Nel cuore del Ghetto di Roma ha da poco aperto La Reginella, cucina kosher. Nel menù tante specialità della tradizione giudaico romanesca preparate seguendo le regole della kasherut
Nello splendido scenario del Portico d’Ottavia, monumento storico risalente all’età augustea, è nato da pochi mesi il ristorante La Reginella. L’obiettivo è quello di riportare sulla tavola gli autentici sapori della cucina giudaico romanesca. Nel menù si possono trovare i piatti poveri della tradizione, che raccontano la storia di una comunità, rivisti però in chiave moderna e gourmet. Un esempio è la zuppa di pesce kosher, una pietanza caratterista del Ghetto. Trovandosi vicino al porto fluviale di Ripa Grande, le donne raccoglievano gli scarti del pesce, come le teste e le lische, e li usavano per preparare questa gustosa zuppa. A distanza di decenni, La Reginella la ripropone in una variante più raffinata ma ugualmente buona.
Tutto il menù rispetta rigorosamente le regole della kasherut. Non troverete dunque molluschi, maiale e tutti gli alimenti non idonei. La carne e i prodotti utilizzati sono kosher, tutti certificati dal Rabbinato di Roma.
Non sembrano affatto dimenticare le tradizioni gli chef di questo ristorante, che preparano ogni giorno pane artigianale, dolci e pasta fresca preparata nel laboratorio a vista. Un’attenta selezione di vini italiani ed israeliani completa il profilo di un locale che ha tutta l’intenzione di rivisitare la cucina giudaico-romanesca, conservandone i sapori e rendendoli il più possibile contemporanei.
Il menù
Tra i piatti della tradizione non poteva certamente mancare il carciofo alla Giudia, saporito e croccante. Da povare anche la concia di zucchine e il tortino con aliciotti e indivia.
Tra i crudi possiamo trovare il carpaccio di ricciola e di spigola oppure la tartare di tonno. Tra i primi invece gli agnolotti di spigola e bottarga e la carbonara con carne secca e carciofi. Se non avete mai mangiato in un ristorante kosher dobbiamo avvertirvi. Per la kasherut carne e latticini non possono entrare in contatto, perciò sulla carbonara non troverete parmigiano e pecorino come nella tradizione romana.
Tra i secondi potrete gustare il baccalà alla romana e l’abbacchio allo scottadito. I dolci sono tutti artigianali, possiamo trovare la crostata di mele, la Sacher, la torta della nonna con crema e pinoli e la torta linz con ribes o lamponi. Da non perdere le pizzarelle fritte con il miele, tipiche del Pesach, preparate con il pane azzimo, i pinoli, l’uvetta e il cacao amaro.