nuove insegne che sono spuntate negli ultimi anni, alcune anche di gran qualità. Quando la proposta è così vasta però, orientarsi può essere davvero difficile.
Tra i vari indirizzi gastronomici del quartiere, pochi giorni fa, passeggiando tra le vie laterali nei pressi di via Cola di Rienzo, mi sono imbattuta in un nuovo locale, aperto all’interno di un magazzino degli anni ’20 recentemente ristrutturato. La grande insegna all’ingresso recita: Magazzino Scipioni.
Il locale è ampio, con i soffitti alti e arredato in stile industrial. Cemento, ferro, vetro e legno si mescolano alla perfezione, alternati ad oggetti di design, quadri e immensi scaffali colmi di bottiglie di vino. Sì, perché Magazzino Scipioni è soprattutto enoteca.
Attenzione però. I vini proposti (tutti acquistabili take away o da bere in loco senza sovrapprezzi) non sono i classici e conosciuti che si trovano in commercio. La maggior parte sono infatti provenienti da piccole e medie aziende italiane e internazionali, soprattutto francesi. Stessa filosofia viene seguita dal gastronomo e dallo chef che scelgono, ogni mese, materie prime di prima qualità realizzate da piccoli artigiani e produttori provenienti da tutta Italia.
“Tutto quello che trovate qui dentro non ha glifosati, nitrati, nitriti, conservanti, aromi chimici. Questo vuol dire, per noi, fare un grande lavoro. Noi vogliamo che il cliente si alzi da tavola e stia bene, benissimo”.
La proposta gastronomica
Siamo in enoteca. Non stupisce dunque se, in menu, ampio spazio è dedicato ai vini alla mescita. Bianchi, rossi, bollicine e dolci, le proposte sono davvero molte (tutte tra i 5 e i 10 euro e disponibili anche in mezzi calici).
Spazio anche alla gastronomia che varia ogni mese spaziando da una regione all’altra. Tra le proposte, imperdibili il prosciutto crudo di San Ginesio tagliato al coltello e la toma semi stagionata della Tuscia Viterbese, accompagnati dal pane, focaccia e pan brioche home made e da un fresco e profumato Crémant De Loire Rosè.
“Questi prodotti sono stati tutti selezionati da me. Io viaggio molto. Ogni mese vado alla ricerca di piccoli produttori e piccole aziende in giro per l’Italia” racconta il gastronomo Manuel De Berardinis.
Dalla cucina invece, incredibile il riccio di mare servito con gelato di mela e zenzero, black datterino, puntatarelle e polvere di nero di seppia accompagnato da un Chateau Vignol 2018. Degno di nota anche il tonno rosso sicialiano scottato con spuma di toma piemontese e zafferano e polvere di liquirizia.
Non ancora sazia, mi sono lasciata tentare anche dal riso carnaroli con gamberi rossi e pesto fatto in casa. Cremoso, al dente e davvero gustoso.
“In cucina cerchiamo di fare un lavoro di ricerca – spiega lo chef Valerio Mattaccini – cerchiamo prodotti unici, senza nitrati e conservanti, con filiera molto corta. Collaboro spesso con Orme, da loro prendo la guancia di maiale romagnola, e Longino“.
Fermarsi al primo è impossibile. E così via libera all’uovo carbonaro, golosa rivisitazione della tipica pasta romana con uovo a 64°, panato e fritto, servito con guanciale e una golosa fonduta di pecorino 24 mesi (8 euro).
E ancora, da applauso il coniglio con salsa Royal e foie gras e la guancia di Mora romagnola, presidio Slow Food, cotta nel sangiovese con patata mantecata al lime (16).
Ottimi anche la tartare di salmone norvegese con misticanza, puntarelle e ketchup di barbabietola e salsa di mandarino (15) e il ceviche con punte di asparagi croccanti e Grana 36 mesi e paprika affumicata.
Capitolo a parte merita la porchetta di Mora romagnola home made, cotta a 63° per 3 giorni e passata a 220° per 15 minuti senza l’aggiunta di spezie e aromi.
Volete un consiglio? Lasciatevi un piccolo spazio per i dolci (da 5 a 8 euro). Ciambelline al vino, biscoltti, mousse di gianduia al 51% con scaglie di cioccolato fondente e germogli di erbe, zabaione montato al caramello con gelatina di vin visciola, crumble al cacao e nocciole tostate, cheesecake alle pere e cioccolato fondente con sale maldon, tortino al cioccolato con cremoso di frutti rossi e cioccolato bianco bruciato.
Avete ancora dubbi su dove mangiare bene in Prati? Io, da oggi, la risposta ce l’ho!
Info utili
Magazzino Scipioni
Via degli Scipioni 30, Roma
Tel: 06 3974 5233
Orari: aperto dal lunedì al sabato dalle 11:00 alle 2:00
Mail: info@magazzinoscipioni.it