Siamo andati alla scoperta delle antiche botteghe siciliane di una volta che sono sopravvissute all’era della GDO portando fino ai nostri giorni il fascino sempiterno del passato.
Le botteghe siciliane di una volta erano molto diverse da quelle che vediamo oggi.
Parafrasando una delle frasi più celebri attribuite ad Oscar Wilde che recita “Ho dei gusti semplicissimi. Mi accontento sempre del meglio”potremmo esattamente definirle così: luoghi semplici in cui si poteva trovare sempre il meglio.
La storia
In passato, infatti, i supermercati non esistevano ma c’erano tante piccole botteghe gestite ciascuna da una famiglia. Nei negozi alimentari i prodotti in vendita non erano confezionati bensì si vendevano sfusi. Ad esempio, solo per citarne alcuni, la pasta era contenuta in cassette e quando un cliente la voleva comprare il bottegaio la pesava e la incartava in un foglio dal tipico colore giallo ocra. L’ olio era contenuto in fusti e al momento della vendita veniva versato nella bottiglia di vetro portata dal cliente.
In realtà, le botteghe, soprattutto in Sicilia (ma non solo) erano molto più che semplici luoghi in cui ci si recava a fare la spesa. Erano, piuttosto, dei veri e propri “quartier generali” da cui si apprendevano – e che diramavano – notizie su fatti e persone del rione e dove, se fossero passati stranieri o, meglio, “forestieri” (appellativo con cui i siciliani solevano definire tutti gli sconosciuti provenienti da altre regioni ma anche città o, persino, quartieri) non sarebbero, di certo, passati inosservati.
Le botteghe , dette anche “putìe”, erano, inoltre, luoghi di confidenze, che vanno ben oltre il semplice pettegolezzo, che spaziavano dai consigli su cosa cucinare a pranzo e cena fino a spingersi su terreni più ampi e complessi come il suggerimento di ingredienti- qui siamo al confine con l’alchimia e la magia- con cui riconquistare l’amore perduto o ritrovare la felicità. Il bottegaio diventava, così, un vero e proprio confidente da cui ci si attendeva molto più che la vendita di prodotti. Era un amico e un fido custode di segreti in cambio dei quali era in grado di elargire i giusti ingredienti la cui combinazione dava luogo a vere e proprie meraviglie gastronomiche paragonabili a “pozioni magiche.”
Le botteghe siciliane oggi
Non stupisce che nel tempo la GDO abbia fatto scomparire la maggior parte di queste piccole realtà basate sulla fiducia proveniente dal rapporto diretto sostituendole con la logica dei grandi numeri (e la conseguente spersonalizzazione delle relazioni umane) che ha inficiato la qualità dei prodotti, soppressa, in molti casi, in nome della presunta convenienza di ingredienti più economici anche se più scadenti. Fortunatamente ci sono luoghi che hanno resistito all’omologazione tenuti in vita dalle nuove generazioni che dai nonni, hanno ereditato oltre all’attività, anche e soprattutto, la passione, l’entusiasmo e l’abnegazione per il proprio lavoro.
Noi siamo andati in giro per Palermo e provincia alla ricerca di questi luoghi “magici” in cui si respira l’aria di una volta compiendo uno splendido viaggio nel passato. Ecco, di seguito, il nostro elenco in ordine, rigorosamente, alfabetico.
G Formaggi
Si sa che quando si è bambini si tende a vedere le cose diverse da come sono. Così, per curiosità, e con un pizzico (anche più) di emozione sono entrata in questa piccola bottega che rappresenta un luogo sacro per tutti gli estimatori dei formaggi siciliani. Se è vero che da adulti le cose cambiano, se c’è una cosa che è rimasta identica qui questa è l’odore forte, fortissimo e penetrante, di formaggi che avvolge gli avventori accogliendoli fin sull’uscio della porta.
Una volta dentro si resta letteralmente inebriati, quasi storditi, da questi profumi che, da oltre settant’anni, rappresentano il tratto distintivo di questo luogo inserito dall’associazione culturale Le Vie dei Tesori nell’elenco delle botteghe storiche del capoluogo siciliano.
