A Torre del Greco inaugura Just Pokè, il bistrot di specialità hawaiane servite sulla tavola da surf.
Le mode passano mentre le idee si evolvono. E alla base di Just Pokè, il primo franchising napoletano di hawaiian bistrot di prossima apertura a Torre del Greco, c’è un’idea solida che poggia sulla necessità di coniugare uno stile di vita salutare con un’alimentazione sana che non rinuncia però al gusto.
“Mangiare sano e vivere nel modo giusto fa parte del nostro stile di vita. Perciò abbiamo deciso di applicare la stessa filosofia al nostro marchio. Just Pokè intende promuovere i valori di una vita sana attraverso un’alimentazione bilanciata, salutare e gustosa” spiegano Angelo Guida, Antonio Rivieccio e Giorgio Parisi, i giovani imprenditori ideatori del progettonati e cresciuti a Torre del Greco. E a loro abbiamo rivolto alcune domande per viaggiare sull’onda dell’entusiasmo di questo progetto che guarda al sogno americano senza mai dimenticare le origini della propria terra.
Il cibo preferito dai surfisti hawaiani è il trend del momento e Just Pokè si presenta al pubblico come il primo franchising napoletano di hawaiian bistrot, come e in cosa si differenzia dagli altri Pokè store?
“Innanzitutto abbiamo cercato di portare un pezzo delle famose isole statunitensi in Italia. I colori del logo, le grafiche che abbiamo utilizzato per il packaging, gli allestimenti dei nostri store sono tutti legati alle Hawaii. È addirittura possibile pranzare o cenare su una tavola da surf!
Poi abbiamo rispettato passo passo le ricette dei piatti hawaiani. L’unica variazione che ci siamo concessi è la sostituzione di alcuni ingredienti con altri del nostro territorio, reperibili dunque a Km0. Tutti prodotti che per caratteristiche organolettiche somigliano molto a quelli delle ricette originali. Sapori e tecniche della cucina hawaiana si mescolano a materie prime e creatività italiane, o meglio regionali, visto che il nostro franchising prevede l’apertura di punti vendita lungo tutto lo stivale. Infine, visto che il nostro progetto è nato durante il periodo pandemico, che ha purtroppo avuto ricadute negative sull’occupazione, abbiamo deciso di reclutare per i nostri store esclusivamente personale del posto”.
Quali gli ingredienti di punta?
“Innanzitutto il pescato locale (per la “Tsunami tuna” viene utilizzato ad esempio il tonno pescato nei nostri mari). Poi il pomodorino del piennolo del Vesuvio, la cipolla dell’agro-nocerino sarnese, e così via”.
Con la riapertura dei ristoranti sia all’interno che all’esterno, punterete comunque sul delivery?
“Il pokè è un piatto che si presta bene al delivery, una scelta molto spesso effettuata da chi è costretto ad esempio a rimanere in ufficio per pranzo e vuole mangiare qualcosa di sostanzioso restando in forma. Quindi continueremo a puntare su questa formula. Anzi il punto vendita di Castellammare di Stabia (che apriremo entro l’estate) molto probabilmente sarà esclusivamente vocato all’asporto e al delivery”.
Che tipo di formazione devono possedere gli chef che lavorano per Just Pokè?
“Questa cucina dell’Oceano Pacifico sembra lontana, ma in realtà è vicina ai nostri gusti! Infatti chi va matto per il sushi e il pesce crudo andrà matto per il pokè! Bisogna ovviamente saper preparare il riso, il pesce crudo, le salse e le verdure, ed avere una certa sensibilità per l’estetica del piatto”.
Anche l’occhio vuole la sua parte, in base a quali criteri sono state fatte le scelte di arredo del locale?
“Abbiamo riprodotto sulle pareti, gli arredi e il packaging i colori e i motivi tipici delle isole del Pacifico. Anche le luci sono state studiate per far vivere a coloro che pranzeranno e/o ceneranno presso i nostri store un’esperienza esotica. Alcuni tavoli sono delle vere e proprie tavole da surf”.
Previste nuove aperture e dove?
“A giorni apriremo lo store di Portici. Seguiranno altre due aperture in Campania. Poi nel 2022 inizieremo ad aprire i punti vendita nelle maggiori città italiane”.
Non temete che quella del pokè possa essere una moda passeggera?
“Il pokè ha preso piede in Italia da un bel po’ di tempo. La corsa all’approvvigionamento delle bowl colorate, buone e salutari è iniziata all’incirca cinque anni fa. Da un paio di annetti questa pietanza si sente nominare un po’ di più perché, essendo un prodotto che si presta molto bene all’asporto e al delivery, è diventata ancora più ricercata nei periodi in cui era vietato consumare i pasti presso i ristoranti. Dato che si tratta di un piatto completo da un punto di vista nutrizionale, buono perché caratterizzato da profumi e sapori non molto lontani dalle nostre abitudini olfattive e gustative, e versatile non penso che sia destinato al tramonto. Piuttosto penso che nel tempo si evolverà sia nelle modalità di somministrazione che nelle ricette”.
Info utili
Just Pokè
Corso Avezzana 13, torre del Greco (Na)