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Giomà: la tonda cotta a legna nel quartiere Tuscolano

giomà

A Roma, lì dove sorgeva una storica pizzeria di quartiere, è nata Giomà.

Siamo stati nel quartiere Don Bosco, in zona Tuscolana dove il punto di riferimento era una vecchia pizzeria chiamata Moma. Da qualche mese sono stati riaperti e ristrutturati gli ambienti ed è nata Giomà.

Giovanni Spinelli e Marco Bonanni hanno voluto riprendere in mano quella caratteristica tradizione che aveva dato anche lustro all’area.

L’idea di mantenere nella ristrutturazione il forno a legna, che ha un certo valore ed è anche un pezzo storico, rappresenta un po’ il riferimento di tutto l’ambiente che è dominato da colori bianco e verde ed è stato ripensato in maniera gradevole, negli allestimenti come gli arredi, i pannelli fonoassorbenti e la pavimentazione.

Gradevole la veranda che d’estate diventa uno spazio aperto per comitive di amici, coppie e per passare una serata in relax. I coperti sono circa 90, ben distanziati per avere in una pizzeria un qualcosa di diverso rispetto al ristorante.

La pizza

Lo storico pizzaiolo Ahmed Sayed Adnan Rumy ha mantenuto la qualità e la sintesi di una pizza che possiamo definire una via di mezzo tra la classica pizza romana e la pizza napoletana verace. Le farine utilizzate sono di alta qualità, la lievitazione è di 72 ore. Sottinteso che viene stesa a mano e cotta nel forno a legna. Il cornicione risulta morbido e croccante. L’impasto risulta gradevolmente leggero, soprattutto per chi ha qualche problema con i lieviti della pizza.

Oltre le classiche pizze come la margherita, la marinara e la napoletana ci sono nel menu anche delle pizze alternative sia rosse che bianche. La scelta può cadere verso una pizza bianca con bufala e datteri, ma anche una focaccia chiamata “Spagna” con Pata negra e stracciatella.

giomà

Anche la super marinara composta da alici aglio capperi e odori merita l’assaggio. Ma le varianti del menù fanno sì che non ci si fermi alla solita classica margherita, ma si possa prediligere l’alternativa con la cosiddetta “sbagliata” che è sempre una margherita, ma diversa, con una mozzarella di bufala campana dop in cottura o in alternativa ciuffi di mozzarella di bufala con foglie di basilico scaglie di grana e un giro d’olio Evo.

Alla base di tutta la filosofia del locale ci sono ottimi ingredienti e il gioco dei sapori diventa più facile, come ci ha riferito Francesca Scali, una vera direttrice di sala, un pezzo di storia del locale, sempre molto presente e attenta alle esigenze dei clienti.

La scelta di prodotti tipicamente italiani come il Pomodoro Marasca coltivato nell’agro pontino e l’olio umbro del Frantoio di Trevi, caratterizza ulteriormente l’attenzione verso la qualità delle componenti.

In menu, in alternativa alla pizza, ci sono anche delle ricche insalate e gli hamburger al piatto realizzati con la collaborazione della bottega “Naturalmente Carne” serviti con la focaccia della casa e accompagnati da verdure di stagione. Non mancano gli hamburger di pollo, di tacchino e filetto di Angus.

Per quanto riguarda gli antipasti da non perdere il baccalà mantecato con riduzione di vino rosso e cialde di parmigiano, e la mozzarella in carrozza con pan natura fatta in casa servita su una crema di basilico Zucchi e datterini.

Da provare anche la crocchetta di ricotta e spinaci o le polpette di melanzane, il fiore di zucca con ricotta guanciale arancia fino alle bruschette, tutte gradevoli, anche quella con il lardo di Colonnata.

Per concludere ci sono anche delle alternative come il tiramisù con cioccolato fondente, la crema brulè e un dolce speciale che viene sostituito ogni mese, in alternativa c’è anche una linea di biscotteria che arriva direttamente dalla “Pasticceria Spinelli”.

Il beverage

Sicuramente interessante la proposta che viene fatta a questo nuovo traguardo per i due imprenditori Giovanni e Marco che hanno cercato di dare una certa importanza al ruolo che hanno, in una zona che è molto caratteristica perché comunque ha una clientela di zona sicuramente importante ma che comunque non guasta, anzi andare appositamente per mangiare una pizza alternativa, in un posto diverso, anche nuovo e oggettivamente giovane.

Oltre le varie proposte di scelta di cibo, c’è anche un discreto accompagnamento, come per esempio le tre linee di birra di cui una artigianale firmata “Birra del Borgo”. In alternativa, anche la possibilità di scegliere il vino, con freschi bianchi italiani particolarmente graditi durante l’estate delle zone come la Toscana l’Umbria e le Marche. Diventa interessante poter prendere e fare scelte di ingredienti importanti e qualitativamente valide, anche se non proprio tutto arriva direttamente dal nostro territorio, però avere una ampia scelta di alternative qualitative, non guasta anzi, considerando l’ottimo rapporto qualità-prezzo, ne esce un risultato finale di tutto rispetto, non resta che andarla a provare.

Info utili

Giomà Pizzeria

Via Calpurnio Fiamma, 40 – 44 Roma

Aperti ogni sera 19.30 – 23.30

Tel. 06 7674 717

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