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Controluce a Trastevere: un salotto del gusto per riscoprire pasta, vino e olio

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In via della Luce a Trastevere c’è un ristorantino di charme dai sapori autentici dove riscoprire le eccellenze italiane. Da Controluce, inno a olio, pasta e vino in tre special dinner.

Controluce non è solo un ristorante, è una dichiarazione d’amore per Trastevere, un rione di Roma troppo spesso etichettato come trappola per turisti. Questo gioiello culinario si distingue per la sua cucina italiana immediata e contemporanea, sfidando lo stereotipo che vuole i locali del quartiere offrire solo piatti scadenti a turisti inconsapevoli. Qui, la tradizione incontra l’innovazione in un ambiente che celebra la genuinità con un pizzico di eleganza, senza mai essere pretenzioso. In via della Luce in un angolo tranquillo e pittoresco di Trastevere, lontano dal caos degli afflussi turistici, Controluce offre un’esperienza che è allo stesso tempo un viaggio tra i sapori del buon ricordo e un assaggio del futuro della cucina romana ma non solo.

Il locale

Questo raffinato salotto culinario nei toni del blu e del giallo sole, vivace e confortevole, come una casa signorile, è il sogno trasformato in realtà di due amiche e appassionate di cucina Laura Marasà e Simona Mochi. Boiserie e carta da parati in stile inglese alle pareti, una quarantina di posti nella sala principale, una saletta più appartata adatta anche ad eventi privati con una capienza di 15-20 posti e un piccolo dehor ombreggiato, che può ospitare una trentina di persone. Caldo e rilassante, ideale per un incontro a due, per piccoli gruppi di amici o di familiari buongustai, è un locale che ti fa sentire accolto, come a casa di amici.

La cucina e il menù di Controluce

La cucina, guidata dall’abile chef Edoardo Bellucci e dal suo fidato sous chef Francesco Luciani, è un palcoscenico dove la stagionalità degli ingredienti e la qualità delle materie prime sono le protagoniste indiscusse. Nel piatto trovi creazioni signature quali lo spaghettone affumicato Verrigni, arricchito dalle cozze e dal verde dei broccoletti, o i tonnarelli impreziositi dall’aglio nero e dai battuti di gamberi crudi, ogni piatto è una dichiarazione d’amore per la cucina italiana contemporanea.

Non meno affascinanti sono i classici della tradizione regionale italiana rivisitati con maestria, come il baccalà mantecato con chips di topinambur che si scioglie in bocca, o la triade dei primi capitolini che raccontano la storia di Roma in ogni forchettata. Gli gnocchi, avvolti nel sugo di coda, la Norma e la caponata, ricca di sapori mediterranei, sono solo l’inizio di un viaggio culinario che si fa via via sempre più appagante. Ma è nei piatti a base di carne che lo chef Bellucci si esprime al meglio, con stracotti che si disfano al tocco della forchetta, o con deliziose pappardelle al ragù di agnello o la spalla di manzo brasata, abbracciata da una verza riccia ripiena che ne esalta il gusto solo per fare un esempio.

La Carbonara, piatto simbolo della cucina romana, merita una menzione speciale per l’equilibrio ideale tra la pasta perfettamente al dente e il condimento. La pasta è al chiodo e il guanciale croccante al punto giusto e la setosa crema a base di uovo e pecorino accarezza il palato. Non mancano piatti a base di pesce freschissimo, che portano sensazioni iodate direttamente nel cuore della città eterna, mentre le opzioni vegetariane come l’indivia a beccafico parlano al cuore di chi cerca alternative veg altrettanto ricche e soddisfacenti. Last but not least :molta attenzione anche al gluten free. Infine per concludere in bellezza, i dolci fatti in casa da Laura Marasà, pasticcera per vocazione, sono il sigillo di garanzia di un’esperienza che rimarrà impressa nella memoria: dai cannoli siciliani, alla Lemon Curd pie, dal tortino di mele caldo e calvados. Quello di cui va più orgogliosa Laura è una simpatica rivisitazione del Caffè leccese: una piacevole panna cotta al latte di mandorla, salsa di caffè e cacao, panna montata e mandorle caramellate servito, in una tazza in ceramica antica come fosse il vero caffè salentino.

Completa l’offerta una carta dei vini ben curata con etichette tutte italiane, ad eccezione per gli champagne, e rigorosamente da piccoli e medi produttori, creata con la consulenza del sommelier Stefano Parenti. Buona selezione di vini dolci. Il servizio garbato e professionale ma gradevolmente informale, mette tutti a proprio agio.

