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Il Salotto delle Alchimie: la nuova vita dell’ex Terrazza Euclide

salotto delle alchimie

Il salotto delle Alchimie è il nuovo ristorante con cocktail bar e champagneria all’ ultimo piano del Centro Euclide. Tra champagne, deliziosi piatti gourmet e mixology di classe, ecco la nuova vita dello storico punto di ritrovo di Roma Nord.

Come la Fenice che rinasce dalle sue ceneri, da alcuni mesi la ex Terrazza Euclide è tornate a una nuova vita all’insegna di un pizzico di mistero e di magia. All’ultimo piano del noto centro commerciale in via Flaminia infatti ha aperto il Salotto delle Alchimie rivitalizzando un luogo di aggregazione storico della città come il centro Euclide.

Raffinato e contemporaneo il Salotto è un locale multifunzionale che ti accoglie dall’aperitivo, passando per la cena fino al dopocena a tarda notte. Infatti puoi accomodarti al suo cocktail bar per sorseggiare drink di alto livello o cenare ai tavoli del suo bel ristorante gustando piatti originali. O ancora trascorrere una serata all’insegna dello champagne nella bella saletta dedicata alla residenza di una delle Maison di Champagne più premiate, la Maison Venoge.

Dietro a questo progetto, un gruppo di giovani imprenditori romani legati al mondo della notte che con coraggio hanno colto la sfida del post covid per realizzare un qualcosa di nuovo. I tre proprietari sono Alessandro Asoli, Amelio Babbini (alias Peo) e Luigi Guarasci.

Quando abbiamo visto la location ne abbiamo colto subito le grandi potenzialità. – spiegano Quello che volevamo fare era creare uno spazio dove sentirsi a casa, ascoltare buona musica, mangiare e bere bene. Infatti aldilà del ristorante puntiamo molto anche su una carta vini importante e sulla mixology. Abbiamo uno staff molto preparato”.

E per il dopocena, Melania Bertano, alla direzione creativa del locale ha annunciato anche una programmazione di serate con dj di fama o giovani talenti della musica elettronica live, sul genere dei secret party di tradizione internazionale.

La location

Il Salotto delle Alchimie, deve il suo nome alla sua polifunzionalità e al desiderio di proporre alchimie multisensoriali di udito e tatto, di gusto e olfatto, di vista esteriore e interiore per accompagnare il cliente in diversi momenti della sera. Luci soffuse e ben studiate, colori caldi, poltroncine di velluto, attorno a tavolini in cristallo e pavimenti in legno, riscaldano l’ampia sala vetrata principale, dove risiede il ristorante.

Il lunghissimo bancone del cocktail bar coi suoi sgabelli fiancheggia la sala sul lato destro, mentre bellissime piante tropicali, lampade di design e le ironiche opere pop dell’artista Nina.faceclub imprimono una decisa personalità all’ambiente.

All’esterno due grandi terrazze aperte sulla città, arredate con comodi divanetti di design attendono la bella stagione per offrire una piacevole fruscura alla clientela. Attraverso una di esse si accede alla bellissima champagneria, un vero e proprio salotto dedicato alle bollicine di lusso e al vino pregiato. Al centro anche qui un grande bancone e tutt’intorno piccoli tavoli rotondi. L’atmosfera intima e di classe che vi si respira, rende questa sala un piccolo gioiello.

Il ristorante e lo chef

Il ristorante offre un menù che reinterpreta in chiave innovativa la tradizione della cucina italiana con tecniche di alta cucina e tanta creatività. Al timone in cucina c’è un giovane, ma già valente chef, che mette al centro le materie prime e il lavoro di squadra nel segno dei grandi chef cui si ispira. Il suo nome è Gabriele Cordaro (qui trovate la sua ricetta dei tagliolini con capesante), classe 1985, che dopo aver frequentato il corso Professione Chef della Gambero Rosso Academy a Roma, ha fin da subito messo in pratica la sua maestria culinaria presso diverse realtà nella capitale.

