Novità nella cucina del ristorante La Moresca a Ispica. A riaccendere i fornelli è lo chef Carmelo Floridia. Nuovi menu e calda ospitalità per un soggiorno all’insegna del relax e della natura, nel Val di Noto.
A dieci giorni dalla riapertura, anche all’interno, dei ristoranti, La Moresca a Ispica (ve ne avevamo parlato qui) è tornata ad accogliere la propria clientela affezionata con un progetto nuovo e a un format ristorativo che può contare su nuove figure professionali altamente qualificate. Tra queste il nuovo chef Carmelo Floridia.
La location
Il ristorante prende il nome dai maestosi alberi di Moresca, ulivi centenari che segnano l’ingresso del Relais Torre Marabino all’interno del quale si trova. Una vera e propria oasi di tranquillità, circondata dalla campagna iblea, dove si respira un pezzo di storia di questo territorio. La struttura era, infatti, un’antica torre saracena, risalente al periodo medievale, una fortificazione rurale nel tempo ristrutturata per conservarne la bellezza originaria.
Dentro, oltre al ristorante La Moresca, trovano posto quattro camere superior e tre suite per offrire al visitatore la possibilità di vivere un’esperienza completa. La buona cucina, il fascino rigenerante della natura iblea e la vicinanza con le città d’arte (come Modica, Noto o Marzamemi) sono il fiore all’occhiello. E per i winelovers non mancano le degustazioni in cantina proposte dall’azienda vitivinicola Marabino.
Lo chef
Originario di Modica, Carmelo Floridia vanta diverse e importanti collaborazioni. Tra queste quella con l’Istituto Arti Culinarie ETOILE di Sottomarina di Chioggia (VE) o con il Four Seasons di Milano. O ancora la Locanda Gulfi, dove ha lavorato per oltre dieci anni. E, in ultimo, il 25Hours Hotel di cui ha curato la carta dei ristoranti Ribelli facenti parte della prestigiosa catena alberghiera, sia a Vienna che a Zurigo.
Tra le qualità dello chef modicano Carmelo Floridia sa trasformare ogni singolo ingrediente in sapori inattesi, mai banali, grazie a proposte in grado di trasformare le materie prime di qualità in una esplosione di gusto.
Ogni piatto ideato diviene così la perfetta crasi tra ricerca, tecnica e naturalmente cultura, derivante dalla conoscenza approfondita della storia, prima ancora che dei prodotti, del territorio che li ha generati.
Cosa ti è mancato durante la pandemia?
“Dalla pandemia ho imparato a rivalutare il tempo. Soprattutto quello passato in famiglia che mi è apparso sempre più prezioso e salvifico per superare un periodo unico nel suo genere. Da questo Stop forzato la ristorazione siciliana, più che una rinascita, credo si aspetti la conferma della straordinaria qualità isolana. Grazie alla ritrovata convivialità, che è la cosa che mi è mancata di più del mio lavoro durante la pandemia, ho voglia di rimettermi ai fornelli con una maggiore concretezza. Questo non vuol dire fine dei sogni bensì volontà di realizzarli”.
Quale piatto in menu rappresenta maggiormente la tua filosofia di cucina?
“Del menù che propongo in realtà non c’è un piatto in particolare che mi rappresenti più degli altri. Questo perché in realtà mi sento rappresentato dall’insieme degli ingredienti di qualità che scelgo in base alla stagionalità. Se, però, dovessi scegliere il mio cibo del conforto, allora non ho dubbi: il bollito, perché mi ricorda casa, infanzia e famiglia”.
“Questo lungo periodo di chiusure ci ha fatto riscoprire le nostre origini, le storie dei produttori che a pochi passi da noi producono cose eccezionali. È da lì che, secondo me, occorre ripartire. Dalla nostra terra, da quei luoghi che in questi lunghi mesi ci hanno trattenuto, facendoci però alla fine scoprire dei lati inesplorati. E tutto ciò lo racconto nei miei piatti”.
Il menu
La carta proposta a La Moresca è agile, capace di spaziare dai piatti di mare a quelli di terra in equilibrio tra tradizione locale e spinta creativa, con l’attenzione sempre puntata sui prodotti di stagione, in particolare quelli biologici provenienti dall’azienda agricola Natura Iblea. Su richiesta è, inoltre, possibile avere piatti gluten free, menù vegani con verdure biologiche prodotte dalla azienda agricola, e menù per bambini, con piatti semplici, genuini e gustosi per rendere felici anche i più piccoli.
I tre menù proposti dallo chef sono: Di terra Iblea, quattro portate a base di prodotti del territorio, Dal mare nostrum, quattro portate a base di pesce e Carta Bianca, sei portate di cui tre di mare e tre di terra. Tra i piatti consigliati dallo chef: le Perle di caprino ibleo, sesamo di Ispica tostato infusione di rape rosse, limone candito e yogurt o il Capocollo di maialino nero ibleo laccato allo sciroppo di carruba con caponatina di ortaggi in foglia di fico.
I vini
Oltre al menu à la carte anche tre menu degustazione a cui si affianca una rigorosa selezione di vini, in particolare quelli biodinamici di produzione propria. La selezione di vini comprende diverse aree viticole della Sicilia, in particolare piccole cantine artigianali sensibili alla sostenibilità ambientale, dedicate alla produzione di vini biologici. Il risultato è una carta dei vini in grado di interpretare la storia e la tradizione vitivinicola del nostro territorio e dei vitigni autoctoni siciliani dai Marsala a base di Grillo, agli aromatici vini Zibibbo dell’isola di Pantelleria fino al Nerello Mascalese dell’Etna e della zona di Faro, e un’attenta selezione di vini della Val di Noto, tra cui Moscato di Noto, Nero d’Avola di Pachino, Frappato e Cerasuolo di Vittoria.
Info utili
Ristorante La Moresca
Contrada Marabino, Ispica (RG) – Relais Torre Marabino