La mozzarella fritta diventa tecnologica grazie al metodo blockchain
Nata pochi mesi fa dall’idea di Virgilio Maretto e Carlo Fornario (ve lo avevamo raccontato qui), pOsti, la start up innovativa creata per garantire la tracciabilità delle materie prime e dei processi di lavorazione tramite il metodo della blockchain, torna a far parlare di sé. Lo scorso 13 marzo infatti, negli spazi del Mercato Centrale di Roma, è stata presentata la collaborazione tra pOsti e la Bottega del Fritto di Martino Bellincampi, due realtà attente al consumatore, alla qualità dei prodotti e al made in Italy.
La start up ha infatti dedicato alla mozzarellina fritta, una delle ricette più gustose della tradizione gastronomica capitolina, un racconto tracciato e documentato in blockchain, il registro digitale condiviso che racchiude pagine, visualizzabili in ordine cronologico, non modificabili.
Da marzo, chi si fermerà alla Bottega del Fritto all’interno di Mercato Centrale per assaporare i piccoli scrigni di mozzarella filante, potrà consultare il processo di tracciabilità del prodotto, dal caseificio di Alan Farm fino alla preparazione del piatto.
“pOsti – commenta Virgilio Maretto, CEO e co-founder della startup – traccia una nuova ricetta in blockchain e rende trasparenti al consumatore finale e a tutti gli attori della filiera le informazioni distintive di questo piatto, garanzia di qualità e sicurezza alimentare. Così come fatto con lo Chef Antonello Colonna per la panzanella e la passata di Torpedino, pOsti vuole supportare produttori e ristoratori, responsabili della difesa dell’autenticità e della qualità dei prodotti, tracciando cibo buono e narrandolo al consumatore, con uno storytelling che informa e coinvolge. Con l’ausilio di un Qr code, posto sul vassoietto del fritto e consultabile tramite scansione da smartphone, si può conoscere la storia della mozzarellina, e in particolare, quali sono le date di mungitura del latte, di filatura della pasta e di preparazione della mozzarella così da avere una immediata percezione dei tempi della filiera end-to-end e della freschezza del prodotto. Ma la tracciabilità della ricetta non si ferma qui. In futuro integreremo nel processo altri 2 aspetti rilevanti: i valori nutrizionali, con un focus sulla salute, volto a illustrare gli effetti – non affatto rovinosi – di un fritto fatto bene; e il processo di smaltimento degli oli di frittura, in una logica premiante in termini di sostenibilità.’’
“La collaborazione con pOsti – afferma Martino Bellincampi, fondatore della friggitoria Pastella – ad un progetto di tracciabilità di una nostra ricetta ci consente di promuovere un consumo alimentare consapevole, a tutela della qualità e italianità dei nostri piatti. Ci piace immaginare che il nostro cliente sia un consumatore attento, consapevole di quello che acquista e di quello che mangia, curioso di scoprire da dove arriva la materia prima di quel piatto: offrirgli informazioni certe, sicure e rassicuranti su quella mozzarellina è un atto etico, responsabile, che ci aiuta a costruire una cultura del cibo che vada oltre la degustazione.”
Info utili
pOsti
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