La famiglia Garofalo, gestisce questo piccolo negozietto su Corso Camillo Finocchiaro Aprile dal 1948, oggi nelle abili mani dei fratelli Giuseppe e Salvatore, figli del fondatore Gaetano. Fiore all’occhiello è il Caciocavallo, uno dei formaggi più antichi di Sicilia, prodotto con latte vaccino di Cinisara, dalla forma di parallelepipedo, disposto sulle scaffalature lignee in base alla pezzatura e stagionatura. Non mancano altri formaggi tipici della tradizione siciliana come il Pecorino, il Canestrato e il Primosale, solo per citarne alcuni.
G Formaggi
Corso Camillo Finocchiaro Aprile 129
90138-Palermo
091/583653
Gastronomia Armetta dal 1926
La Gastronomia Armetta è un luogo davvero magico. Appena varcata la soglia dell’accogliente bottega che si trova in piazza del quartiere San Lorenzo a Palermo, ci si sente immediatamente catapultati in un’altra epoca. Si rischierebbe di perdersi tra le tante delizie che fanno bella mostra di sé dagli scaffali, se non fossimo accolti dall’entusiasmo dell’esuberante padrona di casa, Teresa moglie di Gino Armetta, figlio di Salvatore detto Totò. Teresa e Gino, insieme, sono riusciti ad attualizzare una realtà nata ad inizio secolo rendendola un luogo di culto per intenditori e appassionati del bien vivre che passa, ovviamente, dalla buona tavola.
Non c’è, davvero, limite alle chicche che è possibile trovare sulle mensole e nel banco frigo. Dai vini dalle etichette di prestigio, alle birre artigianali siciliane fino ai formaggi, vero fiore all’occhiello nonché orgoglio di Gino per il quale ogni referenza rappresenta un motivo di vanto. Tra le tante prelibatezze anche salumi, conserve, bibite artigianali, solo per citarne alcune.
Grazie alla presenza di un piccolo spazio per le degustazioni, inaugurato nel 2016 in occasione dei 90 anni, questo negozio, che dal 2005, è certificato dalla Camera di Commercio di Palermo come Negozio Storico e che fa anche parte dei Locali del Buon Formaggio di Slow Food, si presta ad accogliere eventi e corsi di formazione come già avvenuto in occasione dei corsi dell’Onaf, Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi, di cui è stata sede per più edizioni.
Gastronomia Armetta
Via dei Quartieri, 6, 90146 Palermo PA
Tel: 0916888986
Sito
Marino Olive
Oggi come ieri Marino Olive rappresenta la Mecca per tutti coloro che vogliono gustare le delizie gastronomiche siciliane. Da tre generazioni, dal 1950, il nonno Michele aprì questa piccola bottega affiancato dal figlio Filippo che, a sua volta, con pazienza e dedizione ha insegnato il mestiere al figlio Michele, che del papà e del nonno, di cui porta il nome, ha ereditato anche la passione per questa attività.
Nel 2009, grazie a lui, il negozio acquisisce il design attuale pur restando un luogo accogliente che ha mantenuto il carattere della bottega d’altri tempi. Dagli scaffali fanno capolino centinaia di etichette in grado di rappresentare degnamente tutta la Sicilia: dalle olive verdi di Castelvetrano, Nocellara e Garraffa , a quelle “al fiore” nere “dolci” o sapide, dall’olio extravergine d’oliva biologico, agli ortaggi sotto’olio. Di peperoncini ripieni, ai carciofi di Cerda, dall’aglio di Nubia ai lugumi siciliani sia quelli presidio Slow Food, come le lenticchie di Ustica e il fagiolo Badda di Polizzi Generosa, che quelli sfusi, venduti come una volta, in sacchi di juta.
Tra i prodotti di punta le specialità ittiche a base di tonno rosso siciliano di Marzamemi, sgombro, acciughe di Aspra di Girolamo Balistreri, la bottarga di tonno, la colatura d’alici e le alici la cui pulitura avviene ancora oggi manualmente, come quando nonno Michele iniziò la sua attività con un semplice banchetto nella stessa strada, a non più di venti metri dall’attuale negozio.
