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Roma. Cosa si mangia da Amami, la nuova oasi del gusto del quartiere Trieste

amami roma

Cucina mediterranea, ma con suggestioni orientali, in un locale accogliente ed elegante a due passi dalle Mura Aureliane. Tutto questo è Amami

Già dal pay-off, Oasi of Taste, l’intento di Amami è chiaro. Il nuovo locale ideato dal giovane Mattia Recchi insieme a Simone Rosini, a pochi giorni dalla sua inaugurazione, vuole infatti essere un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola, fortemente legata alla tradizione mediterranea ma dal tocco fusion d’ispirazione asiatica.

A metà tra Corso Trieste e Via Nomentana, a due passi dall’incantevole Villa Torlonia, Amami è un ristorante elegante, giovane e moderno. L’ingresso, con il suo splendido dehor ricolmo di luci calde, accoglie e stupisce tutti gli avventori. Lo spazio interno, grazie alle luci soffuse e al gioco di colori che spazia dai toni del bianco, dell’azzurro e dell’oro, è confortevole e rilassante anche se lievemente caotico nelle ore “di punta”. Alle pareti, spiccano le opere dell’artista e tatuatore romano Francesco Cinti Piredda, alias Unopercento, mentre, proprio di fronte all’ingresso, punto focale della sala è il bancone bar dove Francesco De Nicola, abile bar manager, realizza i suoi drink da accompagnare ai piatti del menu o da sorseggiare per un dopo pasto in compagnia.

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La cucina è a vista, grazie ad una grande verata fumè che permette di sbirciare il lavoro della brigata. A dirigere i fornelli c’è Riccardo Fanucci, resident chef con alle spalle un importante bagaglio di esperienze che lo ha portato a viaggiare in giro per il mondo. Entrato a far parte del team di Amami in qualità di consulente, Fanucci ha subito sposato la filosofia del locale diventando parte integrante del progetto.

La proposta gastronomica

Il menu è un tripudio di gusto ed equilibrio, un’armonia di sapori che lasciano a bocca aperta. Ogni gusto è ben bilanciato, a partire dall’entrée che ci è stata servita durante la cena stampa: una piccola tartina di polenta con black code mantecato

Tra gli antipasti, da provare il Sashimi di salmone marinato al Gin con barbabietola e insalatina con zenzero candito (18 euro) così come la tartare di tonno con zenzero, mandorle, salsa al mango e peperoncino.

Imperdibili i tonnarelli Amami con aglio, olio, peperoncino, crudo di gambero rosso e burrata (19), semplici e gustosi. Buone, dal sapore più rustico e familiare, le chicche di patate con ragù bianco di cortile con funghi Shitake e porro (15 euro).

Tra i secondi, impossibile non lasciarsi conquistare dal black code con limone, patate allo zafferano e prezzemolo (38) o dal Wagyu Steak con polenta di mais bruciato e chips di cavolo nero al sesamo (65 euro).

Dulcis in fundo: bavarese al thè Matcha e cappuccino con crumble di cioccolato, cannella e nocciola (9), cheesecake con fragoline al Sakè, Lingotto croccante con cioccolato e caramello salato alle arachidi.

I drink di Amami

Come anticipato, parte integrante del progetto Amami è il cocktail bar. La carta dei drink si sposa alla perfezione con la filosofia di cucina. Sapori mediterranei vengono così mixati con un pizzico di gusto orientale e asiatico grazie anche all’abile uso delle fermentazioni.

In carta, tra 9 signature e 3 classici come Ti Punch, Perfect Manhattan e Perfect Negroni, c’è Ritual, una sorta di spritz rivisitato con Cordiale alla lavanda e corteccia di rabarbaro che conferisce anche una caratteristica leggermente più vegetale oppure Perpetuum che ricorda proprio il moto della trottola per sottolineare la persistenza del Campari mixato all’Umeshu.

Insomma, Amami è stata una piacevole scoperta, soprattutto per un quartiere che non pullula di indirizzi gourmet e, siamo certi, con la fine dell’inverno e l’inizio della bella stagione, riserverà ancora tante sorprese, anche en plein air!

Info utili

Amami – Oasi of Taste

Viale Gorizia 21, Roma

Tel: 06 3973 3382

Orari: aperto tutti i giorni a pranzo e cena. Il menu del pranzo varia ogni giorno

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