Il 5 e 6, 12 e 13 novembre ad Amandola (FM) si festeggia la venticinquesima edizione della manifestazione che punta a valorizzare il tesoro dei boschi di Amandola: “il tartufo bianco marchigiano”. In programma chef, mercatini dei prodotti tipici enogastronomici, escursioni, spettacoli, caccia al tartufo e menu gourmet.
Denominato “il re della tavola”, il tartufo bianco è considerato il più pregiato tra i tartufi commestibili e per molti anche il più gustoso. Può raggiungere dimensioni fino a 400 – 500 grammi, triplicando a volte il suo valore e sempre in relazione alla generosità della stagione. Il colore della gleba può variare dal nocciola al marrone fino a un rosso mattone.
Il Tartufo Bianco (Tuber magnatum pico) deriva dall’etimologia latina “magnatum” ovvero da “magnanti”, i ricchi signori, poiché era una prelibatezza che nel passato si trovava esclusivamente sulle tavole di famiglie aristocratiche o benestanti (esattamente come oggi). Vive in simbiosi principalmente con querce, salici e pioppi, generosi sui Monti Sibillini.
Sono ben venticinque anni che Amandola lo celebra in una manifestazione dal titolo “Diamanti a Tavola, Festival del Tartufo Bianco Pregiato dei Sibillini” per promuovere il tesoro nascosto dei boschi dell’entroterra Fermano.
Alla manifestazione è legato il mercatino dei prodotti tipici enogastronomici dei Monti Sibillini e la grande cena inaugurale dello Chef Daniele Citeroni di Osteria Ophis di Offida, oltre ad un programma ricco di iniziative ed eventi. Le degustazioni saranno ad appannaggio dagli stand presenti e allestiti dalle varie associazioni sportive e di volontariato presenti sul territorio. Tante le attività a cui partecipare durante i giorni del Festival: “la caccia al tartufo”, convegni, mostre e laboratori per bambini per le vie della Città che faranno da palcoscenico a spettacoli folkloristici ed artisti di strada.
La Cena-Evento inaugurale dello Chef Daniele Citeroni, di Ophis, Offida
Lo Chef Daniele Citeroni Maurizi, classe 78, offidano doc, nutre un profondo amore per la cucina di tradizione che fa da musa ispiratrice a moderne interpretazioni di materie prime territoriali, ha aperto la sua Osteria Ophis proprio per rendere omaggio alle ricette delle Marche con tecnica, memoria e creatività.
Il Menu pensato per l’evento inaugurale ruota attorno alla valorizzazione del prodotto: il tartufo bianco pregiato marchigiano.
Noi porteremo i piatti più rappresentatiti di Ophis, quei piatti che hanno segnato la nostra storia, come “gallina lessa e tartufo bianco”, “Cornetto e cappuccino”, che è la nostra brioche farcita di ciauscolo e caciotta dei monti sibillini e spuma di parmigiano aromatizzata al tartufo bianco, “Tortello di prosciutto cotto affumicato mantecato con burro e tartufo bianco, fondo di brodo di funghi e panna”; “Filetto maiale grigliato e glassato al miele con salsa al tartufo nero” e, come dolce, un gioco di parole: la “mela rosa dei Sibillini che diventa tartufo”, ovvero una mela cotta al forno resa sfera, poi glassata al cioccolato con neve di tartufo nero.
Contina Chef Citeroni:
Noi siamo ben felici di poter partecipare a questa manifestazione perchè si parla di tartufo in una stagione non facile, in un anno in cui il prodotto scarseggia e i prezzi sono proibitivi ma ancora di più perchè si parla di Tatufo dei Sibilinni che non ha nulla da invidiare ad altri luoghi più blasonati, anzi.
Le cene e gli chef in programma
Per maggiori informazioni, conoscere i menu e prenotare il proprio posto: consultare la Pagina Facebook Bianco da Chef o chiamare il numero 351.6744284
Qualcosa in più su Amandola
Amandola è un piccolo centro medievale situato sul versante orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e sulla sinistra orografica del fiume Tenna e raggiunge i 550 metri sopra il livello del mare. Il paese deve il suo nome alla pianta del mandorlo che un tempo doveva primeggiare nella zona. Rappresenta uno dei più importanti centri storico-culturali dei Monti Sibillini essendo caratterizzato da un patrimonio ambientale e paesaggistico di grande valore per la molteplicità dei paesaggi presenti.
Le montagne spigolose, le dolci colline alle spalle, le valli disegnate dai fiumi, i piccoli borghi incastonati come pietre preziose sono gli elementi che rendono questo tratto di Italia straordinario.
Considerata a buon diritto la “porta est” di accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Amandola, con il Museo Antropogeografico, offre l’opportunità di conoscere tutti gli aspetti che compongono l’ambiente, avendo poi la possibilità di rinvenirli e osservarli nel territorio. Di particolare importanza Piazza Umberto I, o piazza alta, antico nucleo sociale e religioso della località, che ospita il teatro storico “La Fenice” e il torrione del Podestà, di epoca quattrocentesca.
Dal punto di vista gastronomico, Amandola, come abbiamo detto, è rinomata per il tartufo bianco pregiato che viene dai suoi boschi ed è anche area di produzione della Mela rosa dei Monti Sibillini, presidio Slow Food.
In autunno si tiene “Diamanti a Tavola” – Fiera del Tartufo Bianco Pregiato dei Sibillini che anima il centro storico con stand enogastronomici ricchi di piatti profumati al tartufo e piatti della tradizione. La peculiarità della festa è dovuta al fatto che sono gli stessi tartufai (cavatori) del luogo a mettere in mostra e a vendere i loro tartufi, dopo aver passato a setaccio con i loro cani i boschi all’interno del territorio dei Monti Sibillini.
Ufficio turistico: Tel. 0736 840731 – email turismo.amandola@gmail.com
Piatti della tradizione contadina del borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano
Quando vi chiedete che cosa mangiare nel borgo di Amandola, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, ecco alcuni Piatti della tradizione marchigiana ai piedi dei Sibillini.
LE FREGNACCE: Antico piatto della tradizione contadina, e ad esclusivo appannaggio della città di Amandola, è costituito da pasta sfoglia all’uovo lessata e arrotolata, condita di norma con sugo di carne o con pepe e formaggio pecorino; è un lenzuolo perfetto per ospitare una pioggia di tartufo bianco o nero, tipici del territorio, secondo la stagione di produzione.
‘NGRICCIO: Una minestra o zuppa che si può assaggiare durante la festa del Beato Antonio di Amandola, è “Lo ngriccio” o la “ngrecciata”. Pietanza di origine contadina, è composta da ingredienti semplici, ma complementari, che, una volta uniti insieme, creano sapori inconfondibili come cipolla, carota, sedano, fagioli, mais, patate tagliate a dadini ed un pò di pomodoro.
BRUSCHETTE e UOVA AL TARTUFO di Stagione
La Città di Amandola ha un Re indiscusso tra i prodotti tipici: il “Tartufo pregiato dei Monti Sibillini”. Presente da sempre nel ricco territorio amandolese e riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale, offre diverse tipologie qualitative dal nero “scorzone”, passando a quello “pregiato”, fino ad arrivare al noto “Bianco”, ovvero il Tuber Magnatum. Perfetto sul pane bruscato o per impreziosire la nutriente semplicità dell’ uovo.