La riscoperta della cucina di territorio, con il pesce di lago grande protagonista, è alla base del nuovo concept di Horto, il ristorante diretto dallo chef tre Stelle Michelin e Stella Verde Norbert Niederkofler.
Il pavimento deriva da vecchie botti di aceto, l’intonaco delle pareti dai residui della lavorazione del riso, mentre le divise del personale dai tessuti riciclati. Sa di buono l’aria che si respira sul rooftop di Horto, nuovo indirizzo milanese per foodies appassionati di design eco-friendly, ma anche di ambientazioni “nordic style” e di filosofie culinarie contemporanee aperte alle contaminazioni con il territorio.
Il locale
L’indirizzo gastronomico, chiuso di domenica nel rispetto di uno stile di vita sostenibile per il personale, dà l’impressione fin dal primo istante in cui vi si accede, di essere quella realtà in città che ci voleva, perché capace di accogliere le persone col giusto approccio di questi tempi.
Ospitato su uno dei tetti della Milano di Cordusio, all’ombra del Teatro alla Scala e alle porte di Brera, questo panoramico rooftop con occhio privilegiato sulla Galleria Vittorio Emanuele, è un’oasi inaspettata dalle atmosfere rilassanti. Un rifugio di charme contemporaneo al sesto piano dell’esclusivo complesso The Madelan in via San Protaso 5, voluto dai co-fondatori Osvaldo Bosetti e Diego Panizza per essere un posto speciale, con quel sapore raffinato e molto “cozy” che ricorda i décor scandinavi, tra gli arredi minimal, tessuti morbidi e sedute di legno chiaro al naturale e le nuance tenui dei colori pastello a impreziosire l’ambiente.
La cucina
A dirigere la silenziosissima cucina che affaccia sul locale senza voler celare segreti, proprio di fronte al grande Chef table che domina la stanza principale, è stato chiamato lo chef tre Stelle Michelin e Stella Verde per la Sostenibilità Norbert Niederkofler.
Pioniere da anni di una filosofia sostenibile riguardo alle materie prime, ai rapporti con i fornitori, all’approvvigionamento degli ingredienti e alla riscoperta di una cucina autentica, genuina e innovativa, è lui il partner ideale per tradurre in forma culinaria la filosofia di Horto, che passa nelle mani di due giovani e valenti Executive chef come Alberto Toè e Stefano Ferraro, per il quotidiano.
Tutto nasce da una forte convinzione dei titolari: “Vicino c’è tutto”! Un’esclamazione che dà una forma identitaria ben definita al progetto di Horto, nato per essere un manifesto esso stesso del rivoluzionario e innovativo concetto di “ora etica”, declinato in ogni suo aspetto. Inteso, cioè, per includere la scelta di materie prime rigorosamente stagionali e locali, ma anche la collaborazione con aziende agricole, caseifici e produttori a non più di un’ora di distanza dal centro di Milano e per la consegna dei beni con un veicolo unico e una sola corsa. L’obiettivo, in sintesi, è di invitare gli ospiti a riscoprire la ricchezza culinaria del contesto locale, attraverso fornitori partner che hanno un’importante esperienza nel trattare materiali puri, di eccellenza e in sintonia con la natura e con il territorio vicino alla città.
Il menu
Proprio per questo, nel menu di Horto l’offerta di pesce è esclusivamente di lago, venduto dalla Pescheria Montisola sul Lago di Iseo vicino Brescia. Da questo specchio d’acqua nasce l’intrigante Coregone marinato con miso o, ancora, l’elegante proposta Storione e campagna. Delicato e ardito è invece il signature Battuta di manzo, latticello e caviale. La cialda di carapace rientra infine nella filosofia dello zero waste.
Da Horto i pranzi sono ideali per gli incontri business, vista la privacy garantita dal grande spazio riservato a ciascun tavolo sia nelle originali nicchie interne, che sul rooftop, pensato dall’architetto paesaggista Raffaella Colombo come un giardino urbano perenne: le fioriture sono sempre diverse, a seconda della stagione. La formula, in questo caso, è “à la carte” con piatti light (prezzo medio 60 euro).
A cena ci si gode l’atmosfera che si accende di intimità optando per uno dei due menu degustazione: il primo da cinque portate a 165 euro e il secondo, da sette, a 195 (l’abbinamento vini è intorno ai 65 euro). L’acqua è solo filtrata, in un’ottica anti-spreco, e pensa alla solidarietà: un euro dei tre che costa ordinarla, viene donato e una volta raggiunta la somma di 6mila euro, si finanzia la costruzione di un pozzo in Africa.
Info utili
Horto
Via S. Protaso, 5, 20121 Milano
Tel: 02 3651 7496
Orari: aperto dal lunedì al sabato dalle 12:30 alle 14 e dalle 19:30 alle 21:30. Chiuso la domenica