Perché scegliere fra un buon bicchiere di vino o un cocktail quando basta ordinare un winetail, ovvero un miscelato a base vino?
All’inizio fu la Sangria, sicuramente il più famoso fra i cocktail a base vino. Nata dagli ingredienti che i contadini spagnoli e portoghesi avevano sottomano, frutta e vino, oggi la Sangria è diffusa e apprezzata in tutto il mondo. Come di ogni preparazione legata alla tradizione e nata dal popolo, anche della Sangria esistono innumerevoli ricette, a seconda della zona d’origine. Comunemente viene realizzata con il vino rosso, mentre nella Catalogna viene creata con vini spumante o bianchi e si chiama Sangria de cava.
Il vino più indicato per la Sangria deve essere corposo e intenso per contrastare il dolce della frutta. In Italia i vini più indicati sono il Sangiovese di Montepulciano, la Lacrima di Morro d’Alba ma anche il Dolcetto e il Nero d’Avola.
Twist rosso fuoco
Il vino ben si sposa con i più diversi spiriti. Un esempio è il twist del Tequila Splash che diventa Red Splash. Si tratta di un cocktail nato negli Stati Uniti e che sposa vino rosso e Tequila. Il vino rosso più indicato deve essere giovane e non tanto tannico come, per esempio, Pinot Nero o Aglianico.
Un mix particolarissimo è l’ungherese Bordij con vino rosso, Cognac e Crème de Cassis mentre a fine cena trovano posto il Bacio al cioccolato, un cocktail a base di vino rosso (preferibilmente dolce come il Lambrusco o il Brachetto), crema, liquore al cioccolato (Mozart o Baileys Chocolat Luxe) e cioccolato grattugiato o un twist del Mojito: il Recojito che, come dice il nome, vede come protagonista un classico veneto, il Recioto.
Cocktail ambasciatori del territorio
C’è chi con i cocktail a base vino ha creato un innovativo strumento di promozione territoriale. Partendo dai vini più rappresentativi dell’alessandrino Alexala, l’agenzia turistica della provincia di Alessandria, ha messo a punto con Luigi Barberis, bartender alessandrino founder del Caffè degli Artisti e del laboratorio Spiritoh, una drinklist di cinque cocktail, corrispondenti alle zone in cui è suddiviso il territorio, a base dei vini autoctoni.
Nascono così Sparkling Acqui, Un Americano a Ovada, Cortese in tacchi a spillo, Monferrato Lemon Cherry e Derthonabit.
Lo Sparkling Acqui rappresenta Acqui Terme tramite le bollicine del Brachetto e l’amaro Gamondi, altro simbolo della Città mentre Un Americano a Ovada è a base di Dolcetto di Ovada Superiore Docg. Cortese in tacchi a spillo è per Gavi e per il suo vino il Gavi Docg che in questo miscelato si ritrova sotto forma di sciroppo di Cortese unito al rabarbaro, altra tradizione piemontese. Monferrato Lemon Cherry vede come vino di riferimento il Grignolino del Monferrato Casalese Doc che sposa un brandy casalese con 12 anni di invecchiamento e il Ratafià piemontese. Infine, Tortona è rappresentata da Derthonabit un cocktail a base di Timorasso Doc, nella versione puro e macerato, con Falernum e Cappelletti top tonica.