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Fondazione Cotarella: Alimentarsi di vita

In occasione del Natale appena trascorso, Fondazione Cotarella è tornata sul palco di Orvieto per presentare un progetto a sostegno dei giovani e a promozione di uno stile di vita sano contro i disturbi alimentari.

È stato presentato lo scorso 15 dicembre a Orvieto, presso il Teatro Mancinelli, il nuovo progetto delle sorelle Cotarella: Fondazione Cotarella che mira a supportare e sostenere i giovani e promuovere stili di vita sani dove il cibo e la natura sono centrali.

Fondazione nasce il 17 aprile 2021 e in questi mesi sono state messe a punto idee e programmi che promuovano un’alimentazione equilibrata a partire dall’infanzia e contribuiscano a portare avanti studi e ricerche scientifiche nel campo dell’agroalimentare con progetti di sviluppo del territorio, modelli innovativi finalizzati alla rivalorizzazione delle aree rurali e alla realizzazione di villaggi intelligenti, progetti di riabilitazione e di cura.

Tutto questo in una terra speciale quale è l’Umbria, ai confini con l’alto Lazio, in un crocevia di tradizioni e di segni che la storia ci chiede di conoscere e di tramandare. Proprio qui nasce e opera Fondazione Cotarella attraverso molteplici sedi: da Fattoria Tellus, la fattoria integrata inclusiva, che ospita attività ed esperienze dedicate ad alimentazione e natura, alle Residenze Esperienziali che accoglieranno le persone che hanno bisogno di ritrovare sé stesse e un rapporto più equilibrato con l’ambiente e il cibo, fino alla Scuola di Formazione, all’Osservatorio e Centro Ricerche riservati a studi approfonditi sul tema sopracitato e dei disturbi correlati.

“Da oggi in poi la nostra vita cambia. Da oggi nasce Fondazione Cotarella. Oggi vogliamo raccontare quanto sia importare donare, e donarsi agli altri, e come questo esprima l’importanza del servizio. Partiremo dal creare un ambiente che prende spunto da una terra meravigliosa: l’Umbria, ma anche la Tuscia, dove siamo nate e cresciute” ha detto Dominga Cotarella nel corso della presentazione.

Gli ospiti della serata

La serata è stata un intercalare di emozioni e racconti dei personaggi che hanno dato voce chi alla loro esperienza e chi al loro pensiero riguardo l’importanza di un progetto come Fondazione Cotarella: da Olga Urbani, Presidente Gruppo Urbani Tartufi, che ha sottolineato come “noi abbiamo timore che le cose che facciamo non siano al meglio perché gli altri da noi si aspettano sempre il massimo” a Luigi Mazzone, esperto Neuropsichiatra Infantile Policlinico Tor Vergata per cui “nel 50/60 % dei casi di bambini autistici c’è anche un disturbo del comportamento alimentare”, da Tomaso Trussardi, Owner Trussardi Group – Chairman and Founder Fast Cars Slow Food, che racconta che circa 20 anni fa hanno avuto un caso in famiglia durato poco e che “questa Fondazione ha centrato il tema di chi sta intorno a chi è malato e non sa

come comportarsi”, a Elisabetta Franchi, nota stilista, dove per lei “la tavola è sacra, un posto dove si parla e si sta insieme ed è importante capire cosa è importante mangiare per alimentarsi e vivere bene”, da Sara Farnetti, esperta in Nutrizione Funzionale Medica, che specifica come “il cibo è sempre stato visto come estremo edonismo e mortificazione, mentre il cibo è uno strumento di cui dobbiamo rivalutare l’efetto funzionale che ci nutre e ci fa stare bene” a Martina Colombari, nota attrice e modella, che da sempre si occupa di problemi legati all’infanzia e frequenta, da anni, una comunità che si dedica a chi ha difficoltà DCA, “incontri che per me sono un regalo che faccio a me stessa e alle ragazze che incontro lì” fino a Elena Alberti, Managing Director e CFO della Penske Automotive Italy, che cominciato la sua carriera lavorando in pizzeria “una palestra di vita” per una gran voglia di indipendenza e dove ha imparato cosa sia il sacrificio.

Sul palco anche Enrica Cotarella, insieme ad alcune ragazze di Intrecci, per raccontare la propria esperienza diretta in merito ai disturbi alimentari.

Non poteva mancare l’attenzione al mondo della Sala e dell’ospitalità: sul palco erano presenti alcuni restaurant manager delle migliori sale stellate italiane – Giuseppe Palmieri, Osteria Francescana, Lukas Gerges, Rosa Alpina, Sebastien Ferrara, Enrico Bartolini, Matteo Bernardi, Le Calandre, Gianni Sinesi, Ristorante Reale, Matteo Zappile, Il Pagliaccio, Premio Servizio di Sala 2022 per la Guida Michelin – moderati da Alessandro Rossi, direttore di Forbes.

L’asta di beneficienza

A seguito della presentazione non è mancato l’appuntamento con la beneficienza. Si è svolta infatti un’asta che comprendeva una ventina di lotti fra i quali opere d’arte, prodotti fashion, accessori moda esclusivi o personalizzati, vini pregiati e Champagne in formato Magnum, tartufi, cena stallate e soggiorni in località esclusive.

Oltre 35 mila euro il ricavato interamente devoluto alla fondazione per finanziare il progetto che prenderà il via la prossima primavera.

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