Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
PrimiRicette d'Autore

Il Tesoro di Napoli: l’omaggio alla città partenopea di chef Chirico

Il Tesoro di Napoli

Pochi e semplici ingredienti per un primo piatto in omaggio a San Gennaro. Antonio Chirico, chef del Magnolia Lounge Restaurant, propone Il Tesoro di Napoli.

Tutti in attesa del miracolo di “faccia gialla”, così San Gennaro è affettuosamente chiamato per via della statua con il volto dorato portata in processione. Il legame tra Napoli e il suo patrono è antico, profondo e intimo: un misto di fede, tradizione e devozione che culmina ogni 19 settembre con l’attesa del prodigio della liquefazione del sangue, segno di benevolenza e protezione per la città.

Tra le ricette dedicate a San Gennaro, lo chef Antonio Chirico del Magnolia Lounge Restaurant, nel quartiere Chiaia di Napoli, ha proposto ‘Il Tesoro di Napoli’, un piatto ispirato alla preziosa mitra. Spaghetti di grano duro, icona della cucina napoletana che richiamano il colore di ‘faccia gialla’, tartare di pezzogna, pesce caratteristico della tradizione gastronomica partenopea, pomodoro del piennolo Vesuvio che evoca i rubini e il basilico che si rifà agli smeraldi della mitra, infine la foglia d’oro, il più prezioso taglio di oro edibile in omaggio al pregiato metallo della mitra.

Una ricetta che, oro a parte, può essere replicata in casa con pochi semplici accorgimenti.

Il Tesoro di Napoli: la ricetta

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

Spaghetti 400 g
1 spicchio d’aglio
Olio extravergine di oliva 40 g
Peperoncino secondo gusto personale
1 Pezzogna locale da 500 g
Sedano 1 costa
Carota 1
Scalogno 1
200 g di Pomodoro del Piennolo del Vesuvio
Scorza grattugiata di limone
Basilico q.b.
Foglia d’oro edibile (facoltativa)

PROCEDIMENTO

Pulire e sfilettare la pezzogna per ricavare i filetti per la tartare che verrà prima abbattuta e poi utilizzata per completare il piatto. Per la salsa: rosolare leggermente le lische con le verdure, gli aromi e il pomodoro del piennolo, ricoprire con ghiaccio per 20 minuti e far cuocere dolcemente. Dopo la cottura filtrare e ridurre leggermente per ottenere una salsa con un sapore fresco e gustoso.
Calare la pasta, mantecare con aglio, olio e peperoncino.

Impiattamento: con una pinza e un mestolo creare un nido guarnita in cima con là tartare di pezzogna condita semplicemente con olio, sale e scorza grattugiata di limone. Ultimare con ciuffetti di basilico e piccole foglie di oro edibile.

Articoli correlati

Cacio e Pepe: la ricetta di Roberto Cotugno

Giorgia Galeffi

SaveThePanettone: i Maestri Iginio Massari e Vincenzo Santoro contro lo spreco

Annalisa Leopolda Cavaleri

Ricetta di Pasqua: il risotto affumicato di Sintesi

Redazione