Gabriele vanta infatti un curriculum di tutto rispetto, avendo lavorato negli anni con grandi chef stellati quali: Giulio Terrinoni da cui apprende le tecniche per valorizzare il pesce; Cristina Bowerman per la cucina molecolare; Massimo Bottura a Modena che apre la sua mente con abbinamenti di sapori mai sperimentati prima; e infine Heinz Beck a Roma da cui impara a valorizzare la materia prima e il rigore. Gabriele poi si lancia come 1° chef in molti prestigiosi hotel e locali romani.

La grande passione verso il cibo ha portato Gabriele Cordaro ad aprirsi anche ad altri contesti.  Infatti, in diverse occasioni si è approcciato all’insegnamento, sia presso la scuola del Gambero Rosso sia presso l’Università di Roma Tre. Ed è approdato anche al mondo televisivo, dove si è fatto notare dal grande pubblico presentando la trasmissione “La dispensa di Alice” sul canale Alice Tv.

Oggi è executive chef al Salotto delle Alchimie e spiega che: “La proprietà al principio per il salotto delle Alchimie voleva una trattoria. Quando ho visto la location, così bella e importante ho capito subito che il format più giusto era l’osteria contemporanea. L’idea è piaciuta. Così ho studiato una proposta che prende spunto dalla tradizione italiana, per creare dei piatti in cui metto tutte le tecniche e le esperienze accumulate nel mio percorso negli stellati. Il menù quindi ripercorre i classici di tutte le regioni d’ Italia ma rivisti in chiave nuova e contemporanea. Più leggera e moderna, con molti meno grassi. Ad esempio c’è un piatto in cui prendo le mosse dal classico sugo all’arrabbiata. Invece di farne una pasta, però, ne faccio una salsa per un secondo, a base di polpo fritto croccante e cicoria.”

Cordaro continua spiegando la sua idea di cucina: “La mia cucina deve essere divertente, ma non troppo strana. Il cliente deve avere la tranquillità di capire cosa c’è scritto nel menù, ma nello stesso tempo io voglio giocare con loro. Se da me ordini per esempio polpo e patate… ti arriva sì il polpo, ma le patate in tante diverse temperature e consistenze che magari non ti aspetti.”

La cucina di Gabriele vuole stupire attraverso la semplicità. Pochi ingredienti ma ben riconoscibili, al massimo tre-quattro nel piatto, ma giocati con tecniche particolari in accostamenti e forme inattese. Una cucina che predilige i contrasti e gli elementi acidi usati sapientemente per rinfrescare e dare la scossa al palato. Un’acidità che è l’elemento distintivo della mano di Cordaro.

Cosa si mangia e quanto si spende al Salotto delle Alchimie

Il menù da “osteria contemporanea” del Salotto delle alchimie include cinque antipasti (dai 12 ai 16 euro), cinque primi(dai 13 ai 18 euro), cinque secondi (dai 20 ai 26 euro) e cinque dolci (dai 7 agli 8 euro). Con proposte che vanno dal mare alla terra. La carta si fonda sulla stagionalità e sulla freschezza dei prodotti (spesso provenienti dai presidi Slow Food). Si parte dall’aperitivo, che unisce le chips e le mandorle sabbiate salate, ai gamberi fritti. Poi si prosegue a cena con gli antipasti, molto apprezzabili i crudi.

In particolare il piacevolissimo Crudo di Manzo, pomodori confit, senape e creme fraiche, o in alternativa l‘eccellente Tartare di Pesce bianco e salsa al Mango. Una tartare di spigola adagiata su una panzanella liquida, con gel al mango. Piatti estremamente puliti e dotati di un’intima eleganza. Ma ci sono anche altre entreè molto sfiziose. Tra queste l’Uovo Pochè, Gorgonzola, Galletti e Nocciole, oppure gli Occhi di Canna Fritti, Porro e Maionese al pomodoro. Tra i primi troviamo le Linguine, Astice e Limone. Un piatto semplice e raffinato a base di bisque d’ astice, astice saltato nella pasta, limone candito, gel di limone e basilico viola. Da poco in carta e già destinato a diventare il signature dish del “Salotto”.

