Cucina di territorio ma con ispirazioni internazionali e contemporanee a cavallo tra l’Italia e il Giappone. Questa è la proposta gastronomica di Antica Torretta che a Verona coniuga alta cucina e convivialità.
Assaggiare un piatto è come fermare il tempo. C’è una cosa che succede a tutti quando ci sediamo a un tavolo e cominciamo a mangiare e che ci cambia irrimediabilmente. Accade un incontro. E quell’incontro ci chiede con forza una cosa: vivere il presente e quel preciso momento. Hic et nunc, qui ed ora. È il potere del cibo. Un linguaggio universale che non ha bisogno di traduzioni e può viaggiare nello spazio e nel tempo. A Verona, territorio in cui la cucina tradizionale veneta la fa da padrone, è possibile trovare un ristorante che fa moda, senza seguire la moda. Tra i primi a proporre una cucina contemporanea con ispirazioni anche internazionali, Antica Torretta si distingue per l’emozione che si riesce a vivere assaporando i piatti dello chef Olimpio Brunelli che si imprimono nella memoria.
Aperto negli anni 80’, il ristorante è all’interno di Palazzo Cerù, a piazza Broilo, il cuore della Curia Veronese. Brolio deriva infatti da Broilium, nome medievale che identificava l’orto circoscritto del vescovo.
La location
Restaurata lo scorso anno, Antica Torretta è composta da una sala principale al pian terreno, due ambienti intimi perfetti per eventi privati al piano superiore e d’estate si amplia con uno spazio all’esterno.
La location è accogliente, il personale di sala sorridente e qualificato. Non esistono barriere divisorie tra cucina e sala. Un grande vetro consente la condivisione con i clienti di tutto ciò che accade nel locale, avvolti da un’aria di raffinata familiarità.
Il minuzioso lavoro dello staff in cucina e la solerte presenza tra i tavoli del personale e di Manuel Fiorentini, titolare dal 2011 del ristorante, costituiscono gli elementi essenziali dell’inedito concetto di convivialità. Importante, il lavoro di organizzazione giornaliera del ristorante gestito da Giorgia Fiorentini, collante tra sala e cucina.
“Lavoro alla Torretta dal 2006, ero il direttore di sala e dopo 5 anni ho rilevato l’attività, – commenta Manuel. Il mio obiettivo è mantenere sempre e comunque lo stesso gruppo di lavoro, cercando di gratificare il personale con corsi di formazione e aggiornamento, in cucina e in sala. Ma non solo: siamo una grande famiglia che lavora insieme da anni con il comun denominatore di cura del dettaglio e precisione”.
I clienti sono accolti in sala da Alberto Mascanzoni, da pochi anni socio di Manuel e coccolati da Sebastian Micu, direttore di sala e personaggio decisamente empatico che, con uno sguardo, riesce a interpretarne desideri e gusti.
La proposta gastronomica
Dai tavoli di Antica Torretta, gli ospiti possono seguire ogni atto dell’opera culinaria e degustarne ogni singola vocalità: Ostriche “Gourmandise”, Granchio Reale dell’Alaska alla Plancha, Battuta di Black Angus. Classicità ma con brio, escursioni fuori porta, divagazioni fuori carta e l’impressione crescente che a condurre il gioco sia un fuoriclasse.
“La filosofia di Brunelli si fonda sull’utilizzo di materie prime semplici, regionali ma non solo, estremamente ricercate. I sapori non sono mai stravolti e restano sempre riconoscibili. Lo chef è ancorato a una tradizione culinaria che affonda le radici nel passato. Anche il suo passato personale e ne introduce rivisitazioni in chiave contemporanea”, commenta il patron.
L’antipasto “Bocconcini di baccalà, polenta soffiata, friggitelli e polvere di wakame” unisce elementi regionali, italiani e giapponesi. Gli accostamenti sono interessanti e caratterizzano la portata con una costante e spiccata golosità.
“Gnocchi di ricotta al tartufo nero e burro noisette” è invece il piatto più rappresentativo di Antica Torretta. Della tradizionale ricetta delle malghe di montagna, ovvero le fattorie che si trovano sull’altopiano Lessinia, lo chef ha proposto una personale revisione. Gli gnocchi “sbattui” con il burro fuso e ricotta affumicata sono sostituiti da una quenelle che prevede la ricotta nell’impasto. Il tartufo nero e il burro noisette completano la portata: tradizione, modernità e arte s’incontrano senza rinunciare ai casalinghi sapori della memoria e quel prezioso senso di artigianalità come filo conduttore tra passato e futuro.
La scrupolosa selezione degli ingredienti caratterizza anche il carrè d’agnello in crosta alle ortiche, scorzonera, aglio orsino.
Altra specialità del ristorante è sicuramente lo chateaubriand al tartufo nero pregiato: appaga vista, olfatto e palato.
Le medesime attenzioni in termini di qualità sono rivolte da Sebastian alla selezione enologica di etichette di piccoli produttori non disdegnando però le grandi griffe francesi e le riserve da varie regioni italiane.
Il valore dell’impegno, della condivisione e dello studio nel creare qualcosa di bello e di buono rende l’Antica Torretta un’imperdibile tappa gourmet che ha tutto il necessario per uscire appagati, felici, e magari visitare alcune delle attrattive di Verona.
Info utili
Antica Torretta
Piazza Broilo, 1, 37121 Verona
Tel: 045 801 5292