Un italiano nella Ville lumière. E’ il giovane chef Michele Farnesi, che propone quattro indirizzi per una perfetta giornata gourmet nella capitale francese. Con un bonus: il suo ristorante Dilia, nel 20° arrondissement
di Michele Farnesi (@diliarestaurant)
a cura di Catia Sulpizi (catia@mangiaebevi.it)
Per iniziare bene la giornata: DU PAIN ET DES IDÉES
Boulangerie situata nel decimo arrondissement tra la Place de la Repubbliche e il canale Saint Martin.
Perchè? Per le fantastiche viennoiseries. Chiudo il ristorante tardi e mi sveglio che il sole si è levato da un pezzo, comunque sempre in ritardo per fare colazione seduto al bar. Du pain è un’ottima soluzione che mi permette di prendere un prodotto di estrema qualità come il pain au chocolat e godermelo mentre passeggio sulle rive del canale.
Dove: 34 Rue Yves Toudic, 75010 Parigi • Tel. +33142404452
Per una pausa pranzo gourmet: LE CAFÉ DU COMMERCE
Un’istituzione, appartiene ai cosiddetti “bouillons” del XIX° secolo. Dal 1921. La più bella e la più buona brasserie di Parigi. Posto fanta- stico su una stradina fantastica, non lontano dalla Torre Eiffel. Ideale per una pausa pranzo gourmet a prezzi contenuti (almeno per gli standard parigini), il giusto ristoro tra un monumento e l’altro. Di casa i grandi piatti della tradizione francese come le escargot, la terrina di foie gras, la testina di vitello con salsa gribiche, le ostriche e la mitica andouille 5A (Association Amicales des Amateur d’An- douillette Autenthique). Valore aggiunto: l’atmosfera autentica.
Dove: 51 Rue du Commerce, 75015 Parigi • Tel. +33145750327
Per un ottimo drink: LE PERCHOIR
Clientela giovane, ma non troppo bobo. Situato sul tetto di un palaz- zo a Menilmontant uno dei quartieri più cool di Parigi. Perché? Per sorseggiare un favoloso Gin Tonic ammirando una romantica Villa Lumiere.
Dove: 14 Rue Crespin du Gast, 75011 Parigi • Tel. +33148061848
Per una cena di charme: CHATOMAT
Per non sbagliare mai. Una grande cucina in un minuscolo risto- rante. Carta delle vivande dinamica e divertente, offerta giornaliera che varia secondo il mercato, piatti che esprimono tecnica e gusto senza annoiare il cliente. Adoro questo posto per lo charme che trasmette sia nel decoro dell’ambiente che nella cura estetica delle proposte, poi certo avrei detto Dilia, ma sarei stato leggermente di parte!
Dove: 6 Rue Victor Letalle, 75020 Parigi • Tel. +33147972577
E per finire, il bonus, il mio ristorante: DILIA
Li dove una volta sorgeva Roseval (il bistrot di Simone Tondo, mio caro amico) oggi c’è il mio Dilia. La mia cucina non necessita di scimmiottare i grandi, i miei sapori sono nitidi, diretti, concreti. La mia cucina mi somiglia: giovane, snella, pulita, “bona senza fronzoli”. Nel mio Dilia tutto scorre con naturalezza, l’ambiente è quello tipico di questa neo non più neo-bistronomie, una carta che si muove a seconda del mio estro giornaliero. Se venite a parigi, mangiare la pasta da Dilia è un dovere.
Dove: 1 Rue d’Eupatoria, 75020 Parigi • Tel. +33953562414