Lontano dal caos del centro città ma nel cuore di uno dei nuovi poli gastronomici di Roma, Gelato d’Essai, il primo ristorante al mondo interamente dedicato al gelato, merita davvero una visita.
Poche settimane fa, vi avevamo annunciato l’apertura del primo ristorante al mondo con un menu interamente dedicato al gelato. Si tratta di un esperimento unico e io, da vera golosa, non potevo lasciarmelo sfuggire. Gambe in spalla, sono andata così in zona Centocelle, in Via Tor de’ Schiavi 295, per provare la cucina di Gelato d’Essai.
Il locale di Geppy Sferra si trova all’interno di una piccola galleria commerciale. L’ambiente è piccolo ma molto luminoso. Il grande bancone dei gelati accoglie i clienti all’ingresso. I gusti sono tutti rigorosamente di stagione e variano seguendo la disponibilità delle materie prime sul mercato. Un tabellone elenca i gelati disponibili, distinguendo tra quelli classici e quelli senza latte. Caffè, arachide salata, crema, gianduia, pistacchio di Bronte, ricotta romana con visciole, mirtillo e rosa canina, lampone con scaglie di cioccolato e pera e cannella sono solo alcuni dei gusti che attirano la mia attenzione.
Alle spalle del banco frigo, la caffetteria, le tisane e i prodotti da forno come crostate, dolcetti e le mini porzioni di tiramisù. Sulla parete di fronte, ben disposti sulle mensole, le materie prime utilizzate, tutte disponibili all’acquisto al dettaglio. Diversi tipi di caffè, frutta secca, olio, confetture, miele e marmellate costituiscono un vero e proprio “emporio d’essai”.
Dall’altra parte, superati due piccoli gradini, ecco il bistrò. Pochi tavoli, per un totale di 14 coperti circa, apparecchiati in stile minimal e informale. I colori bianco, blu e azzurro si alternano al bordeaux della porta d’ingresso al laboratorio creando un ambiente davvero confortevole e conviviale.
Sembra davvero di stare in un piccolo salottino e Geppy Sferra, insieme a Alessio Schioppa e Marco Mezzaroma, sono dei perfetti padroni di casa.
La proposta gastronomica
Punto di forza di Gelato d’Essai, oltre all’accoglienza, è sicuramente il menu. Il gelato la fa da padrone ma scordatevi di trovare il gelato gastronomico. Qui non c’è spazio per gusti salati o bizzarri. In menu infatti si possono trovare solamente i gusti presenti al banco frigo, disponibili anche da gustare in cono o coppetta.
“La sfida era proprio questa. – racconta con orgoglio Sferra – Volevamo creare dei piatti partendo dal gelato, senza però mutarne le caratteristiche principali. La gastronomia doveva armonizzarsi alla gelateria artigianale. L’obiettivo era creare un modo diverso di mangiare il gelato senza limitarsi al cono e alla coppetta. Invece che portare il gelataio nel ristorante abbiamo avuto portare il cuoco dentro la gelateria”.
“Il gelato ha ancora tante cose da raccontare prima di diventare salato. Non avere il vincolo di inventare un gusto salato, ti da una libertà di azione enorme. Non esiste per me il gelato salato. Lo puoi fare per un evento ma nessuno si prenderebbe mai un cono di gelato gastronomico. E siccome il gelato è uscito dal dessert, nei dolci non lo troverete!” continua Sferra.
Il risultato sono dei piatti sorprendenti dove il gelato diventa un vero e proprio ingrediente che non stona anzi, impreziosisce le ricette senza essere invadente o eccessivamente dolce.
“Il trucco è controllare la temperatura dei piatti sia per evitare di far sciogliere il gelato sia per non creare lo shock termico in bocca. Noi serviamo le nostre portate ad un massimo di 48° C” spiega Mezzaroma.
Il menu è diviso in tre: il gelato e l’orto, il gelato e la fattoria, il gelato e il mare. Si possono ordinare i piatti à la carte oppure si può optare per uno dei due menu degustazione (3 portate a scelta e 1 dessert a 20 euro o 5 portate e 1 dessert a 30 euro). Le portate dei menu degustazione sono mezze porzioni ma tranquilli, non vi alzerete con la fame. La carta dei vini è limitata ma ben studiata per accontentare tutti i palati.
Mi siedo così a tavola, carica di aspettative. Per abituare il palato, mi viene servita una bruschetta con gelato al pomodoro, olio extravergine di oliva e origano.
“Chi ben comincia è a metà dell’opera” si dice. E qui abbiamo iniziato molto bene. La bruschetta è sfiziosa, croccante e saporitissima.
Ne vorrei subito un’altra ma ecco che arriva la pizza bianca con la mortadella grigliata e il gelato al pistacchio (7,50 euro). Semplice ma estremamente golosa. Il gelato al pistacchio si squaglia un po’ a contatto con il calore della mortadella ma il bello è proprio spalmare il gelato all’interno della pizza mangiandola poi con le mani proprio come uno street food.
Per la selezione “il gelato e l’orto” ho provato poi la crema di patate con bieta, funghi pioppini e gelato alla nocciola romana (8 euro). Buona e ben bilanciata nei sapori e nelle temperature.
Da applauso il merluzzo in olio cottura con sorbetto al frutto della passione, cumquat, cannella e paprika piccante. Un piatto sorprendente, leggero e gustoso.
Gli amanti dei salumi troveranno pan per i loro denti con l’insalatina di coppa tagliata a cubetti, toma, melograno e sorbetto al mandarino (9,50). Lo ammetto, non sono un’amante della coppa, ma trovare difetti in questo piatto è difficile. Il sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli bilancia alla perfezione il sapore del salume grazie anche ai chicchi di melograno, croccanti al punto giusto.
Inaspettato il connubio con lo sgombro panato al sesamo con spinacino e gelato al caffè.
“Si gioca su tre elementi questo piatto. – spiega Mezzaroma – C’è il tostato del sesamo e del caffè, il sapore dello sgombro che è un pesce azzurro, e la crema di spinacino“.
Non chiamatelo “chef” ma Mezzaroma sa davvero il fatto suo. L’accostamento del sesamo e del gelato al caffè è davvero azzeccato e valorizza il sapore del pesce.
Degno di nota anche lo spezzatino di maiale in agrodolce con sorbetto all’ananas (11 euro).
E per dessert? Crostate home made con confetture e marmellate, gateau al cioccolato fondente, tiramisù e, per chi non può farne a meno, gelato artigianale.
Insomma, Gelato d’Essai sembra, al momento, un esperimento davvero ben riuscito. Lontano dal centro ma nel cuore di uno dei nuovi poli gastronomici della città, il nuovo ristorante di Geppy Sferra merita davvero una visita. Provare per credere!
Info utili
Gelato d’Essai da Geppy Sferra
Via Tor De’ Schiavi 295, Roma (gelateria, caffetteria e ristorante di gelato)
Via Bardanzellu 77, Roma (gelateria)
Tel. 06.89232228; cell. 366 300 60 27