Circa 20 mila ingressi e migliaia le pizze a regola d’arte sfornate e gustate dalla popolazione meneghina: questi sono i numeri straordinari stimati da Vinòforum alla conclusione de La Città della Pizza svoltasi per la prima volta a Milano. Scopriamo cosa è successo durante questi due giorni.
Prima edizione da record: 20 mila ingressi e workshop sold-out
“La vera pizza è alimento, simbolo e rito. Alimento povero e nobile. Disco festoso di pasta, colorato di rosso. Ma è anche qualcosa di più di un impasto di acqua e farina, condito con olio e pomodoro e cotto al forno a legna. La pizza si fa non si cucina. Nasce povera. Si fa con le mani e con la sola abilità dei palmi.”
Giacomo Alfetra definisce così il concetto di Pizza ed è d’altronde ciò che pensiamo anche noi. La pizza non è altro che il cuore pulsante del nostro paese: un alimento in grado di unire, celebrare, adornare e soprattutto emozionare.
Un trionfo di sapori e suggestioni, questo è il riassunto della prima edizione de La Città della Pizza svoltasi per la prima volta a Milano presso la Fabbrica Orobìa, nelle vicinanze della Fondazione Prada. Più di 20 mila ingressi e migliaia le pizze gustate dai partecipanti: da quella napoletana a quella gourmet. Nessuna esclusa.
Co-protagonisti di questa prima edizione anche i workshop tecnici e i laboratori per bambini, che hanno permesso a grandi e piccini di immergersi in tematiche e giochi legati al mondo della pizza.
“Un successo che – sottolinea Emiliano De Venuti – è andato oltre ogni più rosea aspettativa. A tal punto da non essere riusciti, purtroppo, a soddisfare tutte le richieste di prodotto e di questo ci dispiace. Ma del resto stiamo parlando di prodotti fatti da artigiani, che per la loro stessa natura non possono essere illimitati. In generale abbiamo ottenuto una risposta magnifica da parte della città di Milano e di un pubblico che si è dimostrato attento e curioso anche nei diversi momenti di approfondimento tecnico. Tutto ciò a conferma di un format vincente, ma soprattutto a dimostrazione della grandezza della pizza, per anni relegato a prodotto di serie B e ora, giustamente, elemento iconico del made in Italy, rivalutato grazie a un eccezionale lavoro di squadra che ha coinvolto, e continua a coinvolgere, pizzaioli, artigiani e tanti addetti ai lavori. Dal canto nostro continueremo a lavorare per offrire al pubblico eventi di questo genere, dove fare prima di tutto cultura, informare sul concetto di qualità, insegnare che solo grazie alla conoscenza e alle esperienze accumulate si è in grado di distinguere tra artigianalità e prodotto di massa”.
Il pubblico sceglie la qualità: la pizza che fa bene alla salute
Materie prime eccellenti, ingredienti della nostra terra e sapienti mani che diffondono arte e cultura: La Città della Pizza sceglie la qualità. Una pizza buona, realizzata con ingredienti di stagione e che rispettano il benessere di ognuno di noi. Ogni combinazione, ogni abbinamento erano esattamente dove dovevano essere: in un equilibrio di sapori nostrani, resi unici dalla bravura dei mastri pizzaioli presenti durante i due giorni.
Volti entusiasti e giovani sempre più interessanti a questa antica tradizione culinaria: anche la semplice margherita, arricchita da erbette e spezie naturali, ha reso l’esperienza della pizza qualcosa di indimenticabile.
Friabile, croccante, ben lievitata: sono solo alcuni degli aggettivi associati ai 17 mila piatti serviti durante l’intero evento. Un successo che non tarderà a ritornare.
Tema comune dell’edizione milanese: l’avanguardia, scelto per l’occasione dal team di autori composto da Emiliano De Venuti, ideatore de La Città della Pizza e CEO di Vinòforum, dai giornalisti Luciano Pignataro, Luciana Squadrilli e Tania Mauri e dal maestro pizzaiolo, del marchio Berberè, Matteo Aloe.
Prossimi eventi in programma:
- 100% Pizzicarolo (26-27 Gennaio, Roma)
- Pasta 2020 #iomangiotradizionale (14-16 Febbraio, Roma)
- La Città della Pizza Roma (3-5 Aprile, Roma)
- Vinòforum – Lo spazio del Gusto (12-21 Giugno, Roma)