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Cosa si mangia da Senses, il ristorante di Palazzo Montemartini

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Simone Strano, chef del ristorante Senses di Palazzo Montemartini, porta a Roma i sapori e i prodotti della sua terra di origine, la Sicilia. Ed ecco quindi in menu il carpaccio di gambero rosso, l’arancino di alici, la carbonara di tonno e la ricciola in panella di ceci ma anche l’arancino con ricotta e pistacchio e la granita con uva e menta con la brioche di carruba

Un palazzo nobiliare risalente al 1800, nato come dimora di una ricca famiglia e trasformatosi prima nella sede Atac e ora in un albergo di lusso. Questa è, in poche parole, la storia di Palazzo Montemartini, l’hotel romano a due passi dalla Stazione Termini, accanto alle Terme di Diocleziano e alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Un albergo elegante e lussuoso, con marmi e stucchi originali uniti a dettagli moderni, high tech e di design, dotato di un’esclusiva area Spa di circa 600 m, gestita da Caschera Spa.

A coccolare il palato degli ospiti delle 82 camere e suite, ma anche di romani e turisti desiderosi di provare un’esperienza gastronomica di livello, c’è il giovane chef siciliano Simone Strano. Nella sua cucina, i sapori della terra di origine regnano sovrani. Dall’antipasto al dolce, il menu è un vero e proprio percorso di gusto alla scoperta dei profumi della Sicilia, con i suoi prodotti abilmente utilizzati in maniera creativa.

Il menu

Per iniziare con gli antipasti, la scelta varia tra: carpaccio di gambero rosso Mazara, ricotta di bufala, bottarga di muggine e mandarino candito; baccalà in tempura nera, puntarelle e maionese ai lamponi; arancino d’alici, caponata siciliana e cipolla in agrodolce; tartare di tonno rosso di Sicilia, agrumi e croccante alle olive; patata gomitolo, crema di mandorle, foie-gras e fichi; uovo a 65° crema di blu del Moncenisio e funghi porcini.

I primi piatti vedono protagonista la “carbonara” di tonno con lo spaghettone Monograno Felicetti “Il cappelli” e poi: tagliatelle 30 tuorli ai funghi con porcini su crema di mozzarella di bufala e guanciale croccante; ravioli cacio e pepe, come di rapa e crumble alle alici; mezzo pacchero ai 5 pomodori, stracciatella di bufala e pesto di basilico; risotto vialone nano al limone, scampi e rosmarino; chicche di patate alla zucca con fonduta di Piacentino ennese e nocciole piemontesi.

Il tonno si ritrova anche nei secondi piatti in trancio con panura, funghi cantarelli, radicchio trevigiano e soya, insieme ad altri piatti di pesce come la coda di rospo, lenticchie Beluga e composta di pomodorini gialli canditi, la ricciola in “panella di ceci”, yogurt alla menta e coste di bieta.

Per gli amanti della carne, la costoletta di vitello alla grissinopoli, salsa tartara, lattughina e patate novelle oppure carré di agnello con ortaggi di stagione aromatizzati al timo, tartufo nero o ancora pluma di maialino con crema di cicerchia e cicoria ripassata.

Si finisce in dolcezza con creazioni golose ed originali: “l’arancino prende forma” con ricotta, pistacchio e arancia; “Il mediterraneo” con fragole, spezie e yogurt; “La pera Pecan” con noci e caramello; “Le origini”, ovvero miele, corbezzolo, castagne e cioccolato fondente; “L’Etna d’Amare” creato con carruba, uva e menta.

Palazzo Montemartini, Largo Giovanni Montemartini, Roma. Telefono 0645661661. Sito,

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