Torna con la sua tre giorni di approfondimento enologico la manifestazione Beviamoci Sud 2023, giunta ormai alla sua quinta edizione. Appuntamento a Roma, nelle sale del centralissimo Grand Hotel Palatino, i prossimi 6, 7 e 8 maggio.
Beviamoci Sud 2023 è il grande festival dei vini del sud, come è facile intuire dal nome, che nasce su iniziativa dell’autore del wine blog Percorsi di Vino di nome Andrea Petrini coadiuvato dall’aiuto, e della preziosa collaborazione, del giornalista enogastronomico Luciano Pignataro.
La kermesse come ogni anno si concentrerà sull’obiettivo di promuoverne l’unicità e il valore delle grandi eccellenze enologiche del sud, senza però dimenticare la regione ospite dell’evento che è appunto il Lazio con una doverosa rappresentanza di etichette anche di questa regione. Il tutto si svolgerà come per i migliori eventi di settore con banchi d’assaggio in cui poter parlare con i rappresentanti delle aziende espositrici e con lo svolgimento di masterclass di approfondimento per ampliare la propria conoscenza del mondo del vino del sud e del suo territorio.
Beviamoci Sud 2023: la storia del vino
Beviamoci Sud 2023 è l’evento che da risalto infatti a quelle terre che da sempre hanno significato vino, cultura del vino e storia del vino. I vini italiani antichi sono in verità molti ma se vogliamo andare alle radici di questa lunga storia, parlando dei fatti di casa nostra più che della storia mondiale che attesta nel Caucaso meridionale, in Georgia, il vino più antico del mondo con appena 8 mila anni di età, torniamo inevitabilmente alle terre del centro e sud d’Italia.
Stiamo parlando infatti di vini come il Cècubo ma anche e soprattutto del Falerno che sono i vini bevuti addirittura dai Romani dopo aver imparato le tecniche di viticoltura dagli egizi e dai greci. Il Cècubo era il vino che veniva prodotto nel Caecubus ager o meglio nella zona che va da Sperlonga a Fondi, quindi non siamo completamente a sud ma nel basso Lazio. Un’attestazione prestigiosa della bontà di questo vino viene non di meno che da Plinio il Vecchio che nel suo Naturalis Historia scriveva di come preferisse questo vino al Falerno in una classifica personale da enologo ant-litteram. La frase in oggetto era Antea coecubum, postea falernum che traduce appunto “prima il Cècubo, poi il Falerno”. I
l Falerno invece è un vino che veniva prodotto più a sud, precisamente nel ager Falernus ossia quella zona adiacente ma separata dal fiume Volturno dall’ager Campanus. Vino sicuramente molto denso sul quale si può leggere addirittura che se ne versava una quantità a terra alla quale si dava fuoco per riconoscere che fosse lui. Diviso in due varietà era o dolce o aspro incontrando così trasversalmente i gusti più delicati o forti dei suoi consumatori, vino che oggi si produce ancora e trova proprio nella zona più a sud della Campania la sua terra di coltura. Si può trovare sia rosso che bianco.
Gli appuntamenti in programma
Tornando alla manifestazione, che prenderà avvio il prossimo sabato, sono molte le novità che gli organizzatori hanno pensato per questa quinta edizione. Tra queste l’estensione anche al lunedì per tutti gli operatori Ho.Re.Ca e alla stampa specializzata, la consegna del premio “Eccellenze di Beviamoci Sud 2023” alle etichette meritevoli di tale riconoscimento (lunedì 8 maggio alle ore 14.00) e, in fine, l’assegnazione anche del premio “Ambasciatori di Beviamoci Sud 2023” rivolto a tutti gli esercizi che con la loro offerta enologica sostengono in modo ineccepibile la causa della valorizzazione dei vini del sud del paese.
Tante le conferme di partecipazione a quest’ultima premiazione in questa edizione 2023, per citare giusto qualche nome Idylio by Apreda, Mirabelle, Antica Pesa, Osteria Arbustico, 50 Kalò, Ristorante Gambero Rosso.
Info utili
Beviamoci Sud 2023
Dove: Grand Hotel Palatino, Roma
Quando: 6,7,8 maggio