Il brand americano del caffè prepara il suo primo approdo italiano, a settembre nell’ex palazzo delle Poste di piazza Cardusio, con un restyling del verde antistante al Duomo. Anche bergenie, ortensie e ibisco al posto delle vecchie piante
Starbucks arriva a Milano e Milano rifiorisce per l’arrivo di Starbucks (nel vero senso della parola).
Il colosso americano del caffè, la cui prima apertura tricolore è fissata per il prossimo settembre presso l’ex palazzo delle Poste di piazza Cordusio, si aggiudica infatti il bando di sponsorizzazione del Comune meneghino, rimpiazzando Minolta, e dando il via ad un progetto di restyling e di riqualificazione urbana che interesserà in particolare il verde antistante il Duomo.
Palme, banani, bergenie, ortensie e ibisco prenderanno il posto dei 24 carpini e i 9 clerodendri che oggi sono nella grande aiuola di fronte al monumento simbolo della milanesità, che di contro verranno riallocati (entro un mese) tra via Salomone e parco Galli e tra via Gonin e via Giordani.
Il progetto è stato firmato dall’architetto Marco Bay (già autore del giardino per lo spazio museale dell’Hangar Bicocca e delle aree verdi per le sedi della Deutsche Bank in zona Bicocca e della “Serenissima” in via Turati) e darà un tocco esotico all’intera area, creando una vista scenografica di rilevante impatto, con le foglie sempreverdi dei banani e delle palme “immerse” nella base di piante perenni con le fioriture alternate durante le stagioni in varie tonalità di rosa.
Il gioco di colori sarà reso possibile e alimentato da un sistema all’avanguardia di irrigazione automatico tenuto nascosto agli occhi grazie alla sua copertura tramite un tappeto di ghiaia scura.
L’installazione avrà una durata di tre anni.