Iyo, l’unico ristorante giapponese stellato d’Italia, si racconta con le parole del suo fondatore, Claudio Liu
Iyo aveva appena rilanciato il suo format e da ristorante stellato aveva lanciato Aalto Part Of Iyo, al primo piano della Torre Solaria, nel cuore del quartiere di Porta Nuova. In cucina il nuovo chef Takeshi Iwai, era prima nelle cucine di Ada e Augusto a Cascina Guzzafame, ma ha già lavorato per chef come Pino Cuttaia, Anthony Genovese e Luciano Monosilio.
Abbiamo intervistato il patron, Claudio Liu per capire la situazione dei suoi ristoranti a Milano.
Com’è la situazione post pandemia. Quali sono dei vostri format quelli che si sono ripresi meglio?
“Siamo soddisfatti nonostante il periodo difficile. Da Iyo abbiamo avuto sin dalla riapertura di giugno molte richieste. Qui la clientela è di “casa”. Questo significa che frequenta il nostro ristorante da molto tempo e credo che questo sentimento di fiducia nei nostri confronti sia stato un elemento importante: stiamo continuando a lavorare a pieno regime.
Subito dopo il lockdown abbiamo inoltre inaugurato AALTO – part of IYO (evoluzione di Iyo Aalto, aperto lo scorso novembre). Essendo situato in Piazza Aalvar Alto – distretto di Porta Nuova – abbiamo riscontrato un po’ più di difficoltà soprattutto nella fascia oraria dei pranzi a causa dello smart working. Siamo comunque soddisfatti, soprattutto se pensiamo alla mancanza attuale degli ospiti internazionali, target importante per questo ristorante.”
Il delivery era già attivo, è stato molto incrementato?
“Già da qualche anno ho aperto al civico 17 di Piero della Francesca – assieme a due soci- Aji, dedicato al sushi d’asporto di alta qualità. E’ un’attività che ha sempre avuto molto successo e che ha visto un ulteriore incremento durante il lockdown. Le richieste erano così numerose che ho potuto far lavorare tutti i miei i dipendenti, che hanno dimostrato grande spirito di adattamento nello spostarsi dalla sala a mansioni differenti, come la prenotazione e la consegna diretta”.
Avete modificato il menu in qualche ristorante o avete lasciato tutto inalterato?
“La proposta alla carta di IYO Taste Experience è rimasta inalterata. Due sono i menu degustazione omakase (letteralmente, “lascia fare a me”): Classici, che ripercorre la storia dell’insegna attraverso i suoi piatti iconici e Faccio IYO, che esprime tutta la creatività più recente.
Da AALTO – part of IYO, abbiamo da poco inaugurato con il menù del nuovo Chef Takeshi Iwai. Il percorso gastronomico si compone di due menu degustazione (da 8 oppure 5 portate) e di un’offerta alla carta.
Ciò che accomuna le proposte di Takeshi è lo stile, che parte dalle origini del suo Giappone, evidenti nell’estetica e nelle tecniche (fermentazioni, cottura alla carbonella o sumibiyaki), intrecciate però a importanti principi di cucina italiana, il paese che l’ha adottato. Ma anche a ispirazioni colte in una lunga serie di viaggi attorno al mondo”.
Quali sono i vostri piani per il futuro?
“Consolidare IYO Experience, IYO Omakase e AALTO – part of IYO, continuando ad offrire un’esperienza di altro livello alla nostra clientela, in totale sicurezza. Per AJI stiamo pensando all’apertura di un’altra dark ktichen oltre a quella in via Piero della Francesca 17, in modo che i nostri rider possano servire un’area più ampia della città di Milano”.
Cosa pensate del nuovo decreto per cui i ristoranti dovrebbero chiudere alle 24?
“Il decreto uscito vieta ai ristoranti di stare aperti oltre le 24.00.Questo non mi crea molti problemi: da AALTO – part of IYO la cucina chiude alle 22.30 mentre da Iyo alle 23.30”.
Info utili
Aalto Part Of Iyo
Piazza Alvar Aalto, 20124 Milano
Tel: 02 2506 2888