Magazine di ristorazione e itinerari enogastronomici
Appuntamenti

Arriva il Supplì Festival a Roma

Domenica 12 giugno all’Ippodromo delle Capannelle la manifestazione omaggio alla polpetta di riso più amata dagli italiani

Continuano i festival a Roma di Italia Tradizionale. Dopo il successo di quello dedicato al Tiramisù che ha visto trionfare come da previsioni Pompi, arriva un grande evento dedicato alla polpetta di riso più amata dagli italiani: il Supplì. L’appuntamento è fissato per domenica 12 giugno presso l’Ippodromo delle Capannelle (via Appia Nuova 1255), per un’intera giornata dedicata al gustoso fritto declinato in molte varianti (artigianale, territoriale, classico, moderno, gluten-free, vegano, vegetariano) con musica, performance e area giochi per i più piccoli.

Tutti i partecipanti potranno votare il supplì migliore: il vincitore sarà premiato con il riconoscimento del Supplì d’Oro.

L’ingresso al Supplì Festival è gratuito e i prodotti potranno essere acquistati agli stand tramite la formula token (con 10 euro si potranno ottenere 6 gettoni). Orario: dalle 12 alle 23.

Info e dettagli all’evento Facebook.

Il supplì tornerà poi protagonista da Eataly, con una manifestazione in programma dal 15 al 17 luglio.

 

BREVE STORIA DEL SUPPLI’

A Roma il supplì è un’istituzione, per quanto non antichissima. È una polpetta di riso di forma allungata con ragù di carne con il pommidoro, impanata due volte e (possibilmente) fritta nello strutto, altrimenti nell’olio di oliva.

La parola supplì deriva probabilmente dal francese surprise e la sorpresa è proprio il suo ripieno, la mozzarella filante.

La prima testimonianza scritta della presenza di questo bocconcino fritto è del 1874: nel menu della Trattoria della Lepre a Roma compaiono con il nome di soplis di riso.

Inizialmente il venditore di supplì girava per strada la sera per i vicoli di Roma con uno scaldavivande o caldara colma d’olio strillando: “Calli bollenti! Supplì di riso!” e si metteva in qualche angolo nelle piazze, durante le fiere, le corse o il mercato; spesso ci abbinava il baccalà in pastella o le mele.

Ora è facile trovarlo in tutte le pizzerie e nelle varianti più incredibili compare anche nei menu di una serie di ristoranti di buona levatura, ma è rimasto sempre uno street food, da mangiare con le mani e possibilmente per strada.

Articoli correlati

Sapori Segreti: boom di visitatori al Palazzo dei Congressi

Belinda Bortolan

La Serata Napoletana: alla Cantalupa i migliori chef da Napoli e dalla Campania

Annalisa Leopolda Cavaleri

San Valentino in Basilicata: 4 indirizzi per andare sul sicuro

Annalucia Galeone