Le cene che celebrano le eccellenze tricolore

Controluce aTrastevere non è solo un ristorante, è uno spazio che celebra l’ospitalità e la tradizione culinaria italiana, mantenendo sempre lo sguardo rivolto al futuro. Con questo spirito sono nate le ‘Cene in Controluce’ che vogliono esplorare il mondo dei grandi prodotti italiani sotto una chiave diversa a partire dalle basi della cucina nostrana: olio evo, pasta e vino. “Il nostro desiderio è quello di conoscere e far conoscere le vere eccellenze italiane, partendo da aziende che rappresentano delle vere e proprie chicche. Attraverso un menu dedicato studiato dai nostri chef e grazie alla presenza in sala dei produttori, il vero focus sarà mettere ‘in luce’ gli aspetti più importanti del prodotto scelto; anche per noi sarà una vera scoperta, che ha come obiettivo la nascita di nuove e belle sinergie”, raccontano le due patron di Controluce Laura Marasà e Simona Mochi.

La nostra esperienza: a cena con l’olio

La prima cena della serie si è svolta il 28 febbraio e ha visto protagonista Podere Tiberi con il suo olio evo italiano. Nel cuore pulsante della Tuscia, terra di antiche tradizioni e dolci paesaggi bucolici, sorge questa azienda di agricoltura biologica italiana votata da sempre alla produzione di un olio evo di altissima qualità. In sala da Controluce a raccontarci la sua azienda e il suo olio abbiamo incontrato Maria Clara Tiberi, giovane e intraprendente sommelier dell’olio, che a 29 anni guida con passione l’azienda di famiglia, portando avanti l’eredità di generazioni dedite alla coltivazione dell’olivo. I 1500 ulivi del suo podere, in prevalenza della varietà caninese, (l’85% e il 15% tra maurino, leccino e frantoio) si estendono su 8 ettari di terreno, tra dolci colline e valli nascoste, dove la biodiversità trova la sua massima espressione. Con una posizione privilegiata, a metà strada tra il lago e il mare, il podere gode di un microclima ideale che favorisce la crescita di ulivi robusti e produttivi, testimoni di una terra generosa e vitale.

L’olio extravergine di oliva che ne deriva è un concentrato di aromi e sapori, un viaggio sensoriale che inizia con il fruttato medio del Monovarietale Caninese, per poi esplorare le note più complesse e sfaccettate del Multivarietale Aurum.  La cena evento presso la sala da Controluce è stata un’ode a questo oro liquido, un tributo alla terra e al lavoro di chi la coltiva con dedizione. Gli chef di Controluce hanno sapientemente abbinato l’olio evo di Podere Tiberi a piatti che esaltavano la sua qualità e versatilità: dalla tartare di Scottona capperi, cipolla all’agro e puntarelle, con olio monovarietale Caninese, alle deliziose reginette ai tre pomodori con olio multivarietale Aurum; passando per il Baccalà Pil Pil (olio multi varietale Aurum) un secondo di mare in  olio cottura che regalare una morbidezza e un gusto unico al pesce, impreziosito da una sua salsina delicata fatta proprio con la sua pelle. Dulcis in fundo celebriamo il matrimonio tra olio e cucina con un Pan brioche soffice come una nuvola accompagnato con cioccolata e un olio monovarietale Caninese.

La degustazione in purezza che ha preceduto i piatti, è stata l’occasione per apprezzare l’essenza pura dell’olio, un momento di condivisione e scoperta, culmine di una serata all’insegna dell’eccellenza e della tradizione. In questa atmosfera di festa, Maria Clara Tiberi si è dimostrata valida custode di un patrimonio familiare, ma anche ambasciatrice di una cultura dell’olio che parla di qualità, sostenibilità e amore per la terra.

La cena del 22 Aprile con la pasta di ”28 PASTAI”

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Il percorso alla scoperta delle eccellenze continua in via delle Luce e per ripetere questa esperienza non bisogna attendere molto, giacchè la seconda “cena in Controluce” vi attende il 22 Aprile. Protagonista della seconda serata sarà il pastificio di Gragnano 28 Pastai con la sua pasta IGP. In sala da Controluce a raccontare la storia e gli obiettivi dell’azienda l’AD Elena Elefante, figura cardine del marchio 28 Pastai. La loro pasta è Gragnano IgP è la prima certificata in block chain da grano 100% italiano e viene lavorata con metodi tradizionali, trafile di bronzo e una vera essiccazione lenta a basse temperature.  Per questa cena evento (si raccomanda la prenotazione), gli chef di Controluce hanno ideato quattro piatti speciali realizzati con la pasta di 28 Pastai, un antipasto e tre primi: uno vegetariano, uno di pesce e uno di carne.

-Crocchetta con pasta mista, patate e provola;

-Spaghettoni alla Vignarola;

-Calamarata con polipetti alla Luciana;

-Fusilloni al Ragù di piccione e albicocche secche

Info utili

CONTROLUCE
via della Luce 44,Trastevere, Roma
Tel. +39.065814839
email: info@contro-luce.com
Sito

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