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O Me o il Mare, gusto e sobrietà nel nuovo ristorante di Gragnano

o me o il mare

Si respira aria di relax, con un pizzico di stile nordeuropeo, da O Me o il Mare, il ristorante di Gragnano che a pochi mesi dall’apertura ha già attirato le attenzioni della critica.

Punto e a capo: O Me o il Mare ha aperto a luglio 2024 a Gragnano, la Città della Pasta, la patria del Panuozzo, insomma, in un territorio simbolo di tante eccellenze e che, fino a pochi mesi fa, aveva lasciato indietro il settore dell’alta cucina. Ci hanno pensato Nicoletta Gargiulo e Luigi Tramontano, coppia nota del mondo della ristorazione campana e non solo, insieme nella vita e nel lavoro. Lei abilissima a dirigere sala e cantina. Lui chef dal tocco soave, capace di domare la tecnica a favore di uno stile di cucina assaporato, oggi, nel pieno del suo romanticismo.

Il ristorante

Il locale è magnifico: lo stile, elegante nel suo minimalismo, strizza l’occhio al nord Europa, ai suoi colori tenui e riposanti, ai materiali naturali, agli spazi ampi. Il tutto, accompagnato da un’illuminazione studiata per costruire atmosfera e infondere serenità. È un invito al relax, O Me o il Mare, con la certezza di affidarsi a mani esperte del far star bene a casa loro. Ci ha convinto molto la rinnovata energia umana e lavorativa di una coppia che aveva già fatto molto bene in passato.

<<Il cambiamento è stato drastico, ma sentivamo di volerlo fare. Insieme ed a questo punto della vita. Lasciare Positano (Hotel Le Agavi, ndr), una delle mete più frequentate della Costiera, mettersi in proprio, farlo nel centro della propria città, insomma, le variabili c’erano eccome. Ma come ci diciamo io e Nicoletta, è accaduto tutto al momento giusto. C’era voglia di cambiamento e quel desiderio profondo di aprire qualcosa di finalmente nostro. E doveva accadere a Gragnano>>.

Sono le parole, sempre misurate con il contagocce, di chef Luigi Tramontano, un professionista raccontato dai suoi stessi piatti: la tecnica al servizio di un’idea precisa di restituire la tradizione in forma smagliante. Profumi e sapori intensi, gli ingredienti presenti in ogni piatto sono pochi, anche soltanto uno, eppure bastano a riempire la scena.

<<La storia qui gira intorno alla semola e all’acqua, siamo a Gragnano. Raccontarla attraverso il mio modo di vedere la cucina è sicuramente un onore, ma ci vuole riguardo laddove la tradizione è così forte, quasi ingombrante>>.

Dopo pochi mesi il ristorante ha ottenuto la stella dalla Guida Michelin ed è stato premiato come Locale dell’anno dalla Guida Campania Mangia&Bevi 2025 de Il Mattino. <<Ci chiedono spesso il perché di questo nome un po’ bizzarro scelto per la nuova insegna: ancora una volta, si tratta di un omaggio, c’è dentro dell’aneddotica familiare, così come il fatto di proporci, oggi, al netto di orpelli e panorami vista mare>>.

o me o il mare

Lo chef

Luigi Tramontano ha lavorato al Grand Hotel Quisisana di Capri, presso l’Hotel De Russie di Roma, al “Don Alfonso 1890” a Sant’Agata sui due Golfi, al Relais Blu di Massa Lubrense. <<Per la mia formazione ho girato tra Spagna, Giappone e Stati Uniti d’America e nel 2010 è arrivato il primo grande successo con la prima stella Michelin per “Il Flauto di Pan” a Ravello>>.

Subito dopo ci sono stati il “Terrazza Bosquet” a Sorrento, dove la Guida Michelin gli riconosce nuovamente la stella, e nel 2017 l’Hotel “Le Agavi”, a Positano, ancora una volta premiato con il riconoscimento più ambito.

La sommelier-restaurant manager

Nicoletta Gargiulo nel 2007 ottiene il titolo nazionale come “Miglior Sommelier d’Italia”. Dal 2010, e per dodici anni, è stata alla guida dell’Associazione Italiana Sommelier Campania. Dopo l’incontro con lo chef Tramontano al “Don Alfonso 1890” a Sant’Agata sui due Golfi, non si sono più lasciati, nella vita e nel lavoro. Accogliente padrona di casa, si muove agile e precisa per non tralasciare il minimo dettaglio ed oggi nei suoi occhi è facile intercettare un luccichio in più: accogliere, sì, ma a casa propria. 

I menu degustazione e i vini

Si può scegliere tra Essenza, menu con sei portate, al prezzo di 105,00 euro (vini esclusi); Linfa, con 7 portate, al prezzo di 125,00 euro; infine è possibile non scegliere affatto e lasciar far allo chef con il percorso A mano libera, nove portate al prezzo di 150 euro. Tra i piatti che ci sono piaciuti di più per impatto gustativo, c’è ‘A pasta ca’ ‘a barzanella, spaghetti conditi con sugo di pomodoro fresco preparato al momento, ovvero nel tempo di cottura della pasta.

<<Da gragnanese doc, non potevo mancare all’appello: è un piatto simbolo di Gragnano, antico e semplice, per il quale ho cercato di sublimare profumo e sapore. Nella sua estrema semplicità, è un piatto da re>>.

Fungo, fungo… è la declinazione di un singolo ingrediente in più forme e consistenze e senza scarti: vero trionfo autunnale. Espresso di crostacei è uno dei piatti più rappresentativi dello chef Tramontano, un concentrato di mare che riesce a raccontarsi con estrema gentilezza. <<Lo propongo da anni, è un piatto al quale sono molto legato perché rappresenta il mio modo di intendere la cucina, netto ed essenziale. Dovevo trasportarlo anche a Gragnano>>.

Ottima anche la Pasta come riso con vongole fujiute (scappate, in napoletano). Piatto realizzato con riso di semola, molto frequente in Campania, gestito con tecnica sopraffina e, soprattutto, con un senso del gusto che percepiamo essere fatto di equilibrio. La tecnica non si deve vedere, ma sentire. Deve riuscire ad amplificare, arrotondare, spingere i sapori: in ogni piatto di Tramontano c’è maestria nel decidere dove mettere l’accento o se giocare di coralità. È una cucina che riesce a far rilassare l’ospite.

I prezzi indicati non includono i vini: a tal proposito, sottolineiamo che la relativa carta è stata ben pensata ed organizzata per tratteggiare la Campania ed il resto del mondo attraverso chicche scovate in giro e perfettamente raccontate in sala dalla Gargiulo. Proprio per questo, abbiamo preferito lasciarle il comando dell’abbinamento cibo-vino: lo consigliamo sempre, è un’ottima occasione per diversificare i calici, scoprendo etichette e sorsi diversi.

In occasione delle imminenti festività, O me o il mare sarà aperto il 25 dicembre, per il pranzo di Natale, ed il 31 dicembre per la cena di fine anno.

Info utili

O me o il mare

Via Roma, 45

80054 Gragnano (NA)

Aperto, pranzo e cena

dal mercoledì alla domenica

+39 081 620 0550

Sito

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