Il 19 aprile (appuntamento dalle ore 18:30) prende vita il nuovo corso del Caffè Propaganda a Roma nel segno dell’Avanguardia, parola d’ordine scelta per il restyling degli spazi ma anche per la carta di cocktail e distillati del guru Patrick Pistolesi e per la proposta gastronomica a cura dello chef Fabio Pecelli
“Avanguardia” è la parola d’ordine sotto la cui egida rinasce il Caffè Propaganda: l’indirizzo cult del buon bere (e del buon mangiare) nel cuore di Roma – in via Claudia 15, a due passi dal Colosseo – riapre i suoi spazi mercoledì 19 aprile (inaugurazione alle ore 18:30) forte di un restyling avanguardista che non ha coinvolto solo gli ambienti ma anche la mission del locale, improntata ora in tutto e per tutto al concetto di accoglienza, con l’obiettivo di far sentire l’ospite il centro gravitazionale di un nuovo scenario bivalente caratterizzato da un lato dalle alchimie alcoliche realizzate da uno dei bar manager più noti e apprezzati della capitale, Patrick Pistolesi (coadiuvato da Livio Morena) e dall’altro dalle meraviglie culinarie dello chef Fabio Pecelli, con i suoi piatti che raccontano una storia fatta di tradizione ma anche di ricerca ed evoluzione.
Il restyling degli spazi
Il nuovo Caffè Propaganda in versione “avanguardista” apre al nuovo corso con una distinzione più netta delle due aree, quella mixology e quella ristorativa. Due anime in un solo luogo dove poter disegnare e vivere la serata ideale: il cibo come accompagnamento a vini, distillati e cocktails o l’esatto contrario, con la proposta “drink” che ruota intorno alle specialità dello chef. Un gioco delle parti, in cui il filo conduttore è l’Avanguardia nel gusto, che sia di un piatto o di un bicchiere.
L’area cocktail, regno naturale di Patrick Pistolesi, acquista spazio e coperti, mentre una porta di ferro e vetro, ombreggiata da una tenda rosso carminio, introduce nella zona ristorante, più raccolta e curata per dare maggiore importanza al servizio e alla piacevolezza della cucina. Qui una rinnovata illuminazione e nuovi arredi, fanno da cornice alle offerte gastronomiche di chef Pecelli, giovane veterano delle cucine della capitale che, a meno di trent’anni, ne ha già 15 di lavoro sulle spalle tra importanti esperienze in ristoranti stellati (come il Reale di Niko Romito o il Giuda Ballerino), responsabilità da executive chef (Pastificio San Lorenzo) e da resident chef della scuola di formazione culinaria Coquis – Ateneo della Cucina Italiana.
Hotel Avanguardia – La nuova carta di cocktail e distillati
Benvenuti all’“Hotel Avanguardia”, la carta dei cocktail che vi farà attraversare il mondo intero attraverso le camere d’albergo di varie nazioni e continenti, racchiudendo in ognuna, tra le sue carte da parati (che saranno storie nelle storie) e i suoi scenari da fiaba, un distillato d’eccellenza che ne rappresenta il cuore. Ogni stanza sarà rappresentata da racconti, suggestioni, profumi e sapori diversi e in essa verrà presentato un whisky o un rum, una vodka o un gin accompagnato dal cocktail che più di ogni altro lo rappresenta. Voltando pagina, della stessa stanza verrà presentata la sua evoluzione, cioè la sua anima all’avanguardia, con un cocktail di nuova concezione creato dal bar manager Patrick Pistolesi.
E la nuova prospettiva riguarda anche l’abbracciare il passato, senza rinnegarlo, trasportandolo in un presente quasi futuristico: con questo percorso sono nate le tre proposte più rappresentative. Ecco, dunque, il Calippo, un gioco alcolico ghiacciato che rimanda all’infanzia; il Latte e menta che rende inaspettato il connubio con un raffinato rum haitiano, e la Cherry Cola, la prima bibita imbottigliata direttamente al Caffè Propaganda, totalmente fatta in casa e dalla formula segreta.
La proposta alcolica si arricchisce poi di 25 distillati premium, molto rari e pregevoli, alcuni realmente introvabili.
Il percorso ovviamente non sarebbe completo se non fosse accompagnato da piatti che ne esaltassero le sensazioni olfattive e gustative: benché in quest’area la cucina abbia lasciato spazio al bar, lo chef Fabio Pecelli ha inserito in ogni stanza dell’Hotel Avanguardia una combinazione di piatti, lasciando all’ospite la libertà di scegliere ove sostare e quanto soffermarsi. Una selezione di proposte realizzate esclusivamente per il Bar completano la proposta gastronomica dando enfasi alla materia prima.
Infine, ogni martedì e mercoledì si potranno degustare 14 distillati purissimi, per trasformare i “bevitori” frettolosi in palati adulti e consapevoli del buon bere. In cambio del tempo, così prezioso per ognuno di noi, che l’ospite metterà a disposizione recandosi al Caffè Propaganda, i nostri bar tender schiuderanno per lui la via alla ricerca dell’essenza di ogni alcolico, bandendo la fretta e lasciando solo spazio alla rilassatezza e alla comprensione acquisita grazie all’esperienza (cioè l’assaggio). Si inizierà con i nikka giapponesi, poi un whisky europeo, uno americano, un sake e shochu, il vermut, il gin, la vodka e il rum, la tequila, il mescal, il pisco casacca, il cognac e calvados, fino ai liquori europei.
