Dall’estro creativo della maestra gelatiera fiorentina Cinzia Otri è nato “Green Vibes”, il primo gelato realizzato con bucce di mela, pera e agrumi.
In un’epoca di massima attenzione e sensibilizzazione sulla riduzione dello spreco alimentare, a Firenze è nato un progetto innovativo e lungimirante interamente dedicato al “no waste”. Si chiama Green Vibes ed è l’ultima creazione della maestra fiorentina Cinzia Ostri.
Si tratta di un gelato realizzato con materiale di scarto come bucce di mela e pera, scorze di arance e limoni, foglie di alloro e ginger. Un gusto che per la titolare della Gelateria della Passera nell’oltrarno fiorentino ha contribuito alla conferma dei prestigiosi “Tre Coni” della guida del Gambero Rosso.
“Green Vibes – spiega Cinzia Otri – è un sorbetto nutraceutico e sostenibile che nasce dall’esigenza di recuperare ‘scarti’ alimentari che di solito finiscono nella spazzatura ma che in realtà sono molto utili al nostro organismo perché ricchi di oli essenziali, fibre e vitamine. Pensiamo alle bucce di mela e pera, fonte di vitamine, ma anche alle foglie di alloro che hanno proprietà antiossidanti e antitumorali, fino al ginger con le sue doti antinfiammatorie e digestive. Per non parlare delle capacità disintossicanti delle scorze di arance e limoni. La ricetta – aggiunge Cinzia Otri – in realtà è molto semplice: partiamo da un decotto di scorze di arance, limoni , ginger e foglie di alloro, che filtriamo e nel quale inseriamo una purea formata dalle bucce di mele e pere cotte. Il sorbetto è dolcificato con miele di melata di abete”.
Green Vibes è diventato così l’emblema di un modo innovativo di intendere la gelateria artigianale, in grado di mostrare attenzione alle tematiche ambientali senza penalizzare il gusto.
Il sapore di questo gelato è intenso e fruttato. Spiccano le note leggermente amare delle bucce e quelle citriche delle scorze, seguite dalla speziatura dello zenzero. Un sentore di alloro resta sullo sfondo e fornisce un buon equilibrio.
“Sono davvero orgogliosa – conclude Cinzia Otri – che la guida del Gambero Rosso abbia citato il mio gelato come esempio di una produzione sostenibile, e questo riconoscimento mi spinge a continuare sulla strada della sperimentazione in chiave no waste. Il prossimo passo? Qualcosa con il latte e le croste del formaggio”.