Il sogno americano di Matteo Castagna conquista Roma con l’apertura della terza sede di California Cookhouse al Pigneto (Piazza Malatesta 42).
A Roma si dice “Non c’è due senza tre” e così dopo le primissime sedi di Montesacro, aperta nel 2018, e quella di Piazza Mazzini, aperta nel 2021, arriva la gemella di Roma Est di California Cookhouse, una sede che come le altre surfa sempre sull’onda della cucina della West Coast con un servizio, come definisce il suo ideatore, “fast casual” e un ambiente da Venice Beach con sedie sgabelli di lacca rossa e stampe a tema sulle pareti.
Matteo Castagna, classe ’96, è giovane ma ha le idee molto chiare. Questo fatto si può dedurre dalla sua storia, dal suo curriculum e dalle imprese all’attivo su Roma, sua città d’origine dove ha deciso di sviluppare il progetto di California Cookhouse.
D’altronde che avesse la stoffa dell’imprenditoria lo si poteva capire già quando Matteo, a otto anni, insieme al cugino faceva delle salse di pomodoro e le vendeva alle zie o quando in estate raccoglieva uva, fichi e more per venderli su un banchetto per strada. Qualcosa che ricorda i mercatini dei giochi che si fanno da piccoli ma con un’idea sicuramente più a fuoco sul commercio e con una precisa inclinazione per l’universo-food, che poi infatti si è confermata anche più tardi negli anni.
Il percorso di Matteo con una laurea in Scienze della Comunicazione e un corso Ais da sommelier, decide di partire per gli Stati Uniti (San Diego) con un obiettivo: imparare l’inglese e lo spagnolo. Il suo soggiorno studio diventerà però una permanenza di cinque anni, durante i quali imparare le lingue sarà solo una parte dell’impegno pratico di Matteo. Arrivato a San Diego conoscerà infatti due ragazzi romani con i quali aprirà un’attività di pizza al taglio. Per farlo non lascerà nemmeno questa volta le cose al caso e tornerà in Italia per frequentare un corso all’API (Associazione Pizzerie Italiane).
La magia delle nuove esperienze però ad un certo punto esaurisce e si fa forte il desiderio di rientrare a casa. In Italia, sempre a Roma, lavora prima come responsabile di un laboratorio di cucina in zona Eur e poi con un’azienda leader nella fornitura di prodotti importati di cucina americana, qui è subito affidato al ruolo di responsabile di ricerca e sviluppo. L’occasione è imperdibile, dall’interno Matteo riesce infatti a capire le dinamiche sui prodotti, la loro lavorazione, prende contatti con aziende e fornitori. Prima di iniziare l’esperienza di California Cookhouse, nel 2017, un’altra parentesi di successo lo lega al mondo della pinsa insieme al cugino che lo coinvolge in un progetto a Mosca.
California Cookhouse nasce però anche dopo uno studio approfondito del mercato romano che segna semaforo verde per le imprese come quella che ha in mente Matteo. I trend vengono quasi tutti dalla California e come racconta lui stesso, qui, possono funzionare “Dopo aver vissuto a lungo in California, e dall’esperienza lavorativa precedente, mi sono reso conto delle potenzialità che c’erano in Italia e della richiesta su hamburger, burritos, tacos e bowl. Negli ultimi anni in Europa, e anche nel resto del mondo, tutti i trend sono arrivati dalla California”. Nella carta di California Cookhouse entrano dunque i grandi classici degli States come appunto hamburger ma anche proposte senza glutine, per vegani e vegetariani. Tutto realizzato con ingredienti rigorosamente selezionati e un’ottima materia prima.
Dal menu il “Deluxe” un burger di Angus con bacon, cheddar e cipolla caramellata ma anche il più locale “Red Hot Chili” con ‘nduja di Spilinga, burrata e salsa aioli. E poi burritos, tacos e le pokè. Una ricca elezione di ricette plant based (con i prodotti di Beyond e Planted). Beverage birre artigianali, vini e cocktail.
Info utili
California Cookhouse
Tutti i giorni 12:00/15:00 – 19:15/22:30 (venerdì e sabato 19:15/23:30)
Piazza Malatesta 42, tel. 06 9970 1630
Viale Carnaro 13c, tel. 06 4299 0124
Viale Mazzini 125, tel. 06 8558 602