Tra colline di oliveti e vigneti, lo chef Marco Marras propone un viaggio sensoriale nell’arte enogastronomica a cavallo tra Veneto e Sardegna.
Villa Cordevigo è un hotel di lusso 5 stelle, situato in un’antica dimora patrizia, risalente all’XVIII secolo, immersa in cento ettari di vigneti e oliveti. Il nucleo originario risale al Rinascimento, poi tra il XVII-XVIII secolo venne trasformato secondo lo stile dell’epoca. Ai lati del corpo principale, due edifici più bassi formano una pianta quadrata che racchiude un’ampia corte dove trovano spazio una artistica fontana e un piccolo giardino all’italiana. In una dependance della Villa trova posto il Ristorante Oseleta, una stella Michelin.
La cucina
Il Ristorante vanta una cucina all’insegna della stagionalità e della valorizzazione del territorio, che esalta la qualità dei prodotti utilizzati nelle ricette. Non solo cibo ma anche ottimo vino, custodito nella fornitissima cantina del ristorante, che vanta il primato di essere una delle più ricche del territorio con oltre 600 etichette. Vini veneti, italiani ed esteri selezionati con cura dai maître e sommelier. Il Ristorante è aperto sia a pranzo che a cena, oltre ad essere un luogo fresco e rilassante per la prima colazione. Nei mesi estivi offre la possibilità di mangiare in terrazza con vista sugli ulivi e la piscina, proponendo piatti della tradizione locale, anche rivisitati per incontrare i gusti moderni, e le classiche specialità italiane compresa la pizza.
Chef Marras alla guida della cucina del Ristorante
Mix di influenze nella cucina del Ristorante. Merito dello chef Marco Marras che è originario di Bosa, borgo pittoresco sul mare sardo. Guida l’Oseleta dal 2021, dopo esperienze professionali in tutto il mondo che ha poi tradotto nella sua cucina proponendo piatti che raccontano i sapori della sua terra di origine e delle sue peregrinazioni. Un’identità culinaria che spazia dal Veneto alla Sardegna e racconta l’unione tra l’antica tradizione culinaria sarda e quella veneta. Chef Marco Marras trova la sua filosofia nel mélange tra ricordi del passato, il legame profondo con la terra d’origine, le tecniche acquisite nel corso degli anni, le esperienze culinarie vissute in vari Paesi.
I suoi piatti sono un mix che racchiude i sapori dei suoi luoghi natii e del Veneto, con la campagna, laghi, fiumi e mare, con influenze dall’Estremo Oriente. La brigata, tra cuochi, sous-chef, pastry chef, si compone di dieci elementi, tutti under 35. Spirito innovativo, fresco e giovane guidano le tecniche in cucina e le scelte che contraddistinguono il menu proposto dallo chef sardo.
Chef Marras se dovessimo descrivere la tua cucina, che percentuale c’è di Sardegna e Veneto?
“La percentuale maggiore è veneta, direi un 25%, la Sardegna si attesta invece al 10. La parte restante è comunque mediterranea, con prevalenza di pesce e vegetale”.
Sostenibilità: cosa vuol dire per te questa parola in cucina?
“Essere sostenibile significa avere un occhio di riguardo a tutte le attività anti-spreco: rispetto e utilizzo della materia prima, valorizzazione dei prodotti del territorio e del lavoro dei contadini della zona”.
Quanto è importante per uno chef avere un orto
“Per me è molto importante, davvero. L’orto è sostenibilità, riallacciandomi a quanto detto prima, ed è anche creatività: fare un salto nell’orto significa anche accorgersi di cosa la terra mi sta offrendo in quel preciso momento e creare immediatamente un piatto”.
E green? Sogni la stella verde?
“Che dire, la stella verde è un sogno, un desiderio. In questi tre anni ho lavorato, e continuo a lavorare, sodo, e spero di riuscire a raggiungere questo risultato importante”.
Questa sponda del Lago di Garda sta vivendo un momento di grande fermento culinario, cosa ne pensi? E qual è il futuro della zona?
“Questa zona è in profondo fermento, con la nascita di nuove strutture e la presentazione di tante belle novità; c’è però ancora tanto da fare per raggiungere la sponda bresciana”.
La tua clientela è italiana o straniera? Noti dei gusti diversi o si adattano facilmente alla tua cucina?
“La nostra clientela è al 20% italiana, al 30% di lingua tedesca (considerando anche Austria e Svizzera), il 20% proviene dalla Germania per la restante parte è americana ed europea. Sono conscio del fatto che ci sia una differenza a livello di gusti, per questo motivo cerco di avere un occhio di riguardo alle diverse culture culinarie che incontro, rimanendo però sempre fedele alla mia cucina”.
Cosa vorresti dire ai giovani che vogliono diventare chef di ristoranti stellati?
“Di crederci sempre, di lavorare sodo, studiare e iniziare subito e fare le cosiddette “stagioni” e di farsi guidare dalla passione perché, se manca questa, non è possibile affrontare un percorso così complesso e impegnativo”.
Pensi che la ristorazione gourmet sia sostenibile solo all’interno degli hotel?
“Tutti possono essere gourmet, dalla trattoria sotto casa al ristorantino a conduzione familiare. Essere gourmet deve significare scegliere la stagionalità dei prodotti, lavorare con la materia prima locale, valorizzare i frutti del territorio. Dal mio punto di vista la parola gourmet deve diventare sempre più sinonimo di sostenibile, etico”.
Pregi e difetti di chef Marras
“Il mio più grande difetto è che me la prendo tantissimo per le critiche, mi colpiscono e mi feriscono, soprattutto se sono rivolte al mio lavoro. Il mio pregio è che ho un buon cuore”.
Come vedi il futuro della ristorazione?
“Vedo un futuro difficile, dal mio punto di vista, perché manca il personale, sia in sala che in cucina. Stiamo pagando i danni di decenni di lavoro senza sosta, di orari allucinanti che hanno allontanato, ahimè, i giovani da questo mondo”.
Come ti vedi tra 5 anni?
“Spero di aver conquistato la stella verde … e molto di più”.
Info Utili
Località Cordevigo, 37010 Cavaion Veronese VR
Tel. +39 045 7235287