Alle pendici del Vesuvio, nuova apertura dedicata agli amanti della carne: con la firma dei bros Annalisa e Gennaro Alfiero e la complicità dello chef Davide Loffredo, bun e non solo.
Dopo le interminabili intermittenze Covid, si parte sul serio. Bros And Bun non è una semplice hamburgheria e nemmeno un classico ristorante gourmet. Con entusiasmo da vendere, ci accolgono i fratelli Annalisa e Gennaro Alfiero, giovani e determinati patron. Una visione precisa frutto di viaggi in giro per il mondo e uno stile che incrocia Parigi, Londra, New York. A San Giorgio a Cremano – piccola cittadina alle pendici del Vesuvio, famosa per aver visto nascere Massimo Troisi – è stato audace pensarlo e coraggioso proporlo. Eppure l’atmosfera è perfetta. Le luci giuste e la determinazione a sollevare l’offerta da inutili orpelli, puntando su professionisti e ingredienti sceltissimi.
In cucina c’è Davide Loffredo, chef under 30 originario di Torre del Greco, esperienze importanti che si chiamano Luigi Tramontano al ristorante Terrazza Bosquet del Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento, ma anche ristorante La Serra dell’Hotel Le Agavi di Positano. Senza dimenticare le cucine del Maxi, la stella Michelin dell’Hotel Capo La Gala di Vico Equense ed il 5 Stelle Lusso Carlton Hotel di St. Moritz, in Svizzera.
Qualcuno direbbe esperienza “stellata”, noi abbiamo assaggiato il nuovo menu e confermiamo che la giovane toque campana brilla di luce propria. Il menu è intrigante, optare per una degustazione ci sembra la migliore delle idee per iniziare a conoscersi. Alta cucina in un bun, il panino tondo e soffice che accompagna hamburger e non solo: questo, il concetto di base. Insieme a una serie di piatti di carne dal sapore mitteleuropeo. Tecnica e ricerca sulle materie prime, Davide Loffredo ci ha convinto e vi raccontiamo perché.
Bros and Bun
La proposta gastronomica
Partiamo con la “Melanzana in varie consistenze”: carpaccio di parmigiana, salsa di pomodorino giallo e rosso, polpette e spuma. Un piatto denso di tecnica, gusto ed essenzialità estetica. Nel suo essere vegetariano, riesce quasi a offuscare la tartare, l’altro antipasto che arriva subito dopo. Ottima battuta di filetto per porgere il biglietto da visita di Bros and Bun: carne, senza dubbio, scelta con attenzione maniacale e trattata con i guanti bianchi in un luogo che riesce a essere tradizionale e cosmopolita.
Davide Loffredo si porta un bel po’ di ricordi nello zaino, per esempio i formaggi e le salse che evocano la sua esperienza in Svizzera. La realizzazione dei bun è affidata a Cesto Bakery (ne abbiamo parlato qui) attraverso una ricetta esclusiva, messa a punto per l’occasione: parliamo di un “panino” immaginato come piatto di alta cucina.
Proseguiamo la degustazione con il terzo antipasto ed è il turno di un mini Bao (panino cotto al vapore) con maionese al pepe, Culatello di Zibello dop, pomodori secchi e crocchetta di mozzarella. Ci sono ingredienti di prestigio e c’è un aura sentimentale di mozzarella in carrozza che ai partenopei proprio non riesce a sfuggire. Con “Pulled Lamb”, costruito con lattica, lingotto di melanzane, cipollotto nocerino, chips di patate viola e agnello, Davide Loffredo eleva il concetto di hamburger classico, ripensando l’origine di ogni singolo ingrediente per incastrarlo nella sua stessa tradizione. Piatto segnante.
Imperdibile la pasticceria curata da Michele Cannavacciuolo, pastry chef della squadra di Gennaro Esposito di Torre del Saracino. Abbiamo assaggiato “Come un tiramisu”, deliziosa opera di ingegneria ad alto tasso glicemico: panna cotta al cocco, cremoso al caffè, crumble grué, burro di arachidi e gelato al caffè. E abbiamo proseguito con “Sablé agli agrumi”, giusto per affacciarci in Francia e dintorni, con la golosità di una pasta frolla, pardon, sablé, di livello altissimo. E il talento, si sa, risiede sempre nei dettagli.
Cocktail bar
La carta dei vini è pronta a regalare emozioni, ma Bros and Bun punta sul cocktail bar con le creazioni di Giuseppe Esposito: classe ’86, napoletano. Nel suo background, Londra e lo storico Ivy Club. Successivamente diventa head bartender dello Sky Garden di Londra, infine da Arros Qd, la parentesi londinese del pluristellato Quique Dacosta. Da Bros And Bun sfodera competenza e quella coreografia che un po’ ti aspetti dal settore. L’intero menu è stato accompagnato dalle sue ricette, piacevolissimi momenti funambolici: laddove ti aspetti un contrasto, arriva un’accomodante assonanza e viceversa. Equilibri ragionati ed ottimo balance. Abbiamo adorato il suo Plum Negroni.
L’arredamento
Ambienti di ispirazione Art Déco, linee morbide, legno di mogano, marmo, divani in velluto capitonné, carta da parato dal disegno rétro e, per l’illuminazione, un evidente capolavoro di lightdesign. La cucina è a vista sulla sala, preceduta dal bancone mixology che fa molto New York, affascinante trait d’union tra l’ambiente di lavoro e la sala, mentre un po’ ovunque campeggia un certo fenicottero: il logo stilizzato scelto per rappresentare Bros And Bun. animale considerato sacro nell’antichità, “uccello dei quattro elementi” (aria, acqua, fuoco, terra), da sempre simbolo di positività, fascino, eleganza e sincerità. Bravi ragazzi, avanti così.
Info utili
Bros and Bun
Via Galante 55, San Giorgio a Cremano
Tel: 380 145 1709
Orari: dal lunedì al giovedì dalle 19:30 alle 24:00, venerdì e sabato dalle 19:30 alle 00:30, domenica chiuso