Tra i tanti ristoranti che affollano le vie del centro di Roma, ce ne sono alcuni che sono diventati, negli anni, vere e proprie istituzioni. Simboli di una città elegante ma non modaiola, mete predilette per quei personaggi, i vip (very important people), che desiderano mangiare e bere bene ma nel riserbo e nella discrezione totale.
Ecco, Rinaldi al Quirinale, da oltre vent’anni, è uno di questi. Bello ed elegante con le sue tovaglie candide e la mise en place impeccabile per oltre 130 coperti in 400 metri quadri suddivisi in 6 sale differenti. A gestirlo, con serietà, passione e sempre con il sorriso sul volto, Antonio Rinaldi con i figli Vincenzo e Daniele.
È proprio negli occhi della nuova generazione di Rinaldi che si vede l’amore e la dedizione per un mestiere non facile, colmo di sacrifici ma pieno di soddisfazioni. Vincenzo, appassionato ed esperto di vini, racconta con soddisfazione delle oltre 3500 bottiglie presenti nelle tre cantine del ristorante.
“La più antica – ci ha spiegato – è un Barolo Pico della Mirandola del 1929. Inoltre abbiamo l’unica bottiglia in Italia di Cristal Gold 24 carati da 3 litri. Ne hanno prodotte solamente 400 in tutto il mondo. Per dimensione e quantità di referenze, a Roma ci supera solo la cantina de La Pergola, soprattutto per quanto riguarda i fine pasto”.
Se a Vincenzo spetta il compito di gestire la cantina, in cucina si diletta Daniele, amante della pasta fresca e delle ricette tradizionali regionali meno conosciute.
“Stiamo cercando di introdurre in menu formati di pasta tradizionali, provenienti da varie regioni italiane, che si stanno perdendo. È quasi un lavoro di archeologia culinaria. Alcune ricette tradizionali stanno scomparendo, a me piace recuperarle. – spiega – Tra pochi giorni andrò in Sardegna dove una signora, originaria dell’entroterra, mi insegnerà a fare i Lorighittas. “
La proposta gastronomica
Il menu di Rinaldi al Quirinale, quasi esclusivamente incentrato sui prodotti ittici, comprende ricette della tradizione italiana preparate con meticolosità dallo chef Luca Isidi.
Il pesce, freschissimo e tutto proveniente dalle aste del pesce delle coste laziali, è disposto in bella mostra all’ingresso del ristorante, proprio accanto al grande acquario con Astici, Aragoste, Leoni di Mare, King Crab, Cigale e Granseole.
“All’interno dell’acquario, aggiungiamo una gran quantità di batteri che permettono ai crostacei di vivere e convivere bene”.
Noi abbiamo avuto il piacere di assaggiare una magnifica selezione di Ostriche, Ricci di mare e Fasolari seguita da un Carpaccio di spigola, gambero rosso e scampi e una Tartare di tonno rosso con avocado.
Davvero ottimi anche gli altri antipasti: il Polpo con panzanella, le Alici panate con pan brioche ripiene di provolone, il Tonno scottato con la melanzana, il Carciofo in due consistenze con i gamberi, il Baccalà fritto e il Fiore di zucca ripieno di baccalà mantecato.
Gustosi, saporiti e leggermente piccanti i Tagliolini con ricci e anemoni di mare. Un piatto davvero succulento e dall’incredibile sapore di mare.
Per concludere in bellezza la cena, l’Aragosta alla Catalana. Un tripudio di colori e sapori con le olive taggiasche, i pomodori e le cipolle rosse.
In menu però non mancano le proposte di carne Carpaccio di manzo, Tonnarelli all’amatriciana o alla carbonara, Agnolotti del Plin al burro e salvia e Tagliolini al tartufo, bianco o nero. E ancora Filetto di Manzo Danese alla Griglia, Tagliata di Angus e Saltimbocca alla Romana.
Tra i dolci, abbiamo provato degli ottimi Fruttini Gelato: castagne, fragole, banane, passion fruit, mandarini e fichi d’India. Il nostro preferito? Le noci.
Info utili
Rinaldi al Quirinale
Via Parma 11, Roma
Telefono: 06 4782 5171
Orari: aperto tutti i giorni dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 19:00 alle 23:30