L’Avanguardia nella cucina di Fabio Pecelli
«Non sono mai stanco: cucinare è per me continua meraviglia. Di ogni piatto provo a immaginare come renderlo degno di essere ricordato. Questo è ciò che desidero: scardinare idee pregresse su un piatto e provare a regalare forti sensazioni gustative». Parola di chef Pecelli, la cui Avanguardia in cucina consiste nell’aver fatto proprie le tradizioni e le tecniche per proporre piatti dal gusto immediato e da un grafismo riconoscibile, che riporta ai colori degli ingredienti.
La ricerca di Fabio Pecelli sarà supportata da un vero e proprio orto biodinamico che rifornirà il Caffè Propaganda degli ortaggi e delle verdure necessarie come le misticanze.
Tutti gli alimenti utilizzati al Caffè Propaganda (tranne la pasta secca) vengono realizzati in cucina: dai pani ai grissini, dagli appetizer come il Sofficino ripieno o il Cono di broccoletti e pecorino a tutte le paste fresche.
Cosa si mangia a pranzo e a cena
Le carte per il pranzo e per la cena sono entrambe ben nutrite e variegate. A fare la differenza fra l’una e l’altra è il tipo di proposta, più classica e veloce, più leggera e dinamica (anche se comunque di gran gusto) di giorno, ideale quindi pure per pause e break dal lavoro, più ricercata e avanguardista la sera, e dai moltissimi risvolti gourmet.
A pranzo gli antipasti spaziano dalle tipiche selezioni di salumi e formaggi alla Battuta di manzo, senape e cipolla rossa agrodolce e alle Alici in crosta di pane e finocchietto, misticanza e salmoriglio. I primi sono tutti grandi cult: Carbonara, Cacio e Pepe, Amatriciana e Pomodoro e Basilico. Per secondo Hamburger di manzo (servito con patate al forno, pane e salse fatte in casa) o Cartoccio di calamari con maionese al wasabi o ancora Cuore di baccalà, crema di patate al rosmarino e capperi. E poi contorni e insalate varie e Uova di Parisi (“all’occhio di bue” e “in camicia” con salsa al parmigiano e verdure di stagione). Per dessert Tiramisù al bicchiere o Pinzimonio di frutta e verdura con zabaione al passito, oltre ai “dolci in vetrina” come Ciambellone, Crostate e biscotti vari.
A cena c’è l’imbarazzo della scelta. Dal bollito di vitello, bagnetto verde, capperi, limone e cipolla rossa al Baccalà mantecato croccante, prezzemolo e ravanelli agrodolci (e sono solo gli antipasti). Fra i primi splendido il Tortello liquido di carbonara, e anche lo Spaghettone acqua di…cacio & pere. Per gli amanti dei sapori di mare Bottoncini ripieni di burrata all’impepata di cozze o Linguina vongole e prezzemolo. Si prosegue poi con Coscia d’anatra, patate viola, giardiniera di radici e finta rapa rossa o Pluma di maiale iberico, cenere, cipolla, mela e senape; fra i secondi di pesce spiccano il Baccalà arrosto, succo di olive verdi, cereali e pomodoro e la Triglia in carrozza, spuma di acciughe e cicoria. E per chiudere in dolcezza c’è l’Ovo..misú, il Finto yogurt alla camomilla, liquirizia e limone, la Crostatina al cioccolato liquido, fiori e frutti rossi e il Minestrone di frutta e verdura e zabaione al passito, oltre ai “dolci in vetrina” come Ciambellone, Crostate e biscotti vari.
Sala e Vini: l’impronta di Enrico Camelio e Valerio Capriotti
Due importanti e blasonati professionisti del settore che hanno fatto dalle cura della sala e del personale nonchè della selezione e del servizio dei vini, sono stai chiamati dalla proprietà del Caffè Propaganda per imprimere un carattere risconoscibile al servizio e alla carta dei vini.
Si parla di Enrico Camelio, formatore e professionista della sala, un vero guru della formazione giovanile e selezionatore per importanti gruppi alberghieri internazionali e di Valerio Capriotti, già direttore di sala e sommelier presso il bistellato Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa (eletto Sommelier dell’anno da Identità Golose).
I due in qualità di consulenti hanno selezionato ragazzi giovani, freschi e con un’innata capacità di offrire al cliente sempre la migliore accoglienza e ospitalità, mettendosi al servizio con disponibilità e semplicità. Per alcuni mesi saranno in sala personalmente per guidare il team.
La carta dei vini offrirà prodotti non solo tradizionali e noti, ma anche vini “fatti con l’uva” – come ama dire Valerio Capriotti – vini che rappresentano un ritorno alla terra, all’origine e al lavoro dell’uomo: ogni sorso sarà un viaggio senza scorciatoie dove ritrovare l’essenzialità dei sapori e delle persone.
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