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Morellino: il simbolo autentico della Maremma

Territorio, radici, storia e attualità del Morellino, vino simbolo della Maremma Toscana.

Se c’è un vino che incarna in pieno la Maremma toscana quello è sicuramente il Morellino di Scansano, un’etichetta che è la sintesi tra mare e collina, tra la forza del sole nelle vigne più vicine alla costa del Tirreno e le colline immediatamente alle spalle, dove l’aria è più fresca e più si avverte l’asprezza e la bellezza di questa terra selvaggia, difficile, dove i racconti delle gesta dei briganti corrono ancora sulle bocche dei suoi abitanti ma oggi affascinante territorio quasi incontaminato tra piccoli borghi medievali, boschi e vigneti.

La DOCG

Il Morellino nasce in un’area nella provincia di Grosseto, principalmente nel Comune di Scansano e parte dei Comuni di Campagnatico, Grosseto, Magliano in Toscana, Manciano, Roccalbegna e Semproniano. Qui si estendono i circa 1500 ettari della Docg (istituita nel 2007), di cui il 35% in conduzione biologica certificata, e qui vale la pena trascorrere un week end di relax (agriturismi e resort non mancano) per percorrere le strade che si inerpicano verso le colline alle spalle del parco dell’Uccellina, nel verde smeraldo delle vigne di Sangiovese, il vitigno principe di questo vino che, per disciplinare, può contenere anche un 15% di altre uve a bacca nera.

Due le tipologie riconosciute (per ora): Annata e Riserva. Quest’ultima deve avere un invecchiamento di almeno due anni, di cui uno minimo in botte. Poi esiste la menzione Intermedio che si pone tra le due e che presto assumerà quella di Superiore.

La storia del Morellino

Vino particolare il Morellino, quasi sconosciuto per lungo tempo perché un po’ rustico e sgraziato, anche se già nel 1884 si scriveva che “i vini di Magliano, Pereta e Scansano sono eccellenti e in pochi luoghi si produce una qualità così squisita”. Poi, all’inizio degli anni 2000, c’è stata un’autentica esplosione commerciale, quando l’ottimo rapporto tra qualità e prezzo lo ha fatto rapidamente conoscere in tutta Italia.

Ma tanto successo ha anche portato a una proliferazione di produttori non sempre attenti alla qualità del prodotto, facendo lentamente calare il gradimento dei consumatori. Un “colpo” che però ha fatto bene, perché ha provocato una selezione naturale tra i produttori, facendo emergere i migliori. Così, da diversi anni, si sta assistendo a una ripresa della qualità di questa etichetta, tornata, anche nelle Guide di settore, a riscuotere riconoscimenti. Oggi la direzione intrapresa dalle cantine è quella di un vino con una bella bevibilità, conviviale ma non “piacione”, con profumi di frutta rossa, erbe selvatiche e note marine specie nelle vigne più vicine al mare, da gustare fresco anche su piatti di mare e che si sposa deliziosamente con il Cacciucco, la zuppa di pesce livornese.

A sancire questa ripresa dal 2024 è stato lanciato il progetto “Morellino nel cuore” che ogni anno sceglie le dieci bottiglie che meglio interpretano lo spirito del vino. “Non è una competizione dalla quale escono vinti o vincitori – ha spiegato il presidente del Consorzio Bernardo Guicciardini Calamai, durante la presentazione della seconda edizione della manifestazione al ristorante Gusta a Roma – ma una selezione dei vini di quelle aziende che con le annate in commercio sono riuscite ad interpretare al meglio lo stile unico e inconfondibile del Morellino che ha raggiunto un notevole e diffuso livello qualitativo”.

I top ten 2025

Questi i top ten per il 2025 scelti da una giuria di sei sommelier di altrettanti ristoranti italiani.

Per l’Annata:

Cantina Vignaioli Morellino di Scansano Roggiano Docg 2023

San Felo Morellino di Scansano Docg 2023

Terenzi Morellino di Scansano Docg 2022

Per l’“Intermedio”:

Boschetto di Montiano PerBene Morellino di Scansano Docg 2022

Morisfarms Morellino di Scansano Docg 2022

Roccapesta Morellino di Scansano Docg 2022

Podere 414 Morellino di Scansano Docg 2021

Per la Riserva:

Alberto Motta Morellino di Scansano Docg Riserva 2021

Val delle Rose Poggio al Leone Morellino di Scansano Docg Riserva 2021

Santa Lucia Tore del Moro Morellino di Scansano Docg Riserva 2020

La degustazione

Tra i magnifici dieci la nostra preferenza è andata per quanto riguarda l’Annata alla Cantina Vignaioli Morellino di Scansano, una cooperativa storica del territorio, nata nel 1972, che oggi raggruppa circa 170 soci con 700 ettari di vigne. Il Roggiano 2023 (16 euro, 14,5 gradi, 95% Sangiovese, 5% Alicante) ha nel bicchiere profumi intensi e suggestivi di frutta rossa, spezie, pepe nero e un piccolissimo accenno di cacao mentre al palato freschezza, sapidità e rotondità si trovano in perfetto equilibrio con un tannino molto gentile che alla fine lascia la bocca pulita e con la voglia di un altro sorso.  Specialmente se abbinato a un bel piatto di pappardelle al ragù di cinghiale.

Nella categoria Intermedio due le etichette da segnalare: Boschetto di Montiano PerBene Docg 2022 (Sangiovese, Merlot e Ciliegiolo, 14 gradi, 11 euro) prodotto da vigne che si trovano a 180 metri di altezza lungo la strada che porta a Manciano, con bei profumi di spezie e quasi frutta sotto spirito, un sorso avvolgente, ammorbidito anche dal Merlot, sapido e fresco, ideale con un fagiano in umido, e il Morellino di Scansano Podere 414 Docg 2022, (14,5 gradi, 22 euro, Sangiovese e un 15% tra Alicante, Ciliegiolo, Colorino e Sirah) che stuzzica il naso soprattutto con i suoi profumi di bosco, ciliegia e mora e infine balsamici e con un sorso così gradevole da meritare più assaggi. Accompagnati da uno spezzatino di manzo in umido.

Infine il Santa Lucia Tore del Moro Docg Riserva 2020 (Sangiovese in purezza, 14 gradi, 17 euro) che conquista per lo straordinario equilibrio in cui resta il palato tra rotondità, sapidità e freschezza e un naso in cui spiccano soprattutto profumi di spezie. Da apprezzare con il Cacciucco.

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