A napoli dal 31 maggio al 21 giugno torna Wine&TheCity: la rassegna che porta il buon vino tra i luoghi simbolo della città.
“Coltiviamo ebbrezza creativa, mettiamo in moto la città, andiamo alla scoperta di luoghi mai visti o semplicemente dimenticati. Siamo nomadi e trasversali, parliamo molti linguaggi. Ci piace la contaminazione, sovvertiamo gli stereotipi. Crediamo nella pluralità di voci e nel vino come espressione culturale”.Questo il manifesto della rassegna Wine&TheCity progetto indipendente dell’Associazione Culturale Wine&Thecity col patrocinio del Comune di Napoli e dell’Associazione Nazionale Movimento Turismo del Vino, che nasce da un’idea di Donatella Bernabò Silorata che dal 2008 inonda il Maggio Napoletano di calici pieni ed eventi in location esclusive.
La rassegna, che quest’anno si aprirà il 31 maggio presso lo storico Palazzo San Teodoro e si chiuderà il 23 giugno a Villa Grotta Marina, toccherà oltre 50 luoghi di Napoli e coinvolgerà 100 cantine da tutta Italia.
Donatella Bernabò Silorata ci racconta come nasce questa manifestazione che segue dal 2008 con passione e creatività
La rassegna Wine&TheCity è arrivata alla sua 14° edizione, come nasce l’idea?
“La prima edizione di Wine&TheCity risale al 2008, era l’anno in cui Napoli viveva un periodo buio, dovuto anche all’emergenza spazzatura e di turisti in città neanche l’ombra. Ma era anche l’anno di uscita del film Sex and City e da lì l’ispirazione per il nome della rassegna. Io all’epoca lavoravo come Capo Ufficio Stampa per Vitigno Italia e pensai perché non creare una sorta di fuori salone del Vino?“
Sul modello del fuori Salone del Mobile di Milano… a tal proposito ha mai pensato di esportare in altre città la rassegna?
“Sì certo, città come Roma, Milano e Lecce si erano interessate al progetto ma per il momento Wine&TheCity resterà nei confini partenopei. Per quanto l’idea di riproporre il progetto in altre città mi intrighi, al momento non ci sono le risorse logistiche ed economiche necessarie per farlo”.
Quale l’evento di maggiore richiamo di questa edizione?
“Di sicuro la cena di lunedì 20 giugno all’interno dell’Acquario della Stazione Zoologica Anton Dohrn a cura della Chef Marianna Vitale Stella Michelin di SUD Ristorante che firma una cena esclusiva per soli 90 ospiti servita nelle sale che accolgono le vasche storiche dell’acquario, il più antico d’Europa inaugurato nel 1874 nella villa Comunale di Napoli”.
Quale è la forza della manifestazione?
“Siamo stati tra i primi a rompere il soffitto di cristallo, portando il vino fuori dai luoghi “ortodossi” in cui in qualche modo era confinato. Abbiamo iniziato con i negozi del quartiere di Chiaia per poi esplorare tutti gli angoli della meravigliosa città di Napoli dai musei alle catacombe, dalla degustazione di vino in kayak al tramonto per finire con le terrazze con vista mozzafiato di rinomati hotel. Un modo per fare conoscere agli stessi napoletani l’immenso patrimonio artistico e culturale della città”.
Il claim dell’edizione di quest’anno è “Wine Yourself”, ci dica di più…
“Sì, l’idea nasce da un lungo brainstorming da cui è venuta fuori l’idea che questa edizione dovesse contenere un invito a esprimere se stessi in modo assolutamente libero, il tutto seguendo i 4 percorsi che riflettono anche 4 diversi stati d’animo che sono all’insegna dell’Arte, Design, Moda e Viaggio. C’è il Food fanatic per chi desidera vivere il cibo come esperienza, l’Art lover pensato per coloro che vogliono andare alla scoperta di luoghi d’arte, atelier e studi di architettura, ancora il Fashion addicted per chi ama la moda e il glamour e il Globe trotter per coloro che considerano il viaggio come scoperta continua, anche nella propria città”.
Puntate a coinvolgere anche Grandi Chef e ristoratori?
“Sì certo ma al contempo ci piace l’idea di coinvolgere anche ristoranti d’autore meno noti per far sì che vengano conosciuti. Ci piace definirla un ‘esperienza in cui vincono tutti, “win to win”, come si dice nel marketing”.
Quest’anno saranno presenti etichette campane ma non solo, giusto?
“Avremo i vini dei Feudi di San Gregorio ma anche quelli delle cantine di Donnafugata, San Marzano, Mastroberardino ed alcune cantine più piccole, c’è spazio per tutti”.
Quanto tempo di lavoro c’è dietro questa manifestazione e quale è la maggiore soddisfazione ricevuta negli anni?
“Alla manifestazione si inizia a lavorare almeno 9 mesi prima, il lavoro da fare è tanto e non abbiamo, ahimè, alcun supporto da parte dell’Amministrazione Comunale. Ma devo dire che il duro lavoro è ripagato, nel 2017 per esempio siamo stati citati dalla Lonely Planet tra le manifestazioni di maggiore interesse culturale in città e siamo stati anche oggetto di tesi di laurea!”
Info utili
Wine&TheCity
31 maggio-23 Giugno 2022
Programma Completo sul sito