Dopo aver girato il mondo, lo chef Corrado Parisi è approdato alla guida del ristorante Al Pappagallo, storica insegna bolognese, con la sua cucina tradizionale e sofisticata.
Grandi novità a Bologna. Tra le mura storiche del ristorante Al Pappagallo è arrivato Corrado Parisi. Lo chef ragusano, dopo aver girato il mondo ricevendo premi e riconoscimenti internazionali, è sbarcato nel capoluogo dell’Emilia per intraprendere un nuovo ambizioso progetto in uno dei ristoranti più longevi della città (ve ne avevamo parlato qui).
“Da bambino volevo diventare uno chef”, ce l’ha tatuato sull’avambraccio destro e questa determinazione la si intuisce dalle sue parole poche, veloci che sanno di concretezza quando espone la sua filosofia di cucina e i cambiamenti che apporterà la sua presenza : “Tanta tradizione sì ma con qualche innovazione concordata” . Concordata con Michele Pettinicchio ed Elisabetta Valenti, i titolari, che in questi ultimi due mesi hanno avuto modo di trovare un punto d’incontro con Corrado per raggiungere un menù “succulento ed equilibrato” come loro stessi lo hanno definito.
Uno chef che ama la tradizione, ma vista come un punto di partenza, che si evolve attraverso sofisticate tecniche di preparazione e di cottura. Per lui il cestino del pane è una portata. Per questo in quello di Al Pappagallo ne inserirà ben nove tipologie, un retaggio della sua formazione che è iniziata come maestro pasticcere e dell’arte bianca.
La proposta gastronomica
Alla cucina di Al Pappagallo, ricercata e ben ancorata alle sue radici della tradizione più antica della gastronomia bolognese, si affiancheranno i piatti più iconici di Parisi.
Dal 25 aprile, dopo una settimana di chiusura per la messa a punto della squadra, la cucina offrirà due opzioni: il Menù della memoria dedicato a Vittorio Zurla (fondatore de Al Pappagallo nel 1919 n.d.r.) con i piatti storici, e il Menu dello Chef. Nel primo troveremo portate come il Tortellino goccia d’oro, premiato come il miglior tortellino della regione nell’anno del centenario, o la classica Cotoletta bolognese di vitello con friggione al Campari. Nel secondo, invece, il Baccalà mantecato, pop corn di cotica, carciofo di Gerusalemme alla brace e crema di cipolle bruciate ma anche la Millefoglie di alici marinate, peperoni confit, croccante di olive, vinaigrette al cipollotto balsamico e i Piselli ripieni di seppie su cremoso di patate shakerate al latte, crumble di pane ed estratto di silene.
Infine ci sarà il Menù di famiglia che si potrà degustare solo nella Torre degli Alberici. Anche qui la novità non sarà solo quella dell’orario, dal 6 aprile infatti sarà aperta sette giorni su sette, dalle 11 alle 19.30 ma la cucina avrà l’impronta “della quotidianità di casa” come l’ha definita Corrado con piatti tradizionali come lo stecco petroniano, gran fritto misto alla bolognese, animelle di vitello e funghi fritti, fegati misti con cipolla in rete di maiale arrostiti, giardiniera fatta in casa e una lasagna fatta di tagliatella il tutto con con prezzi più accessibili.
Innovazione anche nei dolci con la presentazione di una nuova versione della zuppa inglese di forma cubica e di una tarte tatin “à porter” racchiusa in una stagnola edibile.
Info utili
Al Pappagallo
Piazza della Mercanzia 3, Bologna
Tel: 051 232807
Foto: Lorenzo Moreni