Tra le proposte di mare ci sono i Ravioli alla genovese di polpo. Un piatto a forte tendenza dolce, dove il polpo va ad arricchire il ripieno di un raviolo di patata, accompagnato da una spuma di patate e scalogni, con gel di carota e verdure bruciate. Sapori molto più decisi invece per il risotto alla coda alla vaccinara, che rinnova il classico secondo romano trasformandolo in un primo sicuramente più chic. Mentre un primo che accontenterà sicuramente i vegetariani è lo Spaghettone ai 4 pomodori basilico e parmigiano.

Al momento dei secondi la scelta dei carnivori potrà ricadere sul Controfiletto di Agnello, Patate e Misticanza, o il Brisket, Yogurt e Radicchio in Saor e il pesce. I vegetariani apprezzeranno il gusto della Bistecca di Sedano, con il suo fondo funghi e Robiola.

Durante la mia degustazione mi sono divertita molto con la rivisitazione della classica Nerano, che lo chef Cordaro ha trasformato in un secondo di grande gusto.

il salotto delle alchimie
Dentice alla Nerano

Mi riferisco al Dentice alla Nerano. Un piatto ben bilanciato, dove inaspettatamente le carni delicate del pesce si sposano alla perfezione con il provolone del monaco e le zucchine. A mio giudizio il migliore della serata.  Tra tiramisù, zuppa inglese, torta della nonna e meringata al limone, i dolci in carta sono tutti un omaggio alla tradizione più classica. Ma fedele a una formula che connota tutto il menù, all’insegna del ”Nulla è semplice come sembra” aspettatevi dei dolci destinati a sorprendervi, perchè di tradizionale hanno solo il nome e gli ingredienti.

Ricotta pere e nocciole

Consigliatissimo, il delizioso dessert: Ricotta pere e nocciole, un piccolo capolavoro di bellezza e bontà. In abbinamento più di 60 referenze vini dalle principali cantine italiane, con qualche bottiglia d’oltralpe.

Champagneria della Maison de Venoge

Appena fuori dalla sala principale in un “cubo di cristallo” a parte sorge il Bar de Venoge, un nuovo punto di degustazione di una delle Maison più celebri tra gli champagne. La Maison De Venoge fondata, nel 1837, a Mareuil-sur-Aÿ, in una delle zone più rinomate della regione Champagne. Il suo champagne più famoso è il Cordon Bleu, la cuvée simbolo dello stile della Maison, con la sua bella freschezza, la sua vivacità e i suoi aromi delicati.  

Ma esiste anche Il Rosé, e le cuvée Louis XV e Grand Vin des Princes, eccezionali per la loro eleganza e la loro complessità. De Venoge propone anche cuvée invecchiate almeno 20 anni, provenienti dalla sua enoteca. Al Salotto oltre agli champagne della Maison una selezione di champagne e bollicine di pregio italiane ricca e completa. Qui davanti a un bel calice è vero piacere accomodarsi per un aperitivo con deliziosi assortimenti di tartare, affettati e formaggi. Tutto a un rapporto qualità prezzo favorevole.

Cocktail Bar

La mixology “alchemica” del cocktailbar dall’ aperitivo fino a tarda notte è l’altro volto delle terrazze. Per gli amanti del cocktail pairing, basta rivolgersi ai bartender, autentici “alchimisti” del bere miscelato da consumare pure prima e dopo la cena, con intrattenimento musicale. Paolo Antonico è il bar manager del Salotto delle Alchimie. Aldilà dei drink classici tra poco si potranno trovare degli champagne cocktail, e altri ideati appositamente per il progetto, che unisce il drink miscelato e lo champagne sotto lo stesso tetto. Un esempio?  Lo spritz con liquore di bergamotto e ginger beer, o anche il cocktail con una base gin e fiori di sambuco.

Info utili

Il Salotto delle Alchimie

Via Flaminia Nuova 834, 00131

Aperto tutti i giorni dalle 18:00 alle 2:00

+39 347 4847344

info@salottodellealchimie.com

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