Marino Olive
Via La Marmora 38-
90143 Palermo
Tel 091/2525251
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Pizzo & Pizzo
Pizzo&Pizzo è lo storico locale oggi gestito da Gaetano Pizzo in persona, figlio di Gianni che, insieme al papà Gaetano, negli anni ’80, decise di aprire un locale in via Perez vicino la Stazione Centrale e di chiamarlo alla maniera che era in voga a quel tempo ovvero duplicando il cognome per sottolineare il carattere fortemente familiare dell’attività commerciale. In effetti, la conduzione familiare era allora ed è rimasta fino ad oggi il fulcro dell’attività e il segreto del suo successo.
Quella di Pizzo&Pizzo è una storia di caparbietà di chi, come Gianni, ha creduto nella valore aggiunto offerto dalla qualità delle materie prime. Lui ha rischiato sapendo di dovere affrontare un periodo di crisi. La clientela, infatti, non era pronta ad accettare il fatto che, inevitabilmente, la qualità avesse un prezzo più elevato.
È anche una storia di coesione familiare e di collaborazione grazie alla quale dal 2003 Pizzo&Pizzo trasloca nella nota sede di via XII Gennaio, a due passi da via Libertà, arteria del salotto di Palermo. Qui incontra il favore di una clientela sempre più esigente che apprezza la vasta gamma di prodotti di nicchia. Dai formaggi ai salumi, passando per le confetture da abbinare ai taglieri e ai vini da degustare.
A completare l’offerta, nasce una doppia proposta di ristorazione. La prima “easy” per i pranzi veloci all’interno della salumeria diventata gastronomia e “tavola calda”. La seconda, più “glamour”, prevede un vero e proprio ristorante la cui brigata di cucina è capitanata da Rosi Pizzo. Lei prepara specialità di pesce e di carne accompagnate dalla selezione dei migliori vini, ma anche antipasti, primi e dessert con combinazioni gastronomiche particolari.
Pizzo&Pizzo
Via XII Gennaio, 1, 90141 Palermo PA
Tel: 091 601 4544
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Raricella 1869
Negli accoglienti locali a Portella di Mare, frazione del comune di Villabate in provincia di Palermo, Raricella 1869 racchiude un’autentica passione per la cultura culinaria, che affonda le sue radici nel lontano ‘800, e per l’eccellenza della tavola.
Quella di Raricella 1869 è una storia di passione e dedizione, nata con l’apertura di un negozio di legnami e coloniali, quello di Giovanni Radicella, divenuto, in seguito, una pizzicheria. Grazie agli eredi è diventato un luogo che racconta una tradizione enogastronomica di altissima qualità.
La passione per l’arte culinaria e per i prodotti gastronomici di alta qualità nasce insieme al capostipite della famiglia Ganguzza, Giuseppe. Lui ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca dell’eccellenza nelle migliori botteghe del tempo dove selezionava personalmente e con massima cura i prodotti.
Alle redini dell’attività oggi c’è Antonino Ganguzza, Nino per gli amici. Figlio di Gaetano e anima innovatrice, che ha dato impulso vitale all’intero progetto così come si presenta oggi.
Ottimi i prodotti della salumeria, accurata la selezione di carni e prodotti caseari, tra i migliori dell’intera penisola. E poi una carta dei vini che attraversa l’intera penisola da nord a sud.
Accanto ai pregiati prodotti al banco, il giovane chef Walter Sanfilippo, 37enne figlio d’arte, è al timone della cucina del locale sin dalla sua apertura. Si destreggia con grande maestrìa tra formaggi unici, salumi pregiati, tartufi e vini di alto livello, con cui prepara piatti legati “a doppio filo” al territorio e alla tradizione.
Raricella 1869
Via Nazionale, 6 – 90036 Portella di Mare (PA)
Tel: 091/7908874
Sito