Due stelle conferite in un colpo solo: scopriamo chi è Christophe Cussac, chef star al Metropole di Monaco.
Sono pochi i fortunati nella vita che fanno esperienze come quelle dello chef Christophe Cussac e hanno la fortuna di essere nel posto giusto al momento giusto. Ha lavorato con Jamin Robuchon (1981), e poi da Troisgros
Roanne, per poi aprire la “locanda” di famiglia all’interno dell’abbazia di Saint Michel, a Tonnerre in Borgogna (che ha preso subito due stelle Michelin), la Réserve de Beaulieu e successivamente lo troviamo al Metropole (dal 2004) per
accompagnare Joël Robuchon. Oggi le nuove due stelle sono tutte sue, consegnate in un colpo solo.
Una bella pioggia di novità nel Principato di Monaco. Lo abbiamo intervistato in esclusiva per conoscere i nuovi progetti.
Tornano a brillare le due stelle al Metropole, cosa significa per te?
“Sono profondamente onorato di questo riconoscimento della Guida Michelin dopo 8 mesi dall’apertura e vorrei sottolineare che queste stelle sono il frutto del duro lavoro e della dedizione di tutto il mio team. Abbiamo percorso questa strada insieme, ognuno con il proprio contributo, la propria dedizione e il proprio talento. Brillano per ognuno di noi, perché sappiamo che non possiamo raggiungere grandi traguardi da soli. Questa è una vittoria collettiva e sono incredibilmente grato a tutti coloro che hanno contribuito al nostro successo.”
I prossimi passi per il futuro della ristorazione del Metropole?
“I prossimi passi per il futuro del nostro ristorante sono continuare a far brillare quelle stelle e, soprattutto, offrire ai nostri clienti un’esperienza gastronomica memorabile che rimanga per sempre con loro. Non c’è niente di più gratificante che vedere i nostri ospiti ricordarsi di noi con affetto, ed è allora che vinciamo la giornata.“
Il piatto più iconico con cui vorresti che tutti gli ospiti ricordassero una tua cena?
“Uno dei miei prodotti preferiti è la sardina. Trovo spettacolare riuscire a sublimare un pesce “semplice” a tal punto da farlo diventare un piatto a due stelle. Il mio piatto forte si ispira alla cucina mediterranea: una sardina cruda marinata in olio d’oliva e limone, servita con una crema di sardine piccante, condita con asparagi, caviale e limone di Mentone.“
La tua fonte di ispirazione come chef?
“Il menu del ristorante Les Ambassadeurs by Christophe Cussac è una composizione di cucina mediterranea contemporanea in senso lato, con spezie o piatti provenienti dalla Spagna, dal Nord Africa, tutti preparati con influenze del mio patrimonio culinario, nel rispetto dell’arte culinaria francese. Propongo una cucina semplice e gustosa. Una cucina che voglio mangiare e che la gente dovrebbe voler mangiare ogni giorno. Questo significa che le influenze italiane, greche, libanesi e spagnole sono tutte presenti nei piatti. Ma questo non significa che non possiamo incorporare elementi esterni, perché la cucina è sempre in evoluzione. Carne, pesce, verdure, spezie… Mi piace particolarmente lo zafferano.“
Quanto è importante la sala in una cucina stellata?
“È importante che, ottimizzando la disposizione degli spazi in cucina, miglioriamo notevolmente la produttività e semplifichiamo i compiti dei nostri chef. La nostra magnifica cucina si estende su 600 metri quadrati distribuiti su due livelli. Composta da due cucine aperte visibili ai clienti e da un laboratorio di pasticceria, si aggiunge alla nostra già imponente infrastruttura culinaria. Lavorare in questo ambiente è un vero piacere.”
La cucina gourmet è ancora così desiderabile e apprezzata come in passato? Vedi dei cambi di
tendenza o pensi sia praticabile solo in certe strutture/ città?
“La cucina gastronomica è ancora desiderabile e credo che ci sia persino un ritorno. È una cucina che racconta una storia, risveglia ricordi, conserva ed evolve le competenze tradizionali. Ricette di un tempo, piatti tradizionali confortanti, osterie, tavole di condivisione chic o popolari. Questi luoghi che resistono alla prova del tempo rimangono in prima linea.“
Pregi e difetti di Christophe Cussac.
“Perfezionismo e perfezionismo, allo stesso tempo.“
E qual è il difetto che proprio vorresti toglierti
“Spesso sono troppo schiavo della mia passione per il cucinare, che mi porta essere sempre focalizzato sulla cucina.“