Giovani e fortissimi, da Pizz’amore e fantasia si fa lavoro di squadra e di qualità. All’ombra del Vesuvio, pizze eccellenti e attenzione alla sostenibilità.
Sant’Anastasia si trova all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, viene menzionata come tappa lungo La strada del vino Vesuvio e dei prodotti tipici vesuviani. “Si pronuncia Sant’Anastasìa, con l’accento sulla i. Oppure Santu Nastàs, in napoletano stretto”. Salvatore Palma è accogliente, sicuro della materia, comodo nel suo territorio. Siamo andati a conoscerlo in una bella ottobrata partenopea, riuscendo anche a mangiare nel dehors. Pizz’amore e fantasia è una pizzeria un po’ cattedrale nel deserto, ma la provincia di Napoli è così: intermittenze di bellezza e anonimato, mentre, sul fronte cibo, luccicano perle di enogastronomia, singole e solitarie, capaci di valorizzare l’intero territorio.
Pizz’amore e fantasia è il frutto di un progetto ambizioso, Salvatore Palma è uno che impara l’arte a soli dodici anni.
“Se non andavo a scuola, mia madre minacciava di vietarmi i pomeriggi in pizzeria. Volevo imparare e, per me, quella era la peggiore delle punizioni. Ho sempre saputo cosa fare da grande”.
Poi c’è stato il Covid, la passione non è diminuita, ma le priorità sono cambiate. Pizz’amore e fantasia riapre con entusiasmo rinnovato e scelte dettate dal buon senso. “Abbiamo individuato la domenica come giorno di chiusura settimanale, troviamo giusto che lo staff possa trascorrerla in famiglia”. Purtroppo, non riusciamo ad incontrare sua moglie, Rosa Anastasio, che è parte attiva del progetto e non da oggi: “a casa abbiamo due marmocchi, come vi dicevo, le priorità cambiano”.
Classe ‘89, Salvatore Palma è un perfetto padrone di casa ed un pizzaiolo che ama la tradizione. Con modernità e rimandi al suo grande amore: la Costiera amalfitana. “La pizza della costiera ha un’identità tutta sua, la temperatura del forno è più bassa, quindi la cottura si allunga e il risultato è più croccante della classica napoletana. Inoltre, per stendere i panetti, si aiutano con la semola rimacinata di grano duro. Un passaggio che amo fare anch’io”.
La pizzeria
Ambiente moderno, informale. Posti interni ed esterni, con mise en place rigorosamente plastic free e zero waste: i tovaglioli sono di stoffa, mentre l’acqua è servita spillata in bottiglia di vetro riciclato. Ed è offerta dalla casa. Per impastare, farine del Molino Magri e idratazione al 60%. Cornicione appena pronunciato, fragranza e leggerezza come biglietto da visita. Per i condimenti, freschezza e stagionalità, il più possibile vicino casa. Tra i fornitori, citiamo L’orto conviviale, azienda agricola biologica a conduzione familiare, a due passi dalla pizzeria.
I nostri assaggi
Partiamo con un po’ di rosticceria napoletana: tra le proposte, spicca la frittatina di pasta Puparulillo. Pasta di Gragnano, besciamella per ricordare le contaminazioni francesi del periodo borbonico, peperoncini verdi dolci, maialino rosa campano, provola e Pecorino Romano DOP.
Sul fronte pizza, abbiamo assaggiato la Margherita DOC, dove doc sta per “di origine campana”. Condita con pomodori San Marzano dell’Agro Sarnese Nocerino, fior di latte di Agerola e pecorino bagnolese. Tra le pizze creative, la Papaccella vesuviana, con crema di peperoni, guanciale croccante di suino rosa campano, Parmigiano Reggiano e fiordilatte di Agerola.
Chiudiamo in dolcezza con il Cannolo scomposto, preparato con ricotta sarda che sembra seta, e scuoccia siciliana da utilizzare come cucchiaio. Idratiamo il pasto con Champagne Brut Rosé Bernard Remy e ne approfittiamo per aggiungere che la pizzeria punta molto sulle birre artigianali, affiancando una carta dei vini che non vede l’ora di crescere. E vista la potenza del messaggio aziendale, aggiungiamo che ne ha tutto il diritto.
Info utili
Pizz’amore e fantasia
via Romani, 61 – Sant’Anastasia (Na)
Tel: 081 530 2922
Prezzo medio: 20 euro, bevande escluse
Chiuso domenica, aperto pranzo e cena