Ovvero nel punto vendita Coop presso il Bicocca Village, a Milano. 54 tavoli interattivi e 46 totem-touch raccontano ognuno degli oltre 6mila prodotti in vendita nelle dispense. Basterà toccare un’arancia,per esempio, per leggere tutto di essa sugli schermi: origine delle materie prime, valori nutrizionali, impatto ambientale
La possibilità di fare un acquisto più consapevole e più utile per tutti i consumatori la da in maniera finalmente concreta e immediata il nuovo punto vendita a marchio Coop presso il Bicocca Village di Milano: un vero e proprio Supermercato del Futuro, in formato digitale.
Per capire di cosa si tratta basta un semplice esempio: toccando un qualsiasi alimento, per esempio un’arancia al reparto frutta, riceverete in tempo reale tutte le informazioni che lo riguardano: origine delle materie prime, valori nutrizionali, impatto ambientale, ovvero caratteristiche e istruzioni per lo smaltimento.
Come? Grazie a 54 tavoli interattivi e 46 totem-touch (dotate dalle aziende Accenture e Avenade) predisposti di scanner e che attraverso le più moderne innovazioni tecnologiche faranno comparire all’istante tutto ciò che vi serve sapere per portare a termine la vostra scelta.
Una sorta di vera e propria app che entra a gamba tesa nella vita reale e facilita di gran lunga la vita a tutti gli utenti educandoli e rendendoli consapevoli sulla tracciabilità e sulla trasparenza dell’intera filiera.
L’idea è nata a Expo lo scorso anno in occasione del lancio del Future Food District, ma se all’epoca si parlava di istituire una zona permanente all’interno del complesso della Scienza e della Tecnica dotata di questa tecnologia e dedicata all’innovazione nell’alimentazione, adesso il progetto è divenuto ancora più parte integrante della realtà quotidiana della gente con il supermercato milanese, dove saranno venduti (e quindi raccontati sugli schermi) oltre 6mila prodotti in un’area di quasi 1000 metri quadrati.
Il negozio 3.0 è costato ben 4,5 milioni di euro, e l’obiettivo è quello di raggiungere presto i 2mila clienti al giorno, nonostante la location sia nella periferia milanese, anche se ben collegata dalla nuova linea M5 e all’interno di un centro commerciale affollato anche dai circa 30mila studenti dell’università Bicocca.
Non vi saranno alter ego in Italia, almeno non a firma Coop, come spiegato dal numero 2 di Coop Italia Marco Pedroni: «Questo negozio è un ibrido”, ha commentato il presidente di Coop Italia Marco Pedroni, “Continueremo a introdurre innovazioni nel punto vendita ma non ne costruiremo altri